
(AGENPARL) – Fri 26 September 2025 *COMUNICATO STAMPA*
*Medicina rigenerativa: Caserta e la Campania capofila tra buone pratiche,
un nuovo centro regionale e terapie innovative*
*SIMCRI celebra dieci anni a San Leucio: **“Artrosi, diabete, ischemie:
così saranno le cure del futuro”*
Dalla Campania arrivano primati che fanno scuola in Italia nell’ambito
della medicina rigenerativa: il percorso di regolamentazione con le
istituzioni sulle *buone pratiche cliniche* in ambito *vascolare* e
*vulnologico* è stato completato tra i primi nel Paese; inoltre, è in fase
di costruzione un *Centro regionale di medicina rigenerativa* nell’alveo
dell’Agenzia dei Trapianti; e da *Caserta* si consolidano esperienze
cliniche e protocolli che hanno anticipato tendenze oggi adottate su scala
nazionale. È il segno di un ecosistema che unisce ricerca di base, pratica
clinica e formazione avanzata, con ricadute immediate per i pazienti.
Se n’è parlato a San Leucio nel corso del decimo Congresso della Società
Italiana di Medicina e Chirurgia Rigenerativa Polispecialistica (SIMCRI):
“La medicina rigenerativa – sottolinea *Michele Angelo Farina*, presidente
onorario-fondatore di SIMCRI – non è più solo prospettiva: è già presente e
trasversale alle discipline. In *Campania*, l’integrazione tra università,
ospedali e società scientifiche ha accelerato l’adozione di terapie
che *stimolano
la riparazione dei tessuti* attraverso fattori di crescita, cellule e
biomateriali, in una visione “*One Health*” che lega salute umana, animale
e ambientale”.
Concretamente, i risultati più maturi della medicina rigenerativa si vedono
nelle *patologie muscoloscheletriche* e *artrosiche*, dove la rigenerazione
tissutale aiuta a ridurre dolore e disabilità; nelle *complicanze vascolari
del diabete*, sia arteriose sia venose, con un impatto rilevante sulla
guarigione delle lesioni croniche; nella *vulnologia*, grazie a protocolli
che favoriscono la chiusura delle ferite e riducono le recidive; e
nell’*ischemia
critica degli arti inferiori*, in cui l’attivazione della *neoangiogenesi*
ha cambiato il paradigma terapeutico, spostando l’attenzione dai soli
farmaci vasoattivi a strategie capaci di promuovere *nuovi vasi* e
rivascolarizzazione. Restano sfide aperte nei tessuti più “nobili”, come
*cuore* e *cervello*, ma la ricerca campana sta contribuendo a rendere più
efficaci e sicure le applicazioni *in vivo*.
Nel decennale della società polispecialistica, l’Italia rafforza il proprio
posizionamento: “Oltre alle linee di buona pratica, è attivo un *Master
universitario di II livello* in collaborazione con *Link University*,
pensato per formare professionisti capaci di applicare in modo uniforme
standard e protocolli su tutto il territorio”, evidenzia *Massimo Danese,
presidente **SIMCRI*.
Sul fronte accademico, *Pietro Formisano, professore ordinario di Patologia
Clinica dell’Università Federico II di Napoli*, sottolinea il ruolo della
regione: “La Campania è storicamente molto avanti nella ricerca di base in
medicina rigenerativa. Oggi si sta organizzando con un Centro regionale
dedicato per regolamentare le attività e promuovere studi clinici rigorosi:
un passo importante, intrapreso prima di molte altre regioni italiane”.
“Da Caserta rilanciamo un messaggio al Paese – conclude Farina -. Quello di
regolamentare, formare e portare in corsia in sicurezza le terapie
rigenerative che migliorano davvero la vita dei pazienti”.
Caserta, 26 settembre 2025
NELLA FOTO IN ALLEGATO: Massimo Danese e Michele Angelo Farina; e un
momento del Convegno.
Marco Caiazzo