
(AGENPARL) – Sat 27 September 2025 Il vicegovernatore ? intervenuto all’inaugurazione della mostra
dedicata al grande maestro
Udine, 27 set – “Questa mostra ? un’iniziativa culturale di
straordinario valore, dedicata a Guido Guidi, maestro della
fotografia contemporanea e legato da un profondo e duraturo
rapporto al Friuli Venezia Giulia. La sua opera, capace di
cogliere nei dettagli l’identit? del nostro territorio, diventa
oggi un omaggio prezioso alle radici e alle trasformazioni della
nostra comunit?. L’esposizione testimonia la vitalit? della
cultura regionale e contribuisce a valorizzare, anche in chiave
turistica, la citt? di Udine e l’intero Friuli Venezia Giulia”.
Lo ha affermato il vicegovernatore con delega alla Cultura, Mario
Anzil, intervenendo all’inaugurazione della mostra “Guido Guidi.
Col tempo, 1956-2024”, aperta oggi a Casa Cavazzini – Museo di
arte moderna e contemporanea di Udine.
“Questa esposizione, frutto della collaborazione tra il MAXXI,
l’Archivio Guido Guidi e i Civici musei di Udine, conferma la
qualit? del dialogo tra le nostre istituzioni e le pi? importanti
realt? nazionali – ha sottolineato Anzil -. Il lavoro di Guidi
rappresenta un progetto di grande profilo che ha ridefinito il
nostro modo di guardare il paesaggio e l’architettura, ponendo al
centro lo sguardo, il tempo e l’atto stesso del vedere.
Accogliere oggi questa mostra significa riconoscere quanto la
fotografia possa offrirci nuove chiavi di lettura e aiutarci a
dare valore ai dettagli che spesso sfuggono, ma che raccontano la
profondit? della nostra esperienza collettiva”.
L’esposizione, che rimarr? visitabile fino al 6 gennaio 2026, ?
stata realizzata dal Comune di Udine con i Civici musei in
collaborazione con il Museo nazionale delle arti del XXI secolo
(MAXXI) di Roma e con l’Archivio Guido Guidi, a cura di Simona
Antonacci, Pippo Ciorra e Antonello Frongia.
Quella udinese ? la pi? estesa retrospettiva mai realizzata
sull’autore: un percorso di circa 400 fotografie e materiali
d’archivio che attraversa quasi settant’anni di ricerca, dagli
esperimenti degli anni Cinquanta e Settanta alle grandi indagini
sul paesaggio italiano ed europeo, fino ai lavori pi? recenti.
L’approfondimento sul maestro cesenate proseguir? poi al Museo
della fotografia in Castello, con una seconda esposizione che
valorizzer? gli archivi del Craf di Spilimbergo, confermando il
ruolo del Friuli Venezia Giulia come territorio di riferimento
per la fotografia contemporanea.
ARC/PT/ma
271345 SET 25