
(AGENPARL) – Thu 25 September 2025 Al link le immagini dell’omicidio:
[ https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/48e8d86c-9949-11f0-abe1-736d736f6674 | https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/48e8d86c-9949-11f0-abe1-736d736f6674 ]
Comunicato stampa del 25 settembre 2025
Duplice omicidio di Apricena (FG) del 20 giugno 2017: arrestati due autori del commando armato.
La Polizia di Stato (S.I.S.C.O. di Bari e Squadra Mobile di Foggia coordinati dal Servizio Centrale Operativo) ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bari, su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di duplice omicidio volontario e detenzione e porto in luogo pubblico di armi da guerra e armi comuni da sparo, con il riconoscimento dell’aggravante mafiosa nella duplice declinazione del metodo e dell’agevolazione, perpetrati ai danni di FERRELLI Nicola e PETRELLA Antonio, commesso in Apricena (FG) nel tardo pomeriggio del 20 giugno 2017.
Dal complesso delle investigazioni, è emerso che il delitto era stato commesso al fine di agevolare la consorteria mafiosa all’epoca nota come clan LOMBARDI/LA TORRE/RICUCCI (nato dalla rimodulazione del clan ROMITO ) e quella denominata “ SOCIETÀ FOGGIANA ”, con particolare riferimento alla batteria MORETTI/PELLEGRINO .
L’efferato crimine era maturato nell’ambito della violenta guerra di mafia intercorsa con la fazione contrapposta facente capo al gruppo DI SUMMA/FERRELLI, mirante ad acquisire il controllo egemonico del territorio di Apricena e dell’area limitrofa di San Marco in Lamis, per l’assunzione del monopolio, nella stessa area, della gestione e del commercio degli stupefacenti e delle altre attività illecite.
Il G.I.P., accogliendo l’impianto accusatorio formulato dai Magistrati della D.D.A. di Bari, ha emesso un provvedimento cautelare in carcere nei riguardi di due esponenti di spicco del menzionato gruppo LOMBARDI/LA TORRE /RICUCCI, entrambi attualmente detenuti a seguito degli esiti di operazioni antimafia condotte sul territorio garganico, per le quali uno dei due si trova sottoposto al regime previsto dall’art.41 bis c.d. del carcere duro.
Le indagini, delegate congiuntamente alla Sezione Investigativa di Bari del Servizio Centrale Operativo ed alla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile della Questura di Foggia, sono state avviate a seguito delle propalazioni di collaboratori di Giustizia dell’area garganica che hanno fornito un patrimonio informativo di notevole caratura sul quale sono stati effettuati gli opportuni riscontri da parte Polizia Giudiziaria e che hanno permesso di presentare una solida piattaforma probatoria nei confronti degli esecutori materiali del grave episodio criminoso, posto in essere con modalità operative di tipo mafioso, avvalendosi della forza intimidatrice e della condizione di assoggettamento e di omertà derivanti dal vincolo associativo.
L’azione omicidiaria è stata connotata da modalità esecutive plateali, con un protratto inseguimento in pieno giorno e con l’esplosione, sulla pubblica via, di numerosissimi colpi di armi da fuoco dal notevole potenziale offensivo, inflitti sui corpi delle vittime mentre transitavano altri veicoli condotti da ignari cittadini, con l’azione sinergica di un commando armato composto da più persone con specifici compiti.
Come noto, l’azione di fuoco è stata immortalata da alcune telecamere di sorveglianza che hanno consentito di riprendere l’intera condotta omicidiaria in tutta la sua efferatezza e crudeltà, firmata con il classico colpo al capo rivolto alle vittime, sferrato per devastarne il volto e cancellarne la memoria.