
(AGENPARL) – Thu 25 September 2025 CONGRESSO UCI – ASSEGNATI ALL’ITALIA I MONDIALI CICLOCROSS 2029, MARATHON 2030 E MULTIDISCIPLINA 2031
Dagnoni: “Un riconoscimento per tutto il movimento sportivo italiano”
Mondiali strada Ruanda: U23, Ciabocco che gara! Un 4° posto che vale
Non solo successi sportivi. L’Italia del ciclismo raccoglie consensi anche a livello organizzativo. Il 194° Congresso dell’UCI che si è celebrato oggi a Kigali, in occasione dei Campionati del Mondo Strada, ha infatti assegnato all’Italia ben tre appuntamenti iridati: Ciclocross 2029 a Treviso, Marathon 2030 in Val Gardena e il ‘super mondiale’ del 2031, al Trentino.
La prova iridata ciclocross, che si terrà a Le Bandie, torna in Italia a distanza di 17 anni (nel 2008 l’ultima volta, sempre a Treviso), grazie a Pedali di Marca, che organizzerà il prossimo anno, a San Martino di Castrozza in Trentino, anche il Campionato del Mondo Marathon. La stessa disciplina assegnerà la maglia iridata ancora una volta nel nostro Paese nel 2030 in occasione della HERO, una delle manifestazioni più iconiche del calendario che aveva già ospitato l’evento nel 2015.
Ultimo, in ordine di tempo ma non certamente per importanza, l’assegnazione del Mondiale del 2031 al Trentino che sarà un evento di portata globale, prevedendo nel programma titoli in tutte le discipline del ciclismo. In questo caso non vi sono precedenti in Italia, in quanto tale tipologia di appuntamenti, l’anno prima delle Olimpiadi, sono stati introdotti dall’UCI soltanto nel 2023. L’ultima volta che l’Italia ha ospitato il Mondiale su strada è stato a Imola nel 2020.
Il presidente Cordiano Dagnoni: “Con queste assegnazioni l’UCI ha premiato non solo le singole candidature, ma tutto il movimento italiano. L’Italia si conferma come uno dei centri mondiali del ciclismo, capace di mettere insieme il calore delle nostre comunità, la passione dei nostri tifosi, la bellezza dei territori, l’eccellenza dei nostri prodotti e la competenza dei nostri dirigenti.
Ringrazio tutti coloro che si sono impegnati in questi mesi, a cominciare dalle Società organizzatrici, gli Enti locali e le Istituzioni, che hanno lavorato tutti per un obiettivo comune. Quello che ci aspetta nei prossimi anni sarà un crescendo di emozioni che si aggiungono agli eventi storici già celebrati, come le partenze del Tour e Vuelta o le recenti edizioni del Giro d’Italia. Il culmine di questo climax saranno sicuramente i Mondiali del 2031: belli, impegnativi, entusiasmanti. Vere e proprie olimpiadi del nostro sport, in grado di concentrare l’attenzione del mondo su un territorio, quello del Nord-Est, da sempre culla del ciclismo.
Questi appuntamenti, oltre ad essere un riconoscimento, sono anche un’esortazione a continuare sulla strada intrapresa e un impegno ad accelerare quegli interventi necessari perché possano lasciare un’eredità permanente al Paese. Penso in particolare alla realizzazione del Velodromo di Spresiano e a interventi sulla sicurezza. La Federazione farà di tutto affinché i nostri atleti arrivino nella migliore condizione, per onorare degnamente questo importante evento. Ci auguriamo pertanto un adeguato sostegno di tutte le Istituzioni politiche e sportive in questo percorso”.
MONDIALI STRADA – QUARTA CIABOCCO TRA LE UNDER 23
L’Italia sfiora la seconda medaglia ai Mondiali strada di Kigali, in Ruanda, dove oggi sono andate in scena le prime prove in linea. Nella gara femminile Under 23 il titolo è andato alla francese Célia Gery, capace di imporsi in volata davanti alla slovacca Viktoria Chladonova. Sul terzo gradino del podio è salita la spagnola Paula Blasi Cairol, che nello sprint finale ha preceduto di pochissimo l’azzurra Eleonora Ciabocco, costretta ad accontentarsi del quarto posto. Splendida la gara dell’azzurra, che ha dimostrato solidità e maturità, restando sempre nel vivo della corsa nonostante l’inferiorità numerica.
Eleonora Ciabocco: “Sono un po’ delusa da questo quarto posto, ma allo stesso tempo so di aver dato tutto. Essendo sola ho cercato di gestire al meglio le energie fino all’ultimo giro, e nella seconda parte della gara mi sentivo davvero bene: a quel punto ho iniziato a credere che il podio fosse possibile. Perderlo negli ultimi 5 metri fa malissimo, ma ho fatto la mia corsa senza risparmiarmi, andando sempre a tutta. Mi aspettavo qualche attacco in più, invece siamo arrivati in gruppo all’ultimo giro e per me non era la situazione ideale, però ho fatto il massimo in ogni tornata. Resta un po’ di amarezza, ma anche la consapevolezza di aver disputato una gara di livello”.
CT Marco Velo: “Non abbiamo nulla da rimproverarci: la gara si è sviluppata come avevamo pianificato e Eleonora ha corso secondo la strategia decisa ieri sera. Sapevamo che le francesi sarebbero state avversarie molto forti e purtroppo Blasi l’ha superata proprio sulla linea del traguardo. Resta l’amarezza di non aver conquistato una medaglia che Eleonora avrebbe davvero meritato, perché la sua è stata una prestazione di grande livello. Guardiamo però avanti: il prossimo anno in Canada ci attende un altro Mondiale molto impegnativo. La scelta di non schierare Ciabocco tra le Elite quest’anno va letta in prospettiva: se avesse corso nella categoria maggiore, non avrebbe potuto partecipare al Mondiale U23 in Canada. Speriamo che nel 2026 possa arrivare un risultato ancora più importante”.