
(AGENPARL) – Fri 19 September 2025 Direzione Generale Creatività Contemporanea – Ministero della Cultura
Convegno “Restaurare il presente” – Roma, 2-3 ottobre 2025
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RESTAURARE IL PRESENTE
Metodologia, materiali e sostenibilità
Convegno – 2 e 3 ottobre 2025
c/o Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale – Sapienza Università di Roma
Roma, Via Eudossiana 18
Il 2 e 3 ottobre 2025 si svolge a Roma il convegno dedicato al restauro dell’architettura contemporanea dal titolo Restaurare il presente. Metodologia, materiali e sostenibilità, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale della Sapienza Università di Roma, in co-organizzazione con il CNAPPC – Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori.
Il convegno, che si tiene presso la sede della Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale della Sapienza Università di Roma, ha lo scopo di avviare un dibattito di largo respiro sul tema del restauro dell’architettura contemporanea, partendo da un confronto tra esperti che possa fornire un quadro generale sullo stato delle ricerche e delle riflessioni teoriche finora condotte.
Così il Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Angelo Piero Cappello: Restaurare l’architettura contemporanea significa riconoscere valore e identità a quel patrimonio più recente che è ormai parte integrante del paesaggio culturale italiano, eredità viva e dinamica da trasmettere alle generazioni future. Con questo convegno vogliamo contribuire a una riflessione che non è solo tecnica, ma anche culturale: intervenire sul presente per garantirne la memoria. Lo facciamo mettendo in dialogo competenze diverse, promuovendo un confronto aperto su metodologie, materiali e pratiche di sostenibilità, elementi centrali per immaginare una conservazione consapevole e proiettata verso il domani.
Così il Presidente del Comitato tecnico-scientifico per l’arte e l’architettura contemporanee del Ministero della Cultura, Claudio Varagnoli, professore ordinario di Restauro architettonico alla Sapienza Università di Roma: Cosa succede quando l’esigenza di proteggere e conservare un patrimonio si sposta sui tempi recenti, sulle architetture e le città dell’”oggi”? Si possono applicare i criteri consueti a cui ci ha abituato la cultura del restauro negli ultimi due secoli? Fino a che punto possiamo comprendere il patrimonio del presente ai fini della sua trasmissione al futuro? Su questi temi, siamo chiamati – istituzioni, università, professionisti – a rispondere con sempre maggiore urgenza, affrontando un terreno nuovo, ma proprio per questo stimolante e carico di responsabilità per il futuro.
Il convegno è diviso in tre sessioni.
Il primo giorno, dopo i saluti istituzionali, la partecipazione delle società scientifiche e un’introduzione ai lavori, focalizza l’attenzione su indirizzi metodologici e riferimenti teorici per gli interventi di restauro e di conservazione dell’architettura contemporanea. Si affronta, quindi, il tema dell’intervento di restauro su architetture o su complessi architettonici applicato secondo principi e indirizzi metodologici rientranti all’interno del quadro teorico di riferimento. Gli interventi dei relatori sono volti a stimolare riflessioni sull’adozione di principi condivisi e indirizzi metodologici per la tutela e la salvaguardia dell’architettura contemporanea, evidenziando l’importanza della ricerca e della sperimentazione.
La mattina del secondo giorno si discute sull’uso dei materiali, tradizionali e innovativi, e sulle soluzioni adottate per la salvaguardia dei manufatti nel rispetto dell’identità culturale. Si affronta, quindi, il tema dell’applicazione di tecniche costruttive e di materiali innovativi, secondo i principi delle teorie del restauro. Si analizzano i materiali propri della cultura architettonica del Novecento e le principali cause di dissesto e di degrado. Tali analisi mirano a evidenziare, in una prima fase, le caratteristiche complessive del manufatto architettonico, caratterizzato dall’adozione di tecnologie, e soluzioni innovative e sperimentali; in una seconda fase mirano all’individuazione di interventi volti a massimizzare la conservazione dell’identità e, di conseguenza, le caratteristiche proprie delle tecnologie e delle tecniche utilizzate con particolare attenzione all’integrità materica, alla conservazione dei materiali e alle soluzioni tecnologiche originali. Scopo della sessione è approfondire l’uso dei materiali, delle tecniche e delle professionalità applicate al restauro del contemporaneo.
Il pomeriggio del secondo giorno si approfondisce la compatibilità degli interventi di sostenibilità ed efficientamento energetico con la qualità del patrimonio architettonico contemporaneo nel complesso rapporto con la città. Si affronta, quindi, il tema della sostenibilità e dell’efficientamento energetico che ha inevitabilmente investito il patrimonio culturale costruito. La definizione e l’applicazione di metodologie innovative sperimentano metodi condivisi tra istituzioni pubbliche e private, al fine di produrre e divulgare buone pratiche di intervento e linee di indirizzo idonee a orientare la progettazione e l’esecuzione di interventi di miglioramento energetico. Il progetto di riqualificazione energetica dell’edificio contemporaneo crea inevitabilmente un rapporto diretto con la città. Tali interventi incrociano la tutela del paesaggio con i manufatti in un contesto pluristratificato.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Il convegno è ad ingresso libero e gratuito, fino a esaurimento posti.
Non è previsto lo streaming in diretta.
Crediti formativi per gli architetti iscritti all’ordine professionale: il convegno sarà fruibile in modalità frontale, previa registrazione sulla piattaforma https://gcfp.cnappc.it/ del CNAPPC e sino ad esaurimento posti. Ai partecipanti saranno riconosciuti n. 5 cfp per la giornata del 2 ottobre e n. 7 cfp per la giornata del 3 ottobre. Il link per la registrazione all’evento sarà attivato il 23 settembre p.v.
Per i dipendenti del Ministero della Cultura: la partecipazione al convegno sarà utile ai fini del riconoscimento delle 40 ore di cui alla Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione del 14 gennaio 2025. La fruizione potrà avvenire in presenza, fino ad esaurimento dei posti disponibili o, a seguire, on demand, sulla Piattaforma E-lea del Ministero della Cultura, secondo quanto sarà indicato in un’apposita circolare pubblicata dalla Direzione Generale Risorse Umane e Organizzazione successivamente allo svolgimento del convegno. Per tutti, anche ai fini del rilascio dell’attestato, sarà necessaria l’iscrizione tramite il Portale dei Corsi nei tempi e modi che saranno riportati nella suddetta circolare.
Maggiori informazioni sul sito istituzionale della DGCC
Programma in PDF
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