
(AGENPARL) – Mon 22 September 2025 Udine, 22 set – “Mi auguro che alla fine l’Accordo integrativo
regionale per la Medicina generale a breve si chiuder?, per
consentire di popolare le Case di comunit?: c’?, a quanto pare,
disponibilit? di ampia parte del sindacato a chiudere sui 60 euro
sulle 10 ore aggiuntive attraverso le Aft – Aggregazioni
funzionali territoriali. La Regione rivendicher? uno spazio di
autonomia su questo e il meccanismo delle Aft metter? in rete i
medici di medicina generale per fornire un’assistenza sanitaria
continuativa e capillare sul territorio”.
Lo ha riaffermato l’assessore regionale alla Salute Riccardo
Riccardi nel corso del convegno “Medici di famiglia: dipendenti
del Servizio sanitario pubblico o liberi professionisti? Le sfide
della sanit? del futuro” organizzato dalla Fondazione Riformismo
FVG sul futuro della medicina di base all’hotel Astoria di Udine.
Tra i relatori, il parlamentare e gi? ministro della Salute
durante la pandemia Roberto Speranza e il segretario regionale
Fimmg Fernando Agrusti.
Nel rinnovare stima a Speranza – “ci dividiamo per posizionamento
e non per appartenenza” – Riccardi ha ribadito che le vicende
attorno alla riforma della Medicina generale sono strutturali e
necessitano di un periodo di transizione necessario, che non
potr? comunque prevedere il ritorno pieno allo status che era del
medico di famiglia: il tema della quota di disponibilit? al
servizio pubblico della Medicina generale ? indispensabile per
combattere l’inapropriatezza”.
Secondo Riccardi “oltre all’aspetto economico da riequilibrare e
quello di disponibilit? numerica, che nel tempo si risolver?,
esiste una questione di fondo che attiene all’attrattivit? alla
figura del Medico di Medicina generale: per consentire che le
nuove generazioni la considerino una scelta dovr? diventare una
disciplina di rango specialistico” ha indicato Riccardi.
ARC/EP/al
222129 SET 25