(AGENPARL) - Roma, 20 Settembre 2025(AGENPARL) – Sat 20 September 2025 COMUNICATO STAMPA
ARES, nessuna rivoluzione nell’atto aziendale: adeguamenti tecnici condivisi con l’Assessorato in coerenza con la legge regionale
Selargius, 20 settembre 2025 – In merito alle singolari ricostruzioni, apparse sulla stampa riguardo la modifica – minima rispetto alla precedente versione – dell’Atto aziendale di ARES, si ritiene necessario precisare alcuni punti fondamentali.
Intanto tale modifica, pienamente condivisa nei suoi passaggi con l’assessorato, era necessaria per due banali ragioni, facilmente comprensibili a chi sappia cosa sia e a cosa serva l’Atto aziendale – che è atto di organizzazione interna dell’azienda, e non di pianificazione e programmazione – che ogni direttore di un’azienda deve adottare semplicemente per definire la macro-organizzazione della stessa:
– la prima appunto è che, dopo la nomina a direttore e presa visione dell’assetto dell’ente, il medesimo adegui l’organizzazione alla propria visione aziendale secondo gli indirizzi regionali;
– la seconda è che – avendo preliminarmente deciso, l’attuale governo e maggioranza della regione, secondo il proprio programma elettorale e i documenti di pianificazione regionali adottati (PRS ad es.), di non modificare l’assetto organizzativo del SSR – è entrata quindi in vigore la LR 8/2025 che ha rimodulato le funzioni delle sole aziende (infatti) commissariate e precisato (anche per palese poca chiarezza) le azioni ed attività demandate alle aziende del sistema, compresa ARES senza che di questa, in ossequio alla volontà di non modificare l’assetto regionale di cui alla LR 24, abbia mutato i compiti attribuiti.
La modifica dell’atto aziendale è stata adottata, dopo la LR 8/2025, in continuo contatto, confronto e in pieno concerto con l’Assessorato regionale: ciò avviene per ogni e qualsiasi atto ed azione di Ares, che è deputata proprio a essere a supporto dell’assessorato stesso, ed al servizio delle aziende di produzione.
Lo stesso Assessorato ha, infatti, parallelamente programmato l’adozione delle linee di indirizzo (queste sí ovviamente aggiornate, per quanto sopra detto) per le Aziende commissariate sul presupposto, condiviso totalmente anch’esso, che, dopo l’adozione da parte dei direttori dei nuovi atti aziendali di dette Aziende commissariate, l’Assessorato stesso conseguentemente valuterà se l’Atto di ARES avrà eventualmente bisogno di nuovi e diversi indirizzi per un aggiornamento, sempre sul solco delle norme vigenti.
Definire ARES, da parte del Consigliere Meloni, come un “burosauro” appare fuorviante e ingiustificato, oltreché offensivo soprattutto nei confronti di coloro che, con grande impegno quotidiano, vi lavorano – in particolare poi considerando che l’Ente è stato istituito dal legislatore regionale della precedente legislatura – e che svolge un ruolo fondamentale di supporto all’Assessorato e alle aziende sanitarie del territorio, in linea con quanto già avviene nella gran parte dei sistemi sanitari regionali italiani (ad oggi sedici regioni hanno operativi quelli che tecnicamente vengono definiti “enti intermedi”).
Risulta, ancora, incomprensibile il riferimento al Consiglio regionale nelle dichiarazioni del consigliere Meloni, posto che gli indirizzi erano i medesimi già visionati dalla commissione consiliare competente a suo tempo, proprio perché assetto e funzioni dell’ARES non hanno subito modifiche per scelta del legislatore regionale. Come già sottolineato, l’Atto infatti reca minime modifiche organizzative nell’alveo di quegli indirizzi, e nello specifico ben consone alla visione dell’attuale legislatore, da ultimo esplicitata nella LR 8/2025.
Dunque, poiché ARES ha le medesime funzioni già previste dalla legge regionale 24/2020 e nessuna intenzione vi era di modificare l’assetto del sistema regionale, e l’ente era in forte e molto problematica provvisorietà nei dovuti incarichi ai suoi dirigenti dei settori, nelle regolamentazioni e nelle chiarezza e linearità di rapporti con le altre aziende per il servizio alle quali doveva recuperare efficienza, L’attuale Direzione, con il forte impegno dei colleghi ed in totale sinergia con la Regione, ha operato per superare tale fase di problematica provvisorietà, anche adottando questa necessaria modifica dell’organizzazione.
Come in tutte le tematiche complesse, come quella della sanità, è indispensabile affrontare il dibattito con serietà, competenza e senso di responsabilità, evitando semplificazioni e polemiche di taglio esclusivamente strumentale. Purtroppo, soprattutto negli spazi digitali come blog e social, si assiste sempre più spesso alla diffusione, addirittura da parte di “tuttologi” propensi appunto alla strumentalizzazione, di opinioni superficiali ed anche destituite di fondamento tecnico, che rischiano perfino di minare la fiducia nel sistema sanitario.
ARES, al contrario, in tutte le sue componenti, continuerà a operare con impegno e trasparenza, svolgendo il proprio ruolo istituzionale al servizio della comunità e in piena coesione istituzionale con la Regione, in totale coerenza con le scelte del legislatore regionale.