
(AGENPARL) – Sun 21 September 2025 Starlink, Barbera (PRC): “L’Italia non è una filiale di SpaceX”
““Prima o poi ci sarà un accordo con il governo per Starlink”, ha
dichiarato Andrea Stroppa, emissario di Elon Musk in Italia. E noi, da
bravi sudditi, dovremmo forse applaudire? Respingiamo con fermezza l’idea
che la sovranità tecnologica del nostro Paese possa essere svenduta in nome
dell’‘utilità’ di un servizio privato americano.
Il signor Stroppa ci rassicura: nel governo ci sarebbero ‘persone molto
competenti’ e ‘non esistono alternative’ a Starlink. Una visione
illuminata, degna di chi considera l’Italia un mercato da colonizzare, non
una Repubblica sovrana. Che il ministero della Difesa abbia avviato
trattative con SpaceX “prima del governo Meloni” non rende l’operazione
meno inquietante. Anzi, conferma che la subalternità agli interessi delle
multinazionali statunitensi è trasversale e radicata.
Giovanni Barbera, membro della Direzione nazionale di Rifondazione
Comunista, commenta con sarcasmo: “È confortante sapere che la sicurezza
nazionale sarà garantita da un miliardario americano che twitta meme e
vende razzi. Forse il prossimo passo sarà affidare la protezione civile a
Tesla e la sanità pubblica a Neuralink.”
Barbera prosegue: “L’idea che ‘non esistano alternative’ è il mantra
preferito da chi vuole imporre soluzioni senza confronto democratico. Ma le
alternative esistono eccome: si chiamano investimenti pubblici, ricerca
nazionale, cooperazione europea. Non servono satelliti privati, serve
volontà politica.”
Chiediamo al governo di interrompere ogni trattativa con SpaceX e di aprire
un dibattito pubblico sulla gestione delle infrastrutture strategiche. “La
sovranità non si affitta a banda larga. E l’indipendenza tecnologica non si
compra su Amazon.”