
(AGENPARL) – Thu 18 September 2025 Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro
Gruppo di Palermo
COMUNICATO STAMPA
GIRO DI VITE DEI CARABINIERI DEL TUTELA LAVORO
ISPEZIONATE AZIENDE ED ATTIVITA’ COMMERCIALI
Nell’ambito di controlli predisposti nel corrente mese di settembre dal Gruppo Carabinieri Tutela Lavoro
di Palermo, il Nucleo Ispettorato del Lavoro di Palermo ha effettuato, nel capoluogo siciliano e nella
relativa provincia, numerosi accessi ispettivi presso aziende agricole, edili, nei ristoranti, nonché attività
commerciali di vario tipo e stabilimenti balneari, riscontrando, nella maggior parte dei casi, irregolarità
di natura amministrativa e/o penale.
Nel primi 15 giorni di settembre, su 21 attività ispettive avviate, infatti, sono state riscontrate violazioni
riguardanti la sicurezza nei luoghi di lavoro (mancata predisposizione del documento valutazione rischi
o del piano operativo di sicurezza nei cantieri, mancata nomina del responsabile del servizio di protezione
e prevenzione, mancata formazione e informazione dei lavoratori, mancata individuazione degli addetti alle
emergenze antincendio e primo soccorso, omessa sorveglianza sanitaria nei confronti dei lavoratori etc…)
e l’utilizzo di impianti di videosorveglianza per il controllo dei lavoratori a distanza privi della
prevista autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro.
Nel complesso, si è provveduto a:
– identificare nr. 109 lavoratori di cui nr. 13 risultati sprovvisti di contratto di assunzione;
– adottare nr. 9 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art. 14 del d.lgs.
81/2008 nei confronti di altrettante aziende per aver impiegato personale in nero nella misura pari o
superiore al 10% di quello effettivamente presente sul luogo di lavoro o per gravi violazioni in materia
di sicurezza nei luoghi di lavoro;
– comminare sanzioni amministrative pari a € 82.704,30.
– contestare ammende pari a € 110.689,72.
Dall’attività ispettiva posta in essere (e dai relativi risultati) emerge una maggiore sensibilità dei datori di
lavoro a impiegare lavoratori che siano effettivamente assunti con un regolare contratto (la percentuale dei
lavoratori “in nero”, infatti, è appena il 10% dei lavoratori complessivamente controllati, dato
moderatamente positivo rispetto al trend del più recente passato ma, di contro, tale attenzione non viene
ancora riservata alla sicurezza nei luoghi di lavoro.