
(AGENPARL) – Tue 23 September 2025 Barbera (PRC): “Eurovision con Israele? L’Italia resti fuori: non si canta
sopra le bombe”
“Sosteniamo con forza la richiesta dei consiglieri Rai Alessandro Di Majo,
Davide Di Pietro e Roberto Natale: l’Italia non deve partecipare
all’Eurovision Song Contest 2026 se Israele sarà ammesso. Non si può
fingere normalità mentre civili vengono bombardati e affamati, ospedali e
scuole distrutti e centinaia di migliaia di persone scendono in piazza per
la Palestina.
Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di Rifondazione
Comunista, dichiara: “Eurovision è nato per unire, non per coprire con le
luci di scena massacri e violazioni dei diritti umani. Partecipare senza
alcun segnale di dissenso significherebbe legittimare silenziosamente un
massacro. Se la Spagna ha avuto il coraggio di dire no, l’Italia non può
fare finta di nulla”.
“Israele ignora le risoluzioni internazionali, continua a bombardare
civili, distruggere ospedali e scuole. La Rai, servizio pubblico, deve
riflettere queste sensibilità: la musica non è neutra. In certi casi, il
silenzio è complicità”.
Chiediamo al Governo italiano e alla Rai di annunciare subito il ritiro
dalla competizione, come segnale concreto di vicinanza a un popolo
martoriato e di rispetto per i valori costituzionali. “Non si tratta di
censura, ma di coerenza. L’Italia deve stare dalla parte della pace, non
del marketing bellico. Boicottare l’Eurovision non è un gesto contro la
musica, ma contro l’ipocrisia”.
Barbera conclude: “Se Israele vuole tornare sul palco, cominci col fermare
il massacro. Fino ad allora, l’Italia resti fuori. Non esiste nota, melodia
o canzone che possa accordarsi con il fragore delle bombe”.