
(AGENPARL) – Wed 24 September 2025 GUARDIA DI FINANZA
Comando Provinciale Catanzaro
COMUNICATO STAMPA
24/09/2025
GdiF CATANZARO: ESECUZIONE PROVVEDIMENTO DI SEQUESTRO DI BENI EMESSO
DAL TRIBUNALE DI ROMA NEI CONFRONTI DI SOGGETTI CONTIGUI AL CLAN DEI
“CASAMONICA”.
In data odierna, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, in collaborazione con il
Servizio Centrale I.C.O. e con il supporto dei reparti territoriali e del Gico del Nucleo di Polizia Economico
Finanziaria alla sede di Roma, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro emesso dal Tribunale di Roma Sezione III Sezione Specializzata Misure di Prevenzione, su richiesta della Procura di Roma – Direzione
Distrettuale Antimafia, con cui è stato disposto il sequestro di 3 unità immobiliari, 3 autoveicoli e disponibilità
finanziarie, per un valore complessivo di € 959.000,00 (oltre alle disponibilità finanziarie che sono in fase di
individuazione), direttamente e/o indirettamente riconducibili a 5 soggetti, contigui al clan dei
“CASAMONICA”, rientranti nella categoria dei soggetti connotati da “pericolosità sociale qualificata”, come
previsto dal Decreto Legislativo n. 159/2011, in quanto indiziati di uno dei delitti previsti dall’art. 51 comma 3bis c.p.p.
I soggetti destinatari dei provvedimenti cautelari sono stati coinvolti nell’anno 2023 da una pregressa attività di
polizia giudiziaria, con l’esecuzione, fra l’altro, di 46 ordinanze di custodia cautelare, che ha riguardato una vasta
organizzazione armata dedita al traffico di stupefacenti operante in Lamezia Terme (CZ) e capeggiata da un
esponente della cosca lametina GIAMPÀ, per cui nel decorso mese di ottobre sono state già inflitte 32 condanne
con il rito abbreviato; in quel contesto gli odierni destinatari del provvedimento prevenzionale erano stati
individuati tra i fornitori di narcotico del sodalizio con base a Lamezia Terme (CZ).
I provvedimenti di sequestro sono stati adottati dal Tribunale di Roma, sulla base delle articolate indagini
economico – patrimoniali coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia,
eseguite dal Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme, che hanno palesato un’evidente sproporzione
tra il valore dei beni nella disponibilità dei proposti ed i redditi dichiarati.
Il decreto di sequestro è stato disposto ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. n. 159/2011, in attesa del contraddittorio che
avrà luogo nell’ambito del relativo procedimento di prevenzione, volto alla verifica della sussistenza dei
presupposti per la confisca dei beni e per l’applicazione della misura di prevenzione personale della sorveglianza
speciale con obbligo nel comune di residenza richiesta dal Pubblico Ministero sulla base dell’impianto indiziario
formulato dai finanzieri.