
Nel corso dell’evento “Dialogo sul futuro della PA”, organizzato da Confsal-UNSA, Giovanni Anastasi, Presidente di Formez, ha illustrato le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale nel migliorare i servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione. In particolare, ha presentato Camilla, l’IA di Formez ad architettura italiana, progettata per fornire informazioni sui concorsi e rispondere in modo rapido ed efficace alle richieste degli utenti.
Anastasi ha sottolineato come l’innovazione digitale possa rendere la PA più efficiente senza però compromettere l’empatia, elemento chiave per un servizio pubblico di qualità.
In tale occasione, l’Agenparl ha intervistato Giovanni Anastasi.
«L’evoluzione dell’ecosistema pubblico sarà caratterizzata da un necessario cambiamento nei dipendenti pubblici, che richiederà una formazione sempre più orientata alla leadership e ai soft skills, più che ai temi del nozionismo. Quello che ho definito “nozionismo” diventerà, a mio avviso, preda del mondo dell’intelligenza artificiale. Di conseguenza, non sarà più premiante trattarlo in aula; ciò che sarà invece fondamentale per il dipendente pubblico sarà la capacità di ottenere le informazioni tramite strumenti innovativi.
Cosa significa, dunque, puntare sulla leadership? Significa promuovere, come correttamente sta facendo il Ministro, una formazione mirata a esaltare le capacità gestionali e decisionali delle persone, perché nel cambiamento che stiamo affrontando, l’uomo dovrà riposizionarsi come decision maker: colui che è in grado di analizzare, comprendere informazioni di varia natura e provenienza, farne sintesi e prendere decisioni corrette.
Questo porterà anche a una semplificazione logica e concettuale: se le nozioni diventano parte della mia knowledge base, potrò concentrarmi maggiormente su fattori che mi distinguono per capacità umane. Questo è ciò che vedo nel futuro; in realtà, si sta già verificando nel presente.
Noi, come Formez, oltre a supportare il corso su performance e leadership del Dipartimento, stiamo portando avanti un programma estremamente ambizioso che, da qui a fine anno, formerà oltre 10.000 dipendenti pubblici. Contemporaneamente, stiamo cominciando a progettare la formazione del futuro, in cui strumenti e contenuti si influenzeranno reciprocamente.»