
(AGENPARL) – Fri 26 September 2025 *Risolto il contratto di concessione con Piacenza Parcheggi:* *piazza
Cittadella torna al Comune dopo tredici anni*
Il Comune ha risolto il contratto di concessione con Piacenza Parcheggi.
L’atto notificato in mattinata dà seguito alla diffida inviata lo scorso 24
luglio alla società concessionaria e implica che quest’ultima proceda ora a
predisporre la restituzione dell’area di cantiere in piazza Cittadella.
Area che tornerà, dunque, nella piena disponibilità dell’ente dopo 13 anni.
Si chiude così una lunga fase di stallo nella quale la città si trovava
impantanata a partire dal 14 dicembre 2012, data di sottoscrizione del
contratto in questione che assegnava a Piacenza Parcheggi la titolarità di
una concessione per la realizzazione e la gestione di un parcheggio
interrato in piazza Cittadella oltre che per la gestione delle cosiddette
strisce blu e delle rimozioni in tutto il territorio comunale. Un contratto
al quale, di fatto, non era mai stata data piena attuazione con grave danno
per l’ente, per la comunità piacentina e per l’immagine stessa della città
la cui zona nord, proprio di fronte a Palazzo Farnese, è andata via via
degradando con l’abbandono dell’edificio una volta adibito a biglietteria
della stazione degli autobus nel frattempo trasferita in via Colombo.
Le motivazioni che hanno portato il Comune a risolvere il contratto sono
contenute nella diffida inviata a Piacenza Parcheggi lo scorso luglio di
cui è già stata data notizia alla cittadinanza; una diffida che concedeva
al concessionario un congruo periodo di tempo per sanare gli inadempimenti
contestati dall’ente. Il periodo è trascorso senza che le problematiche
riscontrate dal Comune siano state risolte e di conseguenza il contratto,
come specificato nell’avvio del procedimento, è stato risolto
unilateralmente.
In sintesi, le motivazioni riguardano l’incapacità fattuale del
concessionario di dar seguito agli impegni stabiliti dal contratto
originario e dall’addendum sottoscritto il 22 dicembre 2023.
La situazione di piazza Cittadella, dopo la firma del contratto di 13 anni
fa, era di fatto bloccata in un limbo inaccettabile dal quale l’attuale
amministrazione ha deciso di uscire facendo tutto il necessario, da un lato
nel pieno rispetto delle regole e degli impegni contrattuali, e dall’altro
dando attuazione alla scelta politica di veder realizzato un parcheggio in
una zona della città in cui è indispensabile come emerge da studi
accreditati oltre che dall’esperienza quotidiana di chiunque si muova in
città con mezzi propri.
L’amministrazione, una volta insediata, si è relazionata con la società già
titolare di concessione e di un proprio progetto approvato dalla
Soprintendenza per la realizzazione del parcheggio. Un confronto formale,
basato sugli atti, che ha portato l’ente ad incassare i canoni arretrati, a
ridiscutere il piano economico finanziario e a siglare un addendum nel
quale il concessionario stesso si impegnava a fornire, tra l’altro,
adeguate garanzie bancarie a copertura dell’opera. Cosa che ha fatto,
consentendo così al Comune di consegnare l’area come da obbligo
contrattuale. Era il 30 luglio 2024, circa 14 mesi fa e circa 13 anni dopo
la sottoscrizione del contratto originario rimasto sempre valido, anche nei
cinque anni della precedente amministrazione durante la quale non è stato
fatto nulla per sbloccare una situazione paradossale che, di anno in anno,
si è “incancrenita” sempre di più. Tutto ciò con grave danno per la
collettività e per le casse comunali.
Dall’estate del 2024, tuttavia, i lavori non hanno avuto lo svolgimento
previsto dal cronoprogramma. Motivo per il quale gli uffici comunali – dopo
due diffide per grave inadempimento – hanno avviato la procedura di
risoluzione contestando, oltre ai ritardi, il mancato invio di garanzie
bancarie aggiornate rispetto a quelle già fornite.
Ora dunque piazza Cittadella torna al Comune di Piacenza e si apre una fase
nuova, inedita fino a questo momento: l’ente, contrariamente ai 13 anni
passati, è libero da impegni contrattuali e l’amministrazione può quindi
avviare un nuovo percorso per questo comparto così importante per la città;
e può farlo su una base diversa: la piazza non è più occupata e deturpata
dal rudere dell’ex stazione degli autobus (già abbattuto) e, una volta
liberata l’area di cantiere, potrà essere riprogettata in modo adeguato. I
fondi necessari per il ripristino sono già disponibili. Il comparto nord
verrà finalmente restituito ai cittadini in modo totalmente rinnovato. Da
un lato piazza Casali che – con la demolizione del mercato coperto e il suo
trasferimento nelle ex Scuderie di Maria Luigia, con le nuove piantumazioni
e con l’attuazione del progetto di riqualificazione già approvato –
rinascerà completamente; dall’altro, anche piazza Cittadella potrà
finalmente rinascere con una progettazione nuova (non essendoci più un
contratto che obbliga il Comune in un sola direzione) che si armonizzi alla
trasformazione già avviata in piazza Casali e che tenga conto delle varie
esigenze della comunità: verde pubblico e posti auto.
Cosa accadrà ora? Ebbene, per garantire la continuità dei servizi, la
gestione delle strisce blu sarà assunta direttamente dal Comune in una fase
transitoria, fino all’indizione di un nuovo bando, mentre il servizio di
rimozione forzata sarà affidato a una società specializzata. Quanto alla
riprogettazione complessiva della piazza, si procederà con il ripristino
funzionale dell’area nel minor tempo possibile e successivamente con un
bando pubblico che assicuri trasparenza, qualità e un progetto all’altezza
di un comparto tanto importante, in continuità e in armonia – come già
accennato – con i lavori che partiranno in piazza Casali.
Contratto risolto, dunque. Una decisione che si è concretizzata in queste
ore sulla base delle ragioni esposte e che non poteva concretizzarsi in
precedenza, contrariamente a quanto hanno ripetutamente sostenuto alcuni
consiglieri di minoranza. E a tal proposito, è opportuno ribadire un paio
di concetti.
Primo: l’intenzione dell’amministrazione, come da programma, era fare tutto
il possibile per consegnare alla città un parcheggio di cui ha bisogno. Ma
non certo a tutti i costi, ovvero a patto che il concessionario si
dimostrasse capace di realizzare l’opera.
Secondo: il concessionario stesso aveva pieno titolo a relazionarsi con il
Comune in tutte le fasi che hanno preceduto la giornata odierna. La società
è stata considerata solida dai soggetti preposti a valutarla, e le
circostanze determinate dai noti avvenimenti oggetto di accese critiche da
parte delle opposizioni in Consiglio comunale (fideiussione falsa e
procedimento di interdittiva antimafia) non erano sufficienti a risolvere
il contratto. Per quanto riguarda la fideiussione falsa, infatti, la
Procura ha subito comunicato ufficialmente che il concessionario risultava
essere parte lesa; mentre per quanto riguarda il procedimento antimafia, si
è poi concluso senza alcuna interdittiva e la Prefettura, con una nota, ha
informato che Piacenza Parcheggi non perdeva i requisiti necessari per
poter adempiere ai suoi obblighi contrattuali con il Comune. In altre
parole, il Comune non poteva risolvere il contratto per questi motivi.
In buona sostanza, l’amministrazione e gli uffici comunali si sono mossi
attivamente nell’interesse della comunità riportando ordine in una pratica
complessa e di fatto abbandonata, sbloccando una situazione di stallo
divenuta ormai ingestibile e dando un futuro a un comparto della città che
un futuro, così com’era, non lo poteva avere. Perché i contratti, in uno
Stato di diritto, o si onorano o si risolvono. Non fare niente, né in un
senso né nell’altro, non può essere un’opzione concepibile, soprattutto per
un ente pubblico.
Andrea Pasquali
Portavoce del Sindaco
Comune di Piacenza