
(AGENPARL) – Sat 27 September 2025 Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui
ANIMALI, UNIVERSITÀ DI PALERMO ORGANIZZA CORSO SULLA LEGGE BRAMBILLA: “CENTRALE IL RUOLO DEI VETERINARI”“Convivere con un cane o un gatto non può essere considerato un lusso. Ecco perché mi batto per abbassare l’Iva sugli alimenti per animali e sulle prestazioni veterinarie, oggi al 22%, come quella di un profumo o un cellulare, e per rendere più accessibili i prezzi dei farmaci veterinari. Sarebbe il modo migliore di realizzare in concreto il principio “One health”, la salute unica di uomini e animali”. Lo ha ricordato l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente e dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente, autrice della “legge Brambilla” sui reati contro gli animali, intervenendo al convegno “Reati ai danni degli animali alla luce della riforma del Codice penale: che cos’è cambiato?”, organizzato dall’Ordine dei veterinari, dall’Asp e dall’Università degli studi di Palermo proprio per parlare della legge Brambilla, la riforma che l’Italia attendeva da vent’anni e che rende gli animali, esseri senzienti, portatori di diritti.
“Come presidente di un’associazione di volontariato attiva ormai da più di vent’anni, e come deputata che da quattro legislature si occupa della questione animali in tutti i suoi aspetti e ha promosso la legge di cui oggi parliamo – dichiara la deputata – sono ben consapevole del ruolo centrale dei veterinari, pubblici e privati, nel preservare quell’”unica salute”, per ripetere una ben nota formulazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che accomuna gli esseri umani e gli animali con i quali condividiamo ambienti di vita o di lavoro. Quanto ai reati contro gli animali, la professionalità dei veterinari è determinante per qualificare correttamente la condotta degli indagati. Basti pensare, solo per fare un esempio, alla distinzione tra “detenzione incompatibile” con le esigenze etologiche degli animali e il maltrattamento e l’individuazione dei casi di morte derivante da maltrattamento”.
Con un rivoluzionario cambio di prospettiva, la legge Brambilla accorda tutela penale direttamente agli animali (a tutti gli animali, di qualunque specie), in quanto esseri senzienti e portatori di elementari diritti. Un grande applauso è partito spontaneo, dalla platea, quando la deputata ha parlato dell’obbligo del microchip per cani e gatti, per il quale la legge Brambilla prevede una sorta di ravvedimento operoso. “L’obbligo di identificare i propri animali – ricorda l’onorevole – è, con la sterilizzazione, uno degli strumenti più efficaci nella lotta contro il randagismo. La legge Brambilla, all’art.11, ha introdotto un’agevolazione importante, di cui è bene approfittare: la possibilità per il proprietario o il detentore dell’animale di regolarizzare la propria posizione senza dover pagare la sanzione amministrativa prevista, fino a 900 euro per animale. Non vi sarà soggetto se adempie volontariamente all’obbligo di identificazione, purché la violazione non sia già stata constatata”.