
(AGENPARL) – Thu 25 September 2025 A Enrico Melasecche (Lega) risponde presidente Stefania Proietti:
“prese le misure necessarie. Tutti i campionamenti ad oggi
effettuati hanno dato esito negativo”
(Acs) Perugia, 25 settembre 2025 – Nella parte riservata al Question
time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, il capogruppo
della Lega, Enrico Melasecche ha interrogato la presidente Stefania
Proietti circa le “Misure di prevenzione e sorveglianza per il
contenimento del rischio di diffusione del West Nile Virus (WNV) nel
territorio regionale”.
Illustrando l’atto in Aula Melasecche ha spiegato che
l’interrogazione chiede alla Giunta di avere informazioni sulle
“Misure preventive e di sorveglianza” ed in particolare “quali
specifiche misure preventive e di sorveglianza siano state attivate
dalla Regione Umbria per monitorare e contenere efficacemente il
rischio di introduzione e circolazione del West Nile Virus. In
particolare si chiede di conoscere le azioni intraprese per il
controllo dei vettori; gli interventi di sorveglianza entomologica; le
attività di vigilanza sulla fauna selvatica; l’eventuale
potenziamento della rete di monitoraggio nelle aree maggiormente
vulnerabili, quali le zone umide lungo i principali corsi d’acqua e i
bacini lacustri. Ma anche quali interventi operativi siano stati
programmati per garantire un controllo tempestivo dei vettori e la
disinfestazione delle aree potenzialmente a rischio; se siano stati
definiti piani di intervento straordinario in caso di emergenza; quali
azioni mirate siano state coordinate con i Comuni umbri per ridurre la
potenziale proliferazione delle zanzare; se siano stati implementati
protocolli di aggiornamento e formazione per le strutture sanitarie
regionali, al fine di assicurare la gestione rapida ed efficace di
eventuali casi sospetti. I dati epidemiologici dell’estate
evidenziano una significativa circolazione del virus nelle regioni
confinanti con l’Umbria. Benché il territorio umbro non abbia ancora
registrato casi confermati, la nostra regione presenta un profilo di
rischio tutt’altro che trascurabile. L’adozione di un approccio
proattivo e tempestivo costituisce un imperativo per prevenire la
diffusione del virus e tutelare la salute pubblica nel nostro
territorio”.
La presidente Proietti ha risposto che “la Regione ha attivato un
piano di sorveglianza e contrasto delle malattie trasmesse da vettori,
tra cui c’è il West Nile virus. È stato istituito un tavolo
regionale specifico con tutti i soggetti coinvolti. Per le misure
preventive di sorveglianza è stata intrapresa quella entomologica:
tutti i campionamenti ad oggi effettuati hanno dato esito negativo.
Per la sorveglianza sugli uccelli rinvenuti morti, ad oggi sono stati
analizzati 434 capi morti e tutti sono risultati negativi al virus
West nile. Per la sorveglianza dei casi di sintomatologia nervosa
degli equidi, tutti gli animali sottoposti a campionamento sono
risultati negativi. La clinica dei casi umani di infezione è attiva
tutto l’anno, ma viene rafforzata nei mesi di maggiore attività del
vettore, cioè da maggio a novembre. La Regione inoltre è attiva nel
sensibilizzare tutti i soggetti interessati sulla sintomatologia
sospetta. È poi in fase di approvazione un progetto sul lago
Trasimeno che prevede numerose attività di ricerca, tra cui la
raccolta e il conferimento di uccelli morti rinvenuti in prossimità
del bacino. Il Piano regionale si concentra su un approccio mirato al
controllo dei principali vettori delle arbovirosi e definisce le linee
operative per la sorveglianza e la risposta agli arbovirus. La
strategia di controllo della proliferazione di zanzare in fase
ordinaria include interventi di disinfestazione e interventi di
comunicazione e coordinamento. Nel caso di sospetta circolazione
virale è prevista l’attuazione di protocolli di emergenza e/o
straordinari. Per gli interventi di disinfestazione condotti in fase
di circolazione virale sospetta è prevista l’attuazione di interventi
adulticidi. Nell’ambito delle strategie di controllo del vettore la
Regione ha inoltre demandato ai Comuni di presentare ai dipartimenti
di prevenzione il piano di intervento per il contenimento delle
zanzare. Per i protocolli sanitari e di formazione la Regione ha
svolto incontri periodici con i referenti del tavolo tecnico regionale
sulle malattie trasmesse dai vettori per discutere dell’evolversi
della situazione epidemiologica e del conseguente aggiornamento dei
protocolli sanitari”.
Nella sua replica Mesalecche ha detto che “la situazione pericolosa
di un mese fa nelle regioni vicine ci preoccupava. Ma sembra che
l’arrivo della stagione con un caldo meno intenso abbia portato
ottimismo anche da questo punto di vista”. DMB/
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80848
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