
(AGENPARL) – Fri 26 September 2025 *Gaza. Lorenzo Falchi (Avs): grazie a Francesca Albanese che ha avuto
parole di sostegno per l’iniziativa a Sesto Fiorentino di boicottaggio
farmaci israeliani. Atto di coerenza*
“La cosa migliore che potete fare per sostenere il mio mandato di relatrice
speciale dell’ONU è fare cose concrete, come ha fatto il sindaco di Sesto
Fiorentino. Se una cosa che ci sta insegnando la Palestina è l’imperativo a
tenere la schiena dritta, a fare le cose eticamente. Appalti etici, consumi
etici, acquisti etici: questo ci ridà potere come cittadine e cittadine”.
Lo ha detto Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU per i territori
palestinesi occupati intervenendo ieri sera a Sesto Fiorentino nel corso
dell’iniziativa “Il coraggio della pace disarma” all’Unione Operaia di
Colonnata. Il riferimento è alla campagna di boicottaggio dei prodotti
farmaceutici israeliani, una scelta che Albanese ha definito
“rivoluzionaria”, avviata lo scorso primo luglio nelle otto farmacie
comunali di Sesto Fiorentino.
Ringrazio Francesca Albanese per l’apprezzamento alla campagna di
boicottaggio, ma soprattutto per la tenacia e il coraggio con cui sta
portando avanti il proprio mandato, sottoposta a pressioni e vere e proprie
campagne diffamatorie mai condotte prima contro chi negli anni ha ricoperto
il suo incarico.
Lo afferma Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino e candidato per Avs
al Consiglio regionale, presente in platea – Quello che abbiamo deciso di
fare insieme alla nostra azienda delle farmacie è un atto di coerenza, come
ci ha richiamato a fare Albanese è un modo per tenere la schiena dritta di
fronte a un genocidio, a un tentativo di annientamento e cancellazione di
un intero popolo”
I dati di questi primi tre mesi di boicottaggio hanno visto ridursi di un
quarto gli incassi derivanti da prodotti di aziende israeliane, ma comunque
salire il fatturato complessivo dell’azienda – prosegue l’esponente della
segreteria nazionale di SI – È il segno di una comunità che ha compreso
l’iniziativa, l’ha condivisa e che si chiede che cosa possiamo fare per
fermare Israele. Il nostro è un piccolo gesto, una goccia nel mare a cui
stanno seguendo tante altre gocce, altri comuni che si sono uniti con
iniziative simili, sempre più persone che quasi quotidianamente scendono in
piazza in tutta Italia per chiedere alla comunità internazionale di
intervenire.
Lo rende noto l’ufficio stampa
Firenze/Roma 26 settembre 2025