
Greta Thunberg, l’attivista svedese per il clima, è stata rimossa dalla posizione di leader all’interno del comitato direttivo di una flottiglia di “aiuti” diretta a Gaza, a causa di dissidi interni al gruppo. La notizia, riportata dal Jerusalem Post, indica che il suo nome è stato rimosso dal sito web della Global Sumud Flotilla domenica scorsa.
In precedenza, a giugno, Thunberg aveva preso parte a una campagna simile contro il blocco navale israeliano. Prima che l’attuale spedizione salpasse, aveva rilasciato una dichiarazione infuocata: “Questo progetto fa parte di una rivolta globale… le atrocità [dei nostri governi] e la loro complicità nel genocidio a Gaza in questo momento… non sono qualcosa che possiamo tollerare”.
Secondo il quotidiano Il Manifesto, che ha un corrispondente a bordo, Thunberg è stata vista spostare i suoi bagagli dalla nave ammiraglia del comitato direttivo, la Family, a un’altra imbarcazione, la Alma. L’attivista ha commentato la sua retrocessione, affermando: “Abbiamo tutti un ruolo: il mio non sarà nel consiglio, ma come organizzatrice e partecipante”.
Non è la prima volta che Thunberg cerca di raggiungere via mare il territorio controllato da Hamas. A giugno, lei e altri attivisti pro-Palestina erano stati arrestati e deportati da Israele.