
(AGENPARL) – Wed 17 September 2025 Comando Provinciale Carabinieri Palermo
Palermo, 17 settembre 2025
COMUNICATO STAMPA
FURTO DI ENERGIA ELETTRICA – UN ARRESTO ED UNA DENUNCIA
I Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo, nell’ambito delle attività volte al contrasto della
illegalità diffusa, supportati dei tecnici specializzati Enel, hanno arrestato un 58enne e denunciato
uno 53nne, entrambi noti alle forze di polizia, accusati di furto aggravato di energia elettrica.
A Misilmeri i militari della locale Stazione durante un controllo eseguito all’interno dell’abitazione
in uso al 58enne, hanno appurato che nonostante il distacco del contatore Enel, l’immobile continuava
ad essere fornito da energia elettrica.
I tecnici sono riusciti a scovare dopo una meticolosa ricerca, un pericoloso allaccio abusivo sotto
traccia effettuato dall’indagato che, permetteva allo stesso, in assenza di un regolare contratto, la
fruizione di energia mediante un collegamento diretto alla rete di E-distribuzione.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese ha convalidato l’arresto per il
Misilmerese applicando la misura della custodia cautelare in carcere.
A Sciara il controllo da parte dei militari della locale Stazione unitamente al personale Enel, ha
interessato invece una azienda agricola. L’Esito della verifica ha fatto emergere che il 53enne titolare
dell’impresa, per abbattere i consumi di energia elettrica, avrebbe manomesso l’erogatore di corrente
con l’utilizzo di un magnete che consentiva di fruire di una maggiore quantità di energia rispetto a
quella realmente misurata dal contatore. Lo stratagemma posto in essere dall’uomo, avrebbe causato
secondo le stime dei tecnici Enel, un danno superiore a 27.000 mila euro.
È obbligo rilevare che gli odierni indagati sono, allo stato, solamente indiziati di delitto, seppur
gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter
processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata
in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.