
(AGENPARL) – Wed 24 September 2025 *Elezioni Regionali nelle Marche: su spreco alimentare (287 milioni l’anno)
solo silenzio. Appello dell’associazione Foodbusters: “Mettiamo la nostra
esperienza a disposizione”*
*In vista della Giornata Internazionale della Consapevolezza sulle Perdite
e gli Sprechi Alimentari del 29 settembre, istituita dall’Assemblea
Generale delle Nazioni Unite nel 2019, Foodbusters ODV lancia ai candidati
un appello costruttivo. Questa ricorrenza rappresenta un momento cruciale
di riflessione globale su un tema che ha implicazioni economiche,
ambientali e sociali in tutto il mondo.*
Ancona, 24 settembre 2025 – Un costo di 287 milioni di euro ogni anno. 193
euro a testa bruciati per ogni cittadino marchigiano. Sono i numeri
drammatici dello spreco alimentare nelle Marche, un tema di enorme impatto
economico, sociale e ambientale che purtroppo è assente nei programmi di
tutti i candidati alle prossime Elezioni Regionali.
La stima dei 287 milioni di euro all’anno per le Marche è una proiezione
ricavata dall’associazione incrociando i dati nazionali ufficiali con la
popolazione residente regionale.
*I dati dello spreco alimentare in Italia e nelle Marche. *
A livello nazionale il rapporto Waste Watcher 2024 (su dati IPSOS) stima lo
spreco alimentare in Italia in 10.4 miliardi di euro per il 2023, un dato
che comprende lo spreco domestico e di filiera.
Dividendo questo dato per la popolazione italiana (59,2 milioni), si
ottiene una stima pro-capite nazionale di circa 175 euro/anno.
Per eccesso di zelo e per avere una stima più cautelativa, abbiamo
preferito utilizzare il dato pro-capite di 193 euro/anno, che deriva dalle
stime del Ministero della Transizione Ecologica (ex MATTM) e dell’ISPRA sul
costo dello spreco, considerando anche i costi ambientali di smaltimento.
Il triste risultato è che solo nelle Marche, moltiplicando il dato
abitanti, fonte ISTAT 2023) si ottiene il totale di 286.6 milioni di euro.
“Questi numeri non sono un’astrazione, sono la fotografia di un’emergenza”
– dichiara Diego Ciarloni, Presidente di Foodbusters ODV, associazione con
sede ad Ancona che da anni è attiva contro lo spreco alimentare con
iniziative di raccolta, recupero e distribuzione delle eccedenze
alimentari. “Paradossale e gravissimo – prosegue Ciarloni – è che si
assista a questo sperpero mentre, secondo le ultime rilevazioni, il
carrello della spesa delle famiglie marchigiane è cresciuto del oltre il
30% rispetto al periodo pre-pandemico. Il cibo costa sempre di più, eppure
ne sprechiamo sempre di più. È un circolo vizioso inaccettabile che grava
sul bilancio familiare e su quello della collettività.”
*Occorre una cabina di regia regionale sullo spreco alimentare. *
È un paradosso che viviamo ogni giorno. Da un lato, le leggi ci sono: la
166/2016 (Legge Gadda), la 155/2003 (Legge del Buon Samaritano) e la L.R.
Marche 16/2018. Dall’altro, manca una regia politica regionale che le renda
pienamente efficaci. Il risultato è che il potenziale di queste norme
rimane inespresso: recuperare l’eccedenza significa sfamare chi ha bisogno,
creare lavoro sociale, ridurre i rifiuti e l’inquinamento.
“Mentre nelle Marche si brancola nel buio, altre città e regioni italiane
hanno già capito l’importanza di una regia politica – continua Diego
Ciarloni – A Milano, Roma e Genova, esistono da anni delle ‘Food Policy’:
piani strategici che coordinano in modo intelligente le politiche sul cibo,
dall’agricoltura al welfare, dalla ristorazione scolastica alla lotta allo
spreco. Sono modelli concreti che funzionano, che creano economia circolare
e coesione sociale. Eppure, nella campagna elettorale marchigiana non si
trova traccia di una proposta simile. Mentre altri amministrano, qui da noi
si disquisisce su temi bizzarri, perdendo di vista l’unico vero tema: il
bene comune e il buon governo.”
“Sottolineiamo uno stato dell’arte inaccettabile, conclude Diego Ciarloni –
non sono solo milioni di euro ignorati, sono centinaia di euro sottratti
ogni anno a ogni famiglia. Sono tonnellate di cibo buono che finisce nella
spazzatura mentre cresce la povertà. Sono opportunità di lavoro e benessere
gettate via. La cosa più triste è che di tutto questo, in campagna
elettorale, non si parli. Per questo, mettiamo pubblicamente a disposizione
dei futuri eletti la nostra esperienza operativa sul campo. Siamo pronti a
sedere a un tavolo concreto, con proposte fattibili, per aiutare la
prossima Giunta a tradurre le leggi esistenti in fatti, per il bene di
tutta la collettività. Lo facciamo da sempre a costo zero: Foodbusters ODV
è un’associazione composta esclusivamente da volontari, senza finanziamenti
né compensi. Il nostro unico interesse è il bene comune. La nostra porta è
aperta. Auspichiamo che tra i nuovi eletti ci sia la volontà di ascoltare e
di agire.”
Fonti dei dati: Waste Watcher International Observatory / IPSOS 2024, ISTAT
2023, Ministero della Transizione Ecologica, elaborazioni
Coldiretti/Mercati su aumento carrello della spesa.
Foto, alcuni volontari dei Foodbusters