
(AGENPARL) – Wed 17 September 2025 Biodiverse. Geografie femministe di nature post-selvagge (BeccoGiallo)
Un’antologia femminista per riflettere sul rapporto tra esseri umani e natura
a cura di Giada Peterle e Margherita Cisani (Università di Padova)
realizzata con il supporto del National Biodiversity Future Center (NBFC)
17 settembre 2025 – Venerdì 26 settembre uscirà in libreria Biodiverse. Geografie femministe di nature post-selvagge (BeccoGiallo, pp. 128, € 20,00), un volume corale scritto e illustrato dalle fumettiste Eliana Albertini, Marina Girardi, Cristina Portolano ed Elena Mistrello. Quattro racconti che invitano a riflettere sul legame tra esseri umani e natura, riscoprendo il senso di convivenza e l’urgenza di accogliere le diversità.
Curato dalle geografe e ricercatrici dell’Università di Padova Giada Peterle e Margherita Cisani all’interno del progetto Racconti biodiversi, il libro è stato realizzato con il supporto del National Biodiversity Future Center (NBFC), primo centro di ricerca nazionale sulla biodiversità finanziato dal PNRR–Next Generation EU, che mira a promuovere la gestione sostenibile della biodiversità su tutto il territorio italiano.
Biodiverse intreccia ricerca scientifica, reportage e immaginazione per dare voce a quattro paesaggi simbolo della biodiversità italiana: la laguna del Delta del Po, i boschi e le vette delle Dolomiti, i fondali marini di Ischia e le aree verdi ai margini della tangenziale di Milano.
Le storie mettono in relazione biodiversità e società, natura e cultura, sottolineando le loro connessioni geografiche, storiche, sociali e politiche. Emergono così narrazioni di nature relazionali, in cui specie diverse coesistono, si scontrano o si intrecciano in modi inaspettati. Sono nature post-selvagge, tutt’altro che incontaminate: sono ambienti vitali, complessi, profondamente legati alla presenza e alle azioni umane.
Due temi attraversano questi racconti. Il primo è la connessione tra biodiversità e giustizia sociale e di genere che tocca il mondo della ricerca e non solo. Il secondo è la cura della biodiversità, umana e non-umana, intesa come pratica politica, come azione collettiva capace di riconoscere la diversità come patrimonio condiviso.
Chiude il volume un’intervista a Elena Canadelli, presidente della Società Italiana di Storia della Scienza e docente di Storia della Scienza e Museologia Naturalistica all’Università di Padova dove è Direttrice scientifica del Museo botanico. Coordinatrice del progetto di digitalizzazione degli erbari e delle collezioni naturalistiche italiane per NBFC, Canadelli offre, con il suo contributo, uno sguardo non solo sulla biodiversità, ma anche sul valore e sull’influenza delle donne nella storia del pensiero scientifico.
Ufficio stampa NBFC: Delos
Ufficio stampa Beccogiallo