
(AGENPARL) – Sun 21 September 2025 Premiata dal Centro studio storico-letterari “Natalino Sapegno” di Morgex (Aosta)
STORIA DELLA LINGUA ITALIANA, IL PREMIO “LUCA SERIANNI”
A GIULIA TRAPA, DOTTORESSA DI RICERCA DELL’UNIVERSITÀ DI UDINE
Ha conseguito il dottorato interateneo in Studi linguistici e letterari
del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale
Udine, 21 settembre 2025 – L’Università di Udine si conferma una fucina di giovani studiosi di alto llivello della lingua italiana. Giulia Trapa, dottoressa di ricerca dell’Università di Udine, ha vinto, ex aequo, il premio Luca Serianni 2025, rivolto a giovani studiosi, per la miglior tesi di dottorato in storia della lingua italiana. Il riconoscimento, alla seconda edizione, è promosso dal Centro studio storico-letterari “Natalino Sapegno” di Morgex (Aosta). Trapa, triestina, ha conseguito il dottorato interateneo in Studi linguistici e letterari discutendo la tesi “Testi bolognesi del Duecento e della prima metà del Trecento”. Il premio, di 2500 euro, è destinato infatti a tesi con un argomento di storia della lingua italiana di un periodo compreso fra il XII e il XIX secolo. A pari merito è arrivata Sara Di Giovannantonnio, dottoressa di ricerca dell’Università per stranieri di Siena.
Giulia Trapa ha conseguito all’Ateneo friulano, con il massimo dei voti e la lode, le lauree triennale in Lettere e magistrale interateneo in Italianistica presso il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale. Relatore di entrambe è stato Vittorio Formentin, professore di storia della lingua italiana, cha ha anche supervisionato la tesi di dottorato assieme ad Armando Antonelli, già archivista dell’Archivio di Stato di Bologna.
La tesi di dottorato premiata raccoglie un corpus di testi documentari (ovvero non letterari) scritti, eccezionalmente, nel volgare di Bologna, anziché in latino, tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento. Questo per rimediare alla mancanza di una più ampia raccolta di testi documentari in volgare, corredata da un commento linguistico, per una delle città più importanti del Medioevo italiano ed europeo. Attraverso la selezione, l’edizione e l’analisi di questo corpus di testi bolognesi, molto vari, in parte ancora inediti, si sono delineate più chiaramente le caratteristiche della lingua scritta bolognese dell’età di Dante. Questo da un lato contribuisce alla ricostruzione del panorama linguistico dell’Italia medievale settentrionale, dall’altro, offre un nuovo strumento di riferimento per gli studi filologico-linguistici che coinvolgono l’area bolognese. (sg)
DIDASCALIA FOTO
1) Da sinistra: Giorgio Inglese e Giuseppe Patota, componenti della commissione giudicatrice; Sara Di Giovannantonio; Claudio Marazzini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca; Giulia Trapa; Paolo D’Achille, presidente dell’Accademia della Crusca
2) Giulia Trapa
3) Giulia Trapa alla cerimonia di premiazione
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