
(AGENPARL) – Fri 19 September 2025 Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui
Comunicato Stampa
19 settembre 2025
Gaza: Save the Children, con la mancata approvazione da parte del Consiglio di sicurezza Onu della risoluzione sul cessate il fuoco la comunità internazionale abdica alla responsabilità legale e morale verso i bambini
Ancora una volta, la comunità internazionale ha voltato le spalle a un milione di bambini a Gaza, non riuscendo ad approvare una nuova risoluzione per il cessate il fuoco. Lo dichiara Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, alla luce della mancata approvazione del Consiglio di Sicurezza Onu della risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza.
Il voto è avvenuto pochi giorni dopo che una Commissione d’Inchiesta delle Nazioni Unite ha stabilito che il Governo di Israele sta commettendo un genocidio a Gaza e nel momento in cui le forze israeliane intensificano l’offensiva terrestre su Gaza City. L’attacco segue settimane di bombardamenti e ordini di evacuazione che hanno costretto quasi un milione di persone, già colpite dalla carestia, a fuggire verso sud, in aree sempre più ristrette e sovraffollate.
“Solo due giorni fa, una Commissione d’Inchiesta dell’Onu ha concluso che a Gaza è in corso un genocidio – ha dichiarato Ahmad Alhendawi, Direttore Regionale di Save the Children per il Medio Oriente, Nord Africa ed Europa orientale – Quello che testimoniamo ogni giorno è perfettamente coerente con queste conclusioni.
“Nonostante si tratti di una delle analisi legali più nette finora, le forze israeliane hanno intensificato la stretta su Gaza City, provocando morti, fame e sfollamenti tra bambini e famiglie. Intanto, il Consiglio di Sicurezza dell’Onu e gli alleati di Israele continuano a non intervenire.Oggi è più evidente che mai: non solo il Governo di Israele, ma anche la comunità internazionale ha il dovere morale e legale di fermare questa tragedia. Se non ora, quando?
“Chiediamo al Consiglio di Sicurezza dell’Onu di riunirsi immediatamente e di continuare a farlo – ogni giorno se necessario – fino a quando non avrà adempiuto ai suoi obblighi per garantire un cessate il fuoco e l’accesso umanitario per i bambini”.