
(AGENPARL) – Thu 25 September 2025 *Comunicato stampa*
“Meno propaganda, più amministrazione: la vicenda del Palazzetto di viale Ovidio insegna”
È stato inaugurato finalmente il Palazzetto di viale Ovidio, evento che salutiamo con grande favore.
Un’opera tuttavia attesa per più di undici anni, la cui storia è l’emblema di come la propaganda politica batta la concretezza dell’amministrazione.
Già dal 2018 l’amministrazione spacciava per imminente la riapertura del palazzetto. Poi, nel 2020, è stato l’ex assessore Fabrizi ad assicurare che “il palasport di viale Ovidio sarebbe tornato operativo per l’autunno 2021, al più tardi per Natale”. Ulteriori annunci, affidati al sindaco per spuntare più credibilità, hanno avuto spazio sui giornali nel 2022 e a seguire, fino alla onerosa perizia di variante approvata soltanto nell’aprile scorso.
Il nastro che oggi è stato tagliato è il frutto di ritardi, stop, varianti e rinvii che hanno pesato sul tessuto associazionistico sportivo, sugli atleti e le loro famiglie costretti per anni a cercare altri spazi di allenamento in giro per l’Abruzzo.
Il messaggio che arriva da questa vicenda è chiaro: c’è una differenza profonda tra propaganda e amministrazione, tra gli annunci roboanti che trovano sempre spazio sulla stampa e i fatti concreti che incidono sulla vita dei cittadini. La città non ha bisogno di passerelle, ma di una classe dirigente che accompagni nel lavoro gli uffici comunali con obiettivi chiari, tempi certi e risorse gestite con efficienza. I cittadini vogliono una classe dirigente che lavori e che, soprattutto, racconti le situazioni con la verità e trasparenza dovuta.
Per tale ragione ci chiediamo quando si potrà finalmente procedere anche con l’inaugurazione del Teatro comunale, la cui riconsegna alla città è stata più volte annunciata addirittura per il 2023, del parco urbano di Piazza D’Armi, rispetto al quale progetto l’amministrazione ha sottratto le risorse stanziate dal Comitato Australian Abruzzo Earthquake Appeal Fund per dirottarle sul recupero della torre di Palazzo Margherita, del ponte Belvedere, che ha visto un preoccupante episodio solo pochi giorni fa con la caduta di massi, del Cinema Massimo, finanziato di 4 milioni e 254 mila euro con delibera Cipe 48/2016, del Teatro San Filippo, del Pala Japan, la cui sorte è scomparsa dalle dichiarazioni di tuti gli esponenti del centrodestra, piuttosto che di molte altre incompiute su cui finora l’impegno del governo cittadino si è limitato a fare esercizio di annunci e pochissima pianificazione e concretezza.
Paolo Romano – L’Aquila Nuova
Stefano Albano, Stefano Palumbo, Stefania Pezzpane – PD
Lorenzo Rotellini – AVs
Simona Giannangeli – L’Aquila Coraggiosa
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