
(AGENPARL) – Fri 26 September 2025 Presidenza del Consiglio dei Ministri
Il Commissario Straordinario del Governo per la riparazione, la ricostruzione, l’assistenza
alla popolazione e la ripresa economica dei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria
interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016
COMUNICATO STAMPA
Rispettare l’ambiente mantenendo l’uomo al centro
Commissario sisma 2016: “Grazie a Giorgia Meloni la transizione ecologica è più vicina
ai territori”
Nell’intervento all’assemblea generale dell’ONU il Presidente del consiglio Giorgia Meloni
ha dichiarato “Rispettare l’ambiente mantenendo l’uomo al centro. Perché ci sono voluti
secoli per costruire i nostri sistemi, ma bastano pochi decenni per ritrovarsi nel deserto
industriale. Solo che come ho detto molte volte nel deserto non c’è nulla di verde”. Nelle
stesse ore a Bruxelles l’Italia, insieme ad altre delegazioni, ha ottenuto lo slittamento
dell’entrata in vigore del regolamento EUDR (European Union Deforestation Regulation)
e l’impegno a una sostanziale revisione di una serie di norme burocratiche che avrebbero
colpito duramente l’industria dell’arredo italiano che ha nelle Marche uno dei distretti
più importanti.
“La ferma posizione dell’Italia, ribadita dal presidente Meloni anche in sede ONU, sta
portando risultati concreti alle nostre imprese – dichiara il Commissario alla ricostruzione
sisma 2016 – la revisione del regolamento EUDR per una significativa semplificazione
delle procedure per l’importazione del legno è una boccata d’ossigeno per l’industria
manifatturiera marchigiana.” “Nel laboratorio Appennino centrale abbiamo raccolto
l’appello del Presidente del consiglio accelerando una ricostruzione che vede l’uomo al
centro attraverso una serie di servizi, infrastrutture e opportunità per creare le migliori
condizioni di vita e lavoro, perché anche noi come Giorgia Meloni – conclude Castelli –
stiamo attenti alle esigenze dei territori senza ideologie e lottiamo per evitare la
desertificazione delle comunità nel nostro Appennino”.
____________________________________________________________________________