
(AGENPARL) – Tue 23 September 2025 FORUM VENETO DELLE ASSOCIAZIONI PROFESSIONALI DELLA SCUOLA
AIMC, AMDZ, ANDIS, ANFIS, CIDI, LEGAMBIENTE Scuola e Formazione, MCE, PROTEO FARE SAPERE
Pace per la Palestina
Ci occupiamo di scuola, lavoriamo con bambine bambini ragazze e ragazzi. Lavoriamo
per quello che ci chiede la Costituzione. Lavoriamo avendo lo sguardo sul mondo.
Sulle guerre. Oggi in particolare sulla tragedia di Gaza, dove bambine e bambini,
ragazze e ragazzi non solo sono privati della scuola ma della vita. Muoiono a migliaia
per fame, sotto le bombe o per i colpi delle armi. E non possiamo tacere ai nostri
ragazzi su questa strage.
Già in maggio avevamo condiviso queste parole di Grossman: «Ogni volta che parlo di
bambini penso ai bambini di Gaza, a quello che stanno vivendo, al fatto che non hanno una
casa, alle bombe che cadono su di loro senza nessuna protezione. Senza un rifugio, senza un
tetto. È nostro dovere metterci nei loro panni, perché quello che accade loro in questo
momento è nostra responsabilità. Il fatto che questa crisi sia iniziata a causa di ciò che
Hamas ha fatto il 7 ottobre, oggi è irrilevante davanti alla sofferenza di questi bambini e dei
civili innocenti».
Ora, dopo le ultime operazioni del governo israeliano, ci interroghiamo sul senso
delle parole che sentiamo. Perché le parole sono importanti. E noi lavoriamo anche
con le parole.
“Risposta sproporzionata di Israele all’atto terroristico di Hamas”. Lo abbiamo
sentito anche in questi giorni. Il popolo israeliano è stato vittima di un attacco
terroristico il 7 ottobre 2023. Che la risposta del governo israeliano sia stata
sproporzionata poteva, forse, essere una locuzione accettabile nei primi giorni dopo
il 7 ottobre. Ma oggi? Nelle ultime settimane? Con che coraggio qualcuno lo dice?
No. Non si può sentire. Non si può dire.
coordinatore
Antonio Giacobbi
materiali e documenti
del Forum
associazionemaestrodin
ozanella.it
c/o MCE
Via Guglielmo Ciardi
30174 Mestre Venezia
“Genocidio”. È un concetto giuridico preciso, non tutti pur condannando Israele per il
massacro che stava operando a Gaza, lo hanno condiviso. Ma oggi? E non solo perché
lo ha detto una Commissione dell’ONU. C’è un’altra parola che possiamo utilizzare
che dica ciò che avviene a Gaza? No. Non ci sono altre parole. Per noi è genocidio.
Molte scuole, molti insegnanti hanno già parlato. Stiamo con loro. Perché la scuola
non può tacere. Non possiamo tacere ai nostri ragazzi. Non per fare politica. Ma
perché pensiamo che, come abbiamo scritto in maggio, tutti dobbiamo gridare ai
governi, con la forza della democrazia e con azioni non violente
Fermatevi! Fermatelo!
22 Settembre 2025