
(AGENPARL) – Fri 26 September 2025 *L’edizione 2026 del World Tourism Event sarà ad Assisi il 24 e 25
settembre, In occasione delle celebrazioni per gli 800 anni della morte di
San Francesco. L’annuncio, questa mattina, a Roma, da parte della
presidente della Regione Stefania Proietti*
(aun) – Perugia, 26 settembre 2025 – L’edizione 2026 del WTE – World
Tourism Event si terrà ad Assisi, il 24 e 25 settembre, in occasione delle
celebrazioni degli 800 anni della morte di San Francesco.
L’annuncio è stato dato in occasione della cerimonia inaugurale
dell’evento, che si chiude oggi a Roma (26 settembre 2025), dalla
presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, in collegamento,
insieme all’assessore al turismo della Regione, Simona Meloni, presente a
Roma e a Marco Citerbo, organizzatore del WTE.
“Il WTE in questi 15 anni ha svolto in pieno un ruolo fondamentale per
valorizzare i siti del patrimonio Unesco e quindi attrarre turisti da tutto
il mondo. Il fatto che il WTE tornerà l’anno prossimo ad Assisi, nella
città dove è nato in occasione dell’ottavo centenario francescano, riempie
tutti di orgoglio – spiega la presidente della Regione Umbria, Stefania
Proietti. Come presidente della Regione non posso che esprimere grande
soddisfazione perché sarà l’occasione per mettere al centro l’Umbria con la
sua straordinaria bellezza fatta di storia, arte, cultura, paesaggi e,
considerato il ritorno a casa di un appuntamento così prestigioso come il
WTE, anche di valori francescani universali come la pace e la fraternità.
Inoltre la Regione continuerà a sostenere la mission del WTE che ormai
custodisce e diffonde il marchio Unesco nell’esaltazione e sviluppo di un
turismo sostenibile e consapevole”.
Per l’edizione 2026, dunque, il World Tourism Event torna nella città dove
è nato nel 2010 e dove si sono svolte le prime quattro edizioni, prima che
l’unico evento dedicato alla valorizzazione turistica dei siti patrimonio
mondiale UNESCO diventasse itinerante nelle principali città italiane, da
Padova a Siena, da Torino a Verona, Genova e Roma.
Ad ospitarlo, nel cuore della città serafica, sarà lo storico Palazzo del
Monte Frumentario, uno dei primi ospedali d’Italia, risalente al 1267, oggi
adibito a esposizioni ed eventi.
Il World Tourism Event 2026 sarà un’importante vetrina per tutta la
regione, a partire dai suoi beni UNESCO. In occasione dell’evento, infatti,
buyers internazionali e giornalisti di settore avranno l’opportunità di
scoprire le tante ricchezze del territorio regionale, per poi farsene
ambasciatori. All’interno di palazzo del Monte Frumentario sarà allestita
l’area espositiva a ingresso gratuito in cui il pubblico potrà conoscere i
diversi beni materiali e immateriali patrimonio dell’umanità e le offerte
turistiche disponibili.
Non mancheranno i momenti di approfondimento sui temi di attualità legati
al turismo nei siti UNESCO, con la presenza di rappresentanti istituzioni,
operatori ed esperti, per i quali il WTE, ha rappresentato, da sempre,
un’importante occasione di confronto e scambio di buone pratiche.
“Portare il World Tourism Event 2026 ad Assisi, negli 800 anni dalla morte
di San Francesco, rappresenta un’opportunità storica per l’Umbria. In quei
giorni la nostra regione diventerà il cuore del dialogo internazionale sul
turismo culturale e sostenibile, offrendo al mondo un messaggio di pace,
spiritualità e qualità della vita che affonda le radici nella nostra
identità – afferma l’assessore regionale al Turismo, Simona Meloni. Il
turismo, se guidato da una visione di lungo periodo, non è solo motore
economico, ma anche strumento di coesione sociale e di rigenerazione
territoriale. Assisi e l’Umbria sapranno essere all’altezza di questa
sfida, trasformando il WTE in un laboratorio di futuro per le comunità
locali e per l’intero settore”.
Istituzioni e operatori, sempre più spesso, si trovano a dover rispondere
alla sfida di indirizzare il turismo verso un approccio responsabile e
sostenibile per garantire la tutela di beni di particolare valore culturale
e naturale, come sono quelli Patrimonio mondiale; dall’altro lato, è sempre
più necessario attuare strategie di lungo periodo per la pianificazione e
gestione dei flussi, in grado di equilibrare il turismo stesso, la
salvaguardia del bene e la sussistenza delle comunità locali. In tale
contesto, il “brand” UNESCO ha assunto, negli ultimi anni, un ruolo
crescente nell’attrattività di una destinazione turistica, conferendole un
significativo vantaggio competitivo, che si traduce spesso in un incremento
delle presenze già dopo qualche anno dal riconoscimento. Da anni,
l’iscrizione nella WHL UNESCO ha un’influenza crescente sulla motivazione
di viaggio di turisti sempre più consapevoli e sempre più alla ricerca di
esperienze.
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