
Jerome Powell, Presidente della Federal Reserve (Fed) statunitense, ha fornito un aggiornamento sulla politica monetaria e sullo stato dell’economia in un discorso tenuto a Providence, Rhode Island. Powell ha riconosciuto che la crescita economica sta rallentando, spinta in gran parte dal freno alla spesa dei consumatori, e che l’equilibrio dei rischi ha spinto la Fed a un recente aggiustamento della politica.
Powell ha sottolineato che il tasso di crescita economica è rallentato a circa l’1,5% nella prima metà dell’anno, un valore inferiore al 2,5% dell’anno precedente. Il rallentamento è in gran parte attribuibile alla minore spesa dei consumatori.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, Powell ha rilevato un significativo rallentamento sia nell’offerta che nella domanda. Il tasso di disoccupazione, pur essendo ancora basso, è salito al 4,3% ad agosto. La crescita occupazionale ha subito una brusca frenata durante l’estate, con una media di soli 29.000 nuovi posti di lavoro al mese negli ultimi tre mesi, un ritmo inferiore al tasso di “punto di pareggio” necessario per mantenere stabile la disoccupazione.
“In un mercato del lavoro meno dinamico, i rischi al ribasso per l’occupazione sono aumentati”, ha avvertito Powell.
L’inflazione, pur essendo diminuita dai picchi del 2022, rimane ancora al di sopra dell’obiettivo a lungo termine della Fed del 2%. L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali di base (che esclude cibo ed energia) è aumentato del 2,9% il mese scorso.
Powell ha affrontato l’impatto dei recenti cambiamenti nelle politiche commerciali e nei dazi, chiarendo: “Questo aumento una tantum del livello dei prezzi si estenderà probabilmente su diversi trimestri e si manifesterà sotto forma di un’inflazione leggermente più elevata durante tale periodo”. Ha aggiunto, tuttavia, che l’effetto sull’inflazione dovrebbe essere di “relativamente breve durata” e che la Fed è determinata a impedire che si trasformi in un problema inflazionistico persistente.
Riconoscendo che l’equilibrio dei rischi è cambiato, con i rischi a breve termine per l’inflazione al rialzo e quelli per l’occupazione al ribasso, la Fed ha deciso, nel suo ultimo incontro, di fare “un altro passo verso una posizione politica più neutrale”. Di conseguenza, il tasso dei fondi federali è stato abbassato di 25 punti base, portandolo nell’intervallo 4% – 4,25%.
Powell ha concluso sottolineando la difficoltà della situazione: “I rischi da entrambe le parti fanno sì che non esista un percorso privo di rischi”. La Fed continuerà a determinare la posizione politica appropriata basandosi sui dati in arrivo e sull’evoluzione delle prospettive economiche.
