
(AGENPARL) – Thu 18 September 2025 diffusione, si ringrazia.
*COMUNICATO STAMPA*
*Consiglieri regionali di Centro Sinistra: “Bardi e Cupparo spendano
energia per difendere i lavoratori e non per rispondere a noi. *
*Noi vogliamo unire per confermare le sedi locali e la salvaguardia dei
livelli occupazionali”.*
“Il Presidente Bardi e l’Assessore Cupparo hanno perso, e continuano a
perdere, l’occasione decisiva di chiedere con tutto il peso del governo
regionale ad Enel e ad Accenture la conferma delle attuali sedi lavorative
di Tito e Sant’Angelo le Fratte. Non si capisce proprio perché ci si ostini
a ritenere che tale richiesta, così come la difesa del lavoro qui nella
nostra terra, dove per circa trent’anni è stato, non sia una prerogativa
della Regione. Al contrario, è esattamente questo che il governo regionale
avrebbe il dovere di fare”.
È quanto dichiarano i consiglieri regionali del centrosinistra, anche con
riferimento all’esito della riunione del tavolo nazionale sulla vertenza
Smart P@per.
“Non aver avanzato questa richiesta durante il tavolo regionale –
aggiungono i consiglieri – e aver preferito, invece, salire sull’ aventino
per esultare su qualcosa che era ed è un atto dovuto da parte delle aziende
subentranti, ossia la salvaguardia dei livelli occupazionali, significa
solo due cose: se si era in buona fede, si lasci da parte la difesa
d’ufficio e si richiami immediatamente Enel e Accenture per avanzare con
forza e determinazione la richiesta istituzionale e sindacale di confermare
le attuali sedi lavorative, senza pagare altri prezzi. Diversamente,
significa che si è tacitamente d’accordo con lo spostamento in zone lontane
dalle attuali sedi, preludio al rischio di autolicenziamento di lavoratrici
e lavoratori. Altro che salvaguardia dei livelli occupazionali. Noi
continuiamo a dire a Bardi e Cupparo fermate la propaganda e uniamoci a
difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, delle famiglie e del territorio”.
I consiglieri di opposizione:
Alessia Araneo; Antonio Bochicchio; Angelo Chiorazzo; Roberto Cifarelli;
Piero Lacorazza; Piero Marrese; Viviana Verri; Giovanni Vizziello