
(AGENPARL) – Thu 25 September 2025 COMUNICATO STAMPA n. 128/25
Lussemburgo, 25 settembre 2025
Conclusioni dell’avvocato generale nella causa C-474/24 | NADA Austria e a.
Avvocato generale Spielmann: la pubblicazione su Internet del nome di
qualsiasi atleta professionista che abbia violato le norme antidoping è
contraria al diritto dell’Unione
Infatti, il principio di proporzionalità richiederebbe di tener conto delle circostanze specifiche di ciascun caso
individuale
Quattro atleti professionisti che hanno violato 1 le norme antidoping contestano 2, dinanzi a un giudice austriaco, il
fatto che i loro nomi, la disciplina sportiva praticata, la durata della loro esclusione da eventi sportivi nonché i motivi
di tale esclusione 3 siano stati o sarebbero 4 stati pubblicati online, ossia sui siti Internet dell’Agenzia indipendente
austriaca per la lotta contro il doping (NADA Austria) 5 e della Commissione giuridica antidoping austriaca (ÖADR) 6 .
In Austria, tale pubblicazione è prevista dalla legge. Essa mira, da un lato, a dissuadere gli atl eti dal commettere
violazioni delle norme antidoping e a prevenire così il doping nello sport. Dall’altro, essa mira ad evitare l’elusione
delle norme antidoping informando tutte le persone che potrebbero sponsorizzare o ingaggiare l’atleta di cui
trattasi che quest’ultimo è sospeso.
I quattro atleti interessati ritengono che tale pubblicazione sia contraria al regolamento generale sulla protezione
dei dati (RGPD) 7 .
In tale contesto, il giudice austriaco ha chiesto 8 alla Corte di giustizia di interpretare il RGPD.
Nelle sue conclusioni, formulate in esito ad un’analisi approfondita del testo, del contesto e degli obiettivi del
RGPD 9, l’avvocato generale Dean Spielmann nutre seri dubbi sulla necessità della pubblicazione di cui trattasi alla
luce dei due obiettivi perseguiti.
A suo avviso, una pubblicazione nominativ a, ma limitata agli organismi pertinenti e alle federazioni sportive,
accompagnata ad esempio da una pubblicazione su Internet pseudonimizzata, consentirebbe di raggiungere questi
due obiettivi in modo meno lesivo per la protezione dei dati personali e più conforme al principio di minimizzazione
dei dati.
Inoltre, la combinazione dei diversi elementi della pubblicazione (carattere nominativo, illimitato, sistematico e
automatico) sembrerebbe poter comportare, in talune circostanze, un’ingerenza nei diritti alla protezione dei dati
personali degli interessati tale da non soddisfare i requisiti di una ponderazione equilibrata tra i diversi interessi in
gioco.
L’avvocato generale ritiene pertanto che un obbligo di pubblicazione di dati personali, come quello di cui
trattasi, sia ammissibile solo a condizione che, alla luce degli obiettivi perseguiti di dissuasione e di evitare
l’elusione delle norme antidoping, esso resti proporzionato, in particolare sul piano della portata e della
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durata della pubblicazione, tenuto conto delle circostanze specifiche di cui trattasi. Spetterebbe al giudice
austriaco verificare 10 tale circostanza.
IMPORTANTE: Le conclusioni dell’avvocato generale non vincolano la Corte di giustizia. Il compito dell’avvocato
generale consiste nel proporre alla Corte, in piena indipendenza, una soluzione giuridica nella causa per la quale è
stato designato. I giudici della Corte cominciano adesso a deliberare in questa causa. La sentenza sarà pronunciata
in una data successiva.
IMPORTANTE: Il rinvio pregiudiziale consente ai giudici degli Stati membri, nell’ambito di una controversia della
quale sono investiti, di interpellare la Corte in merito all’interpretazione del diritto dell’ Unione o alla validità di un
atto dell’Unione. La Corte non risolve la controversia nazionale. Spetta al giudice nazionale risolvere la causa
conformemente alla decisione della Corte. Tale decisione vincola egualmente gli altri giudici nazionali ai quali v enga
sottoposto un problema simile.
Documento non ufficiale ad uso degli organi d’informazione che non impegna la Corte di giustizia.
Il testo integrale delle conclusioni è pubblicato sul sito CURIA il giorno della lettura.
Restate in contatto!
In base agli accertamenti dell’ÖADR o della Commissione arbitrale indipendente austriaca (USK), v. nota 6.
Dopo che le loro richieste trasmesse alla NADA Austria e all’ÖADR nonché i loro reclami presso l’autorità austriaca per la pr otezione dei dati sono
rimasti infruttuosi.
L’ÖADR pubblica inoltre la denominazione della sostanza vietata eventualmente in questione, senza che ciò sia richiesto dalla legge.
Secondo l’avvocato generale, non si può escludere che un reclamo presso un’autorità di controllo ai sensi del RGPD possa esse re ricevibile,
nonostante il fatto che il trattamento di dati personali dell’interessato non abbia ancora avuto luogo al momento della prese ntazione del suo
reclamo, ma rivesta un carattere non puramente ipotetico.
La NADA Austria è una società di pubblica utilità a responsabilità limitata che esercita le funzioni di organismo indipendente di controllo del doping.
L’ÖADR è una commissione pubblica e indipendente che conduce i procedimenti antidoping, vale a dire procedimenti disciplinari per la federazione
sportiva federale rispettivamente competente, conformemente alle norme antidoping in vigore della federazione sportiva internazionale
competente. Le sue decisioni possono essere riesaminate dall’USK.
Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla tutela delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati (regolamento generale sulla protezione dei dati).
Dopo che la Corte aveva dichiarato irricevibile una domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dall’USK (v. sentenza del 7 maggio 2024, Nada e a.,
C-115/22 nonché il comunicato stampa n. 80/24).
Nell’ambito di tale analisi, l’avvocato generale giunge peraltro alla conclusione che il RGPD è effettivamente applicabile alla pubblicazione di cui
trattasi. Inoltre, egli afferma che, qualora sia indicato il nome della sostanza vietata, tale pubblicazione può riguardare dati relativi alla salute. Per
giunta, essa potrebbe, in funzione della severità della sanzione inflitta, riguardare dati personali relativi alle condanne penali e ai reati. In entr a mb i i
casi, i dati godrebbero di una protezione rafforzata.
Peraltro, l’avvocato generale ritiene che il titolare del trattamento, come la NADA Austria e l’ÖADR, debba effettuare, prima del trattamento dei dati,
un bilanciamento caso per caso degli interessi in gioco se esso è necessario per trattare i dati personali in modo conforme a l RGPD.
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