
(AGENPARL) – Wed 17 September 2025 LA PUGLIA A REMTECH EXPO 2025 DI FERRARA
Triggiani: “Presentiamo le nostre strategie per tutelare e riqualificare l’ambiente come le bonifiche sostenibili motore di sviluppo per Taranto e la Puglia”
La Puglia della sostenibilità e dell’economia circolare in mostra a RemTech Expo di Ferrara, la plenaria dell’Hub Tecnologico Ambientale, specializzato sui temi del risanamento, della rigenerazione e dello sviluppo sostenibile dei territori in programma dal 17 al 19 settembre 2025.
“Con uno stand nel padiglione 6 dedicato alla nostra regione – nel quale abbiamo avuto il piacere di accogliere, tra gli altri, Il Commissario Unico per le Bonifiche dell’Area Taranto, Vito Felice Uricchio, e il presidente di Ispra, Stefano Laporta -, ci presentiamo in occasione di una delle più importanti manifestazioni dedicate alla rigenerazione ambientale, con la presentazione delle nostre best practice, in un momento di divulgazione, ma soprattutto confronto e scambio di conoscenze, ove la Puglia ha un ruolo di assoluto rilievo”. Lo ha detto l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani, a margine della giornata d’apertura della kermesse ferrarese nel corso della quale si sono tenuti due dei quattro panel dedicati alla Puglia su sostenibilità, bonifiche sostenibili, economia circolare e azioni di contrasto ai reati ambientali.
“In un importante appuntamento come Remtech non poteva mancare un focus sull’azione regionale dedicata alle bonifiche sostenibili come motore di sviluppo, in particolare, per Taranto e per la tutta Puglia. La città di Taranto vive criticità ben note che Regione Puglia, di concerto con tutte le amministrazioni e le istituzioni a diverso titolo coinvolte, sta cercando di sanare sviluppando e attuando un nuovo paradigma: quello dell’innovazione e del pragmatismo ambientale quali basi e volani di un nuovo sviluppo. Un approccio che non si limita a riconoscere l’urgenza di una bonifica, ma la trasforma in un processo orientato alla concretezza e all’accelerazione, elaborando soluzioni che siano non solo efficaci per la tutela dell’ambiente e della salute, ma anche reciprocamente vantaggiose per lo sviluppo economico. Le bonifiche, in tal senso, non sono più un mero onere finanziario o un’operazione tecnica di risanamento, ma diventano un investimento strategico, un “motore di sviluppo” capace di innescare la riqualificazione socio-economica dell’intera regione. Gli obiettivi per il risanamento di Taranto sono molteplici e interconnessi, spaziano dalla riqualificazione ambientale e territoriale, al rilancio economico e alla tutela della salute pubblica. A livello istituzionale regionale, l’obbiettivo primario, statuito nel piano regionale delle bonifiche delle aree inquinate, è l’urgente accelerazione del processo di bonifica, non solo attraverso i contributi finanziari a sostegno economico degli interventi, ma anche attraverso un’azione di accompagnamento per dare alle bonifiche un ruolo di “motore di sviluppo”.
“Le bonifiche sostenibili – ha proseguito Triggiani – mirano a trasformare Taranto in un polo di sviluppo attraverso il ripristino di aree inquinate e o degradate. Utilizzando tecniche innovative, il progetto recupera terreni contaminati/degradati, crea un ambiente più sano e genera opportunità economiche con la diversificazione produttiva e la creazione di “filiere verdi”. Questo approccio non solo migliora l’ambiente, ma sviluppa e promuove nuove competenze professionali e posti di lavoro, supportando la transizione della città verso un’economia più pulita e diversificata, in linea con gli obiettivi del Green Deal Europeo”.
Nel corso di un secondo panel l’assessora Triggiani ha, altresì, presentato l’accordo che Regione Puglia ha sottoscritto con la Procura della Repubblica di Trani e il Politecnico di Bari nell’ambito delle azioni previste dalla nostra Strategia regionale di Sviluppo sostenibile (SRSvS), che prevede proprio la promozione di collaborazioni tra amministrazioni, enti, istituzioni o università. “Per noi rappresenta una sfida – ha sottolineato l’assessora – per attivare processi virtuosi, capaci di generare un cambiamento concreto verso un futuro più giusto e inclusivo. Questa intesa rappresenta un’esperienza unica a livello regionale perché coinvolge in maniera diretta sia gli Uffici giudiziari della Procura della Repubblica sia un ente universitario come il Politecnico. L’obiettivo è quello di mettere a sistema competenze e risorse per rendere gli spazi pubblici sempre più sostenibili, a beneficio dell’ambiente e della salute dei cittadini. Ci auguriamo – con il pieno supporto dei nostri uffici tecnici regionali – che questo accordo diventi un modello da seguire e possa ispirare altre realtà della pubblica amministrazione”.