
(AGENPARL) – Wed 17 September 2025 Promozione della legalità e della cittadinanza responsabile
Proposte progettuali suddivise per provincia
PROVINCIA DI PIACENZA
In provincia di Piacenza vengono realizzati 2 progetti, finanziati dalla Regione con 32mila euro.
Comune di Piacenza – progetto “Impariamo a convivere bene tra scuola e strada”
Il progetto affronta il problema dei comportamenti a rischio tra i preadolescenti (11-14 anni), come
le condotte aggressive e violente, l’uso improprio del web o l’utilizzo di oggetti pericolosi,
promuovendo una cultura della legalità nei contesti scolastici e di aggregazione informale. Si intende
prevenire la devianza giovanile, promuovere la convivenza civile, rafforzare la collaborazione tra
scuole, educatori, polizia municipale e servizi comunali, coinvolgere attivamente studenti, docenti e
famiglie nella costruzione di regole condivise. Tra le attività da realizzare è prevista la costituzione
di un tavolo di coprogettazione con educatori, docenti e polizia municipale, la realizzazione di
laboratori educativi nelle scuole secondarie di primo grado e in spazi aperti; incontri con i genitori e
workshop finali con adulti significativi; indagini e questionari rivolti anche alle scuole primarie, la
produzione, infine, di un elaborato con “decaloghi” di regole condivise. Il progetto si basa su un
approccio preventivo, partecipativo e multidisciplinare.
Il costo totale del progetto è di € 25.300,00. Il contributo della Regione è di 18mila euro.
Comune di Calendasco – progetto “Una comunità che educa alla legalità. Anno 2025”
Il Comune di Calendasco, nel 2016, ha acquisito il Capannone “Rita Atria”, un bene confiscato alla
mafia, che è diventato simbolo di un percorso virtuoso di riutilizzo e che ha coinvolto la comunità
locale, le scuole e le associazioni del territorio. Si intende proseguire e ampliare le iniziative volte a
diffondere la cultura della legalità e a valorizzare il riutilizzo sociale di questo bene confiscato. Gli
obiettivi generali del progetto sono due: a) sviluppare nuove forme di utilizzo sociale del Capannone
“Rita Atria” attraverso la costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile e Sociale (CERS),
accrescendo nei cittadini la consapevolezza del valore del bene confiscato; b) promuovere su scala
locale e provinciale la cultura della legalità e diffondere a livello sociale la consapevolezza del valore
della presenza di un bene confiscato alla mafia sul territorio, rendendolo patrimonio di tutti, in
particolare delle nuove generazioni. Per raggiungere tali obiettivi, si prevede la realizzazione di
eventi di animazione sociale e partecipazione (laboratori, workshop, camminate esplorative) presso
il Capannone; un ciclo di incontri e lezioni per circa 200 alunni della scuola secondaria di primo
grado, tenuti dai volontari di Libera ed altri esperti, con attività ricreative e una manifestazione
conclusiva; incontri di lettura in classe per circa 130 alunni, condotti dalla bibliotecaria comunale,
con la lettura di testi significativi sulla legalità e incontri con gli autori, aperti anche alla comunità; la
promozione di alcune serate pubbliche con esperti, magistrati e rappresentanti delle istituzioni sul
tema della legalità, aperte a tutta la comunità; il campo estivo “E!State Liberi”: una settimana di
approfondimento sull’antimafia per ragazzi e ragazze dai 14 ai 99 anni, con la partecipazione di
istituzioni, magistrati, giornalisti e testimoni diretti.
Il costo totale del progetto è di € 23.800,00. Il contributo della Regione è di 14mila euro.
PROVINCIA DI PARMA
In provincia di Parma vengono realizzati 3 progetti, finanziati dalla Regione con 317mila euro.
Comune di Berceto – progetto “Una Comunità Inclusiva in Villa”
Il progetto risponde alla necessità di promuovere l’inclusione e l’aggregazione sociale, in particolare
delle fasce più fragili della popolazione (disabili, anziani, inoccupati), utilizzando Villa Berceto, un
bene immobile confiscato alla mafia, come fulcro comunitario. L’obiettivo generale è promuovere
una cultura di legalità e solidarietà, rendendo Villa Berceto un modello nella gestione dei beni
confiscati. Gli obiettivi specifici includono la creazione di opportunità di relazione e di aggregazione
socioculturale tra diverse generazioni, oltre che di spazi per attività sportive e benessere aperti a
tutti, con attenzione ai più vulnerabili. Ė prevista la realizzazione di uno Sportello di Comunità per
supportare famiglie, fasce deboli e inoccupati nell’accesso ai servizi; l’organizzazione – con la
collaborazione di associazioni locali – di laboratori socio-culturali e di aggregazione aperti a tutte le
età, inclusi disabili e anziani; la creazione di spazi di confronto e dibattito sui temi dell’inclusione
sociale, della cittadinanza attiva e della legalità; la realizzazione di attività educative rivolte
principalmente agli studenti della scuola secondaria di primo grado, integrate in progetti esistenti
come “Inclusione in pluriclasse”, “Vivere Berceto” e “L.E.I. Young”.
Il costo totale del progetto è di €. 32.500,00. Il contributo della Regione è di 17mila euro.
Comune di Sorbolo Mezzani – progetto “Viva la Legalità a Sorbolo Mezzani”
Il progetto si propone un ampio intervento su 13 immobili confiscati al crimine organizzato grazie
all’inchiesta Aemilia, e rafforzare la cultura della legalità attraverso pratici interventi formativi. I
problemi che vuole affrontare riguardano le infiltrazioni mafiose nel territorio e i fenomeni di
microcriminalità giovanile, oltre che l’emergenza abitativa con la necessità di riqualificare beni
confiscati alla criminalità. L’intervento, pertanto, si pone gli obiettivi di recuperare e rendere agibile
la palazzina B in via Montefiorino 2/A confiscata alla mafia per destinarla a edilizia sociale,
promuovere la legalità tra i giovani attraverso attività educative e culturali, sensibilizzare la
cittadinanza sui temi della legalità e della pericolosità della criminalità organizzata. Tra le attività da
realizzare è previsto, in particolare, l’intervento edile sugli immobili confiscati e l’arredo dei locali,
l’organizzazione delle “Olimpiadi Regionali della Legalità” con scuole e istituzioni, i laboratori teatrali
per studenti con rappresentazioni sui temi della legalità, la realizzazione di dibattiti pubblici con
magistrati e esperti per stimolare la riflessione civica.
Il costo totale del progetto è di €. 370.000,00. Il contributo della Regione è di 290mila euro.
Università degli Studi di Parma – Progetto “Osservatorio Permanente Legalità”
Il progetto si focalizza in particolare sulla criminalità ambientale e le infiltrazioni mafiose in EmiliaRomagna e nella provincia di Parma. Si sottolinea la necessità di avere una maggiore conoscenza
e consapevolezza da parte di cittadini, studenti, professionisti e pubbliche amministrazioni riguardo
a tali fenomeni, e l’importanza di promuovere una cultura della legalità che si traduca in pratiche
concrete di responsabilità sociale, ambientale ed economica. Si intende perciò promuovere
l’impegno per il bene comune e il contrasto alla corruzione e ai condizionamenti della criminalità
organizzata; supportare l’attività di analisi, ricerca e studio delle dimensioni e caratteristiche dei
fenomeni mafiosi e corruttivi; favorire lo scambio di informazioni e conoscenze; diffondere la cultura
della legalità nella comunità, specialmente tra i giovani; implementare azioni di prevenzione e
contrasto alle infiltrazioni criminali in ambito ambientale ed economico. Le attività e le iniziative
previste nel progetto riguardano: a) attività di supporto scientifico, divulgativo e comunicativo
dell’Osservatorio per conferire unitarietà e coesione alle diverse azioni progettuali; b) attività di alta
formazione, rivolte a studenti universitari, neolaureati, personale e dirigenti della pubblica
amministrazione, amministratori pubblici, professionisti legali, commercialisti e imprenditori, su temi
come la criminalità ambientale, l’economia responsabile, la legalità nei contratti pubblici, la
responsabilità sociale delle imprese, la due diligence e trasparenza; c) attività di ricerca e
pubblicazione sulle infiltrazioni della criminalità organizzata, della criminalità ambientale e
dell’economia responsabile, dell’economia circolare: d) attività di diffusione della cultura della legalità
nelle scuole per sensibilizzare le giovani generazioni; e) organizzazione di un Festival della Legalità
con eventi pubblici, convegni, proiezioni, ecc..
Costo totale del progetto €. 25.000,00. Il contributo della Regione è di 10mila euro.
PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
In provincia di Reggio Emilia vengono realizzati 3 progetti, finanziati dalla Regione con
349mila euro.
Comune di Reggio Emilia – progetto “Beni Liberati, Comunità Rigenerate”.
Il progetto si propone di valorizzare due beni immobili confiscati alla criminalità organizzata,
restituendoli alla collettività con finalità sociali e, in particolare, per affrontare il crescente disagio
abitativo nel territorio comunale. Il progetto, pertanto, si propone di riqualificare dal punto di vista
edile due immobili confiscati (in via Sant’Ambrogio 33 e via Luca Signorelli 8) e di destinarli a adulti
soli, famiglie numerose, donne in uscita da percorsi di violenza, ecc. Inoltre, si intende sensibilizzare
la cittadinanza al valore simbolico del riutilizzo sociale dei beni confiscati. A tal fine, sono previsti
interventi di restauro, ristrutturazione edilizia e arredo dei beni in questione, il coinvolgimento della
Consulta della Legalità e stakeholder locali per la definizione delle destinazioni, un percorso
partecipativo per garantire l’efficacia e la condivisione delle scelte progettuali.
Il costo totale del progetto è di €. 400.000,00. Il contributo della Regione è di 320mila euro.
Comune di Rubiera – “Legalità È Partecipazione”
Il progetto si inserisce in un contesto territoriale segnato da infiltrazioni mafiose, nonostante la forte
tradizione civica che lo caratterizza. Il progetto mira a rafforzare la cultura della legalità e la
partecipazione attiva dei cittadini, dedicando una particolare attenzione ai giovani. Pertanto,
promuovere la cittadinanza attiva e consapevole, rafforzare la responsabilità civica e la conoscenza
dei fenomeni mafiosi, stimolare il confronto intergenerazionale e la memoria civile sono tra i principali
obiettivi che il progetto persegue. A tal fine, sono previsti incontri pubblici con testimoni di giustizia,
magistrati e giornalisti, proiezioni di docufilm e dibattiti sulla riforma della giustizia, laboratori
scolastici ed extrascolastici con linguaggi innovativi (es. teatro, danza), aperitivi di legalità e attività
legate alla Mehari di Giancarlo Siani. Il progetto coinvolge scuole, associazioni e cittadini.
Il costo totale del progetto è di €. 7.500,00. Il contributo della Regione è di 4mila euro.
Provincia di Reggio Emilia – progetto – “Noi contro le mafie – XV° edizione”.
Il progetto affronta il problema del radicamento della criminalità organizzata nel territorio reggiano e
il crescente disagio giovanile, con particolare attenzione al fenomeno delle aggregazioni violente.
Nasce dalla volontà di rinnovare l’impegno educativo e culturale contro le mafie, a dieci anni
dall’inchiesta Aemilia. Si intende promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva,
prevenire la devianza giovanile e rafforzare la rete educativa, sensibilizzare la comunità sulla
presenza mafiosa e favorire la consapevolezza civica. A tal fine, è prevista la realizzazione di un
progetto pilota al Polo scolastico Makallè con attività di educativa di strada e peer education, di alcuni
percorsi formativi e di un concorso scolastico incentrato sul decennale dell’inchiesta Aemilia, di
alcune iniziative pubbliche coordinate dalla Consulta per la Legalità, la collaborazione con scuole,
Università, ordini professionali e associazioni del territorio reggiano, nonché il monitoraggio e
valutazione degli interventi con strumenti digitali. Il progetto coinvolge studenti, docenti, famiglie e
cittadini, con l’obiettivo di costruire una comunità più consapevole e resiliente.
Il costo totale del progetto è di 73.000,00 €. Il contributo della Regione è di 25mila euro.
PROVINCIA DI MODENA
In provincia di Modena vengono realizzati 6 progetti, finanziati dalla Regione con 138.400
euro.
Comune di Modena – progetto – “Per un riuso sociale e collettivo del bene confiscato alla criminalità
organizzata”
Il progetto intende garantire il riutilizzo sociale e la gestione di un immobile confiscato,
trasformandolo in una risorsa per la comunità e centro di promozione della legalità attraverso il
coinvolgimento attivo dei cittadini. In particolare, si pone l’obiettivo di assicurare la gestione del bene
confiscato sito in via Anderlini n.89/D per un riuso sociale innovativo dopo la sua riqualificazione, e
promuovere la cittadinanza attiva e la cultura della legalità. L’iniziativa, inoltre, mira a prevenire e
contrastare le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico della città, favorire collaborazioni tra scuole
ed enti culturali/associativi, sensibilizzare i cittadini sull’importanza della legalità e della lotta alla
criminalità organizzata. Le attività previste si concentrano sul bene confiscato e sulla promozione
della legalità. In particolare, rientrano tra queste attività: a) la manutenzione dell’immobile,
assicurandone l’utilizzo per fini comunitari (mediante acquisto di arredi che possano agevolare il
pieno riutilizzo degli spazi e l’installazione di una telecamera per il monitoraggio del bene stesso); b)
il bando pubblico dedicato a soggetti del terzo settore per la gestione e la realizzazione di attività
sociali all’interno del bene; c) il coinvolgimento delle scuole della città in itinerari didattici e la
collaborazione con enti culturali e associazioni per la realizzazione di laboratori sulla legalità; d) la
formazione e l’aggiornamento professionale in materia di prevenzione della criminalità e sicurezza
urbana integrata rivolta agli ordini professionali e ai sindacati; e) gli incontri con gli studenti e un
evento pubblico di sensibilizzazione della cittadinanza ai temi della legalità (“Modena disegna la
legalità”).
Il costo totale del progetto è di 94.000,00 €. Il contributo della Regione è di 49mila euro.
Comune di Castelfranco Emilia – progetto – “Bellezza e Gentilezza: Anticorpi contro l’Illegalità”
Il progetto promuove la cultura della legalità e si rivolge in particolare ai giovani, alle scuole e alla
cittadinanza, con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza, la responsabilità civica e la
partecipazione attiva. L’intervento complessivo è dedicato alla presenza di fenomeni criminali nel
territorio, al rischio di devianza giovanile e alla conseguente necessità di rafforzare la coesione
sociale e la cultura della legalità. Si intende coinvolgere i giovani con linguaggi espressivi e digitali,
valorizzare il ruolo della scuola e delle istituzioni e rafforzare il tessuto sociale e prevenire la
marginalità sociale. Il progetto prevede la realizzazione di diverse attività: dai progetti educativi nelle
scuole e la celebrazione della ricorrenza del 21 marzo al viaggio della Legalità per giovani
neodiciottenni; dalle attività del Consiglio Comunale dei Ragazzi ai contest video su TikTok; dagli
incontri informativi con Avviso Pubblico alla rassegna culturale “Fai la Cosa Giusta”; dagli spettacoli
teatrali e cinematografici fino alla promozione dell’Osservatorio locale sulla Legalità.
Il costo totale del progetto è di 90.000,00 €. Il contributo della Regione è di 22mila euro.
Comune di Castelnuovo Rangone – progetto – “Libra: un bene confiscato alla criminalità diventa
un luogo per tutta la comunità”
Il progetto intende valorizzare e gestire efficacemente un immobile confiscato alla criminalità
organizzata. L’obiettivo è trasformare un simbolo di illegalità in una risorsa importante e visibile per
la comunità, promuovendo attivamente la legalità e superando lo scetticismo che talvolta si riscontra
verso tali beni. In particolare, si intende valorizzare e riconvertire il bene confiscato (Villa Libra) per
un uso sociale che lo renda un polo di aggregazione comunitario. Il progetto, inoltre, punta a
prevenire violenze e devianze giovanili e a favorire un cambiamento concreto nell’atteggiamento dei
cittadini verso le mafie, sviluppando, tramite percorsi pratici, la conoscenza di diritti e doveri
fondamentali. Le attività previste si articolano su due linee d’azione: a) potenziamento e
adeguamento funzionale di Villa Libra, migliorando strutturalmente l’edificio e rendendolo funzionale
alle esigenze comunitarie (ad es. mediante interventi di manutenzione e adeguamento tecnologico);
b) promozione della legalità e della cittadinanza responsabile, attraverso laboratori info/educativi e
di inclusione per persone diversamente abili, eventi organizzati per discutere e approfondire i temi
della legalità, laboratori teatrali/artistici/musicali volti a sviluppare la conoscenza dei diritti e doveri
fondamentali tramite l’espressione artistica. Il progetto prevede il coinvolgimento attivo delle
associazioni locali.
Il costo totale del progetto è di 47.342,00 €. Il contributo della Regione è di €. 33.400,00.
Comune di Soliera – progetto “Antenne di legalità 3”
Il progetto punta a rafforzare la cultura della legalità e la responsabilità civica, in particolare tra i
giovani. L’obiettivo principale è quello di educare gli studenti ai principi della legalità democratica e
dell’antimafia, stimolare in loro il pensiero critico e il senso di appartenenza, dare continuità ai
percorsi educativi e utilizzare nuove tecnologie per rendere accessibili e alla loro portata temi
complessi. Le attività previste riguardano la realizzazione di: a) workshop nelle scuole medie e
superiori con l’obiettivo di creare delle web radio e un insieme di podcast, sviluppando contenuti
legati alla legalità e acquisendo competenze comunicative (“Antenne di legalità on air”); b) incontri
con testimoni di giustizia, giornalisti e magistrati per creare una connessione emotiva con i temi
dell’antimafia sociale (“Libri Viventi”); c) visite guidate per studenti a luoghi simbolo della lotta alle
mafie, con documentazione video per un apprendimento esperienziale; d) consolidamento dei
Consigli Comunali dei Ragazzi (CCRR), coinvolgendo i giovani partecipanti in laboratori e nel viaggio
della legalità.
Il costo totale del progetto è di 11.000,00 €. Il contributo della Regione è di 5mila euro.
Unione Distretto Ceramico – progetto “GAL 2025 – Generazione Legale. Il Distretto Ceramico per
la legalità (11^ edizione)”.
Il progetto giunge alla sua undicesima edizione con l’obiettivo di promuovere la cultura della legalità
e rafforzare le competenze civiche dei giovani. L’iniziativa nasce dalla necessità di contrastare la
povertà educativa e la marginalizzazione giovanile, che possono favorire l’attrazione verso modelli
illegali e financo mafiosi. Il progetto intende quindi decostruire stereotipi legati alle mafie e
promuovere comportamenti virtuosi di contrasto all’illegalità, ampliare le conoscenze sull’antimafia
e valorizzare l’impegno quotidiano dei cittadini, favorire la partecipazione attiva e consapevole dei
giovani nella vita sociale. Sono previsti incontri, laboratori, letture, visioni di film e documentari,
testimonianze di esperti e visite didattiche a beni confiscati, percorsi educativi nelle scuole e iniziative
culturali per la cittadinanza. Il progetto coinvolge scuole, associazioni, biblioteche, enti locali e realtà
del terzo settore, con un approccio integrato e partecipativo.
Il costo totale del progetto è di 28.670,00 €. Il contributo della Regione è di 15mila euro.
Unione dei Comuni Terre d’Argine – progetto “IN Campus per la legalità”
Il progetto nasce per contrastare fenomeni di microcriminalità, disagio giovanile e dispersione
scolastica nell’area del “Carpi Campus”, polo scolastico che raccoglie oltre 5.400 studenti. Si
propone di trasformare gli spazi scolastici in luoghi di aggregazione positiva, educazione alla legalità
e crescita personale. Si intende promuovere la cultura della legalità tra i giovani, prevenire
comportamenti devianti e rafforzare il senso civico, valorizzare gli spazi scolastici come presidi
educativi anche nel tempo extrascolastico. Ė prevista la realizzazione di seminari e cineforum sul
tema della legalità e delle mafie, presidi educativi per l’accoglienza e il supporto dei ragazzi nel
tempo libero, laboratori e percorsi formativi con il coinvolgimento di scuole, associazioni e forze
dell’ordine, interventi della Polizia Locale nelle scuole secondarie di primo grado per promuovere la
prevenzione precoce. Il progetto è parte del Patto per la Scuola dell’Unione Terre d’Argine e
coinvolge scuole, enti locali e realtà del terzo settore.
Il costo totale del progetto è di €. 28.000,00. Il contributo della Regione è di 14mila euro.
PROVINCIA DI BOLOGNA
In provincia di Bologna vengono realizzati 12 progetti, finanziati dalla Regione con 160mila
euro.
Comune di Bologna – progetto “Educazione alla legalità democratica e contrasto alle mafie”
Il progetto intende affrontare il persistente pericolo di infiltrazione della criminalità organizzata
nell’economia legale e nella pubblica amministrazione del territorio bolognese e dell’EmiliaRomagna. Settori come ristorazione, alberghiero e logistica sono particolarmente esposti al
riciclaggio di denaro illecito da parte di mafie che tendono a mimetizzarsi nell’economia locale.
L’obiettivo principale del progetto è rafforzare la cultura della legalità e la cittadinanza attiva e
responsabile, con un focus sulla formazione trasversale dei giovani e del mondo economicoprofessionale. Si vuole promuovere il pensiero critico, la partecipazione attiva e lo sviluppo di
competenze per riconoscere e prevenire fenomeni illegali, incentivando comportamenti positivi. Le
attività previste si concentrano principalmente sul Quartiere Porto-Saragozza di Bologna e
riguardano percorsi educativi nelle scuole e nei contesti extrascolastici rivolti a studenti dai 9 ai 18
anni; la formazione per dipendenti pubblici e professionisti in collaborazione con Avviso Pubblico;
attività laboratoriali e partecipative per la comunità locale, con focus sull’ascolto e l’auto-narrazione;
la diffusione di dati e contenuti tramite l’Osservatorio per la legalità e il contrasto alla criminalità
organizzata.
Il costo totale del progetto è di 86.000,00 €. Il contributo della Regione è di 40mila euro.
Comune di Casalecchio di Reno – progetto “Politicamente Scorretto 2025”
Il progetto “Politicamente Scorretto 2025”, promosso dal Comune in collaborazione con lo scrittore
Carlo Lucarelli, celebra la sua ventesima edizione come rassegna culturale dedicata alla promozione
della legalità attraverso linguaggi diversi: letteratura, cinema, teatro, musica, fumetti e laboratori. Si
intende rafforzare la cultura della legalità e della cittadinanza attiva, soprattutto tra i giovani, in un
contesto in cui le mafie si presentano in forme sempre più subdole e meno visibili. Gli obiettivi
principali sono: sensibilizzare la cittadinanza sui fenomeni mafiosi, educare le nuove generazioni al
rispetto delle regole e dei diritti, promuovere la consapevolezza civica. Le attività previste includono
incontri con autori e magistrati, spettacoli teatrali, laboratori per le scuole, podcast tematici, focus
sulla violenza minorile e iniziative come il “Primo Piatto della Legalità” nelle mense scolastiche. Il
progetto coinvolge scuole, associazioni, istituzioni e cittadini, con una forte componente
comunicativa anche online ed è pensato per attrarre e coinvolgere un vasto e diversificato pubblico,
favorendo un’ampia partecipazione alle discussioni e alle riflessioni sui temi della legalità.
Il costo totale del progetto è di 55.500,00 €. Il contributo della Regione è di 25mila euro.
Comune di Castelmaggiore – progetto “Seminare libertà e cambiamento”
Il progetto mira a rafforzare la prevenzione della criminalità di matrice mafiosa, coinvolgendo scuole,
associazioni giovanili, famiglie e istituzioni. Si propone di sensibilizzare i giovani attraverso la
conoscenza dei fenomeni connessi al crimine organizzato e la costruzione di relazioni sociali
positive. Si intende approfondire la presenza e radicamento delle mafie nei territori del nord Italia,
con particolare attenzione alla criminalità economica e al narcotraffico. Promuovere la cultura della
legalità e della cittadinanza attiva, educare i giovani al contrasto delle mafie e alla consapevolezza
dei diritti, rafforzare la rete territoriale e la partecipazione civica sono gli obiettivi generali del
progetto. Con tali finalità, è prevista la realizzazione di laboratori radiofonici e video nelle scuole
(“Legalità on Air” e “Libri viventi digitali”), di Web&Podcast radio presso l’Istituto Keynes, con dialogo
tra studenti e detenuti, di eventi pubblici su mafie, narcotraffico e uso di sostanze (“Storie di una
certa… sostanza”), di un ciclo di incontri sulla narrazione della presenza mafiosa nelle regioni
settentrionali del Paese. Il progetto si fonda su esperienze pregresse e mira a consolidare una rete
educativa e culturale per la legalità.
Il costo totale del progetto è di 11.035,00 €. Il contributo della Regione è di 5mila euro.
Comune di Granarolo dell’Emilia – progetto “EduLé – Scuola di Legalità”
Il progetto promuove la cultura della legalità, prestando una particolare attenzione ai giovani e alla
comunità scolastica. Si intende sensibilizzare le giovani generazioni rispetto alla scarsa
consapevolezza del fenomeno mafioso e delle sue dinamiche quotidiane sul territorio e la crescente
diffusione del gioco d’azzardo e delle sue negative conseguenze sociali e psicologiche. Educare i
giovani alla legalità e alla cittadinanza attiva, sensibilizzare la cittadinanza sui rischi del gioco
d’azzardo, promuovere esempi positivi di antimafia e impegno civile, rafforzare la rete territoriale per
la prevenzione e la sensibilizzazione sono i principali obiettivi del progetto. A tal fine, è prevista la
realizzazione di uno spettacolo crossmediale “Felicia madre e ribelle”, di laboratori radiofonici e
crossmediali per studenti e CCRR, di un concorso per un viaggio della memoria in Sicilia, di alcune
serate tematiche incentrate sui fenomeni del pizzo, usura e gioco d’azzardo. È prevista la
realizzazione di una conferenza-spettacolo “L’azzardo del giocoliere”. Il progetto coinvolge scuole,
enti del terzo settore e cittadini.
Il costo totale del progetto è di 12.500,00 €. Il contributo della Regione è di 6mila euro.
Comune di Marzabotto – progetto “Lo leggo io. Per un altro racconto delle mafie.”
Il progetto punta a promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva tra studenti,
adolescenti e comunità, con particolare attenzione alla prevenzione del disagio giovanile e alla
sensibilizzazione contro le mafie. I temi affrontati riguardano la presenza mafiosa sul territorio
appenninico bolognese, il rischio di dispersione scolastica e comportamenti devianti tra adolescenti,
il bisogno di spazi educativi e aggregativi per i giovani. Il progetto intende educare alla legalità e alla
responsabilità civica, rafforzare il senso di appartenenza e la partecipazione democratica, prevenire
l’illegalità attraverso percorsi educativi e culturali. Ė prevista la realizzazione di laboratori nelle scuole
secondarie con Libera Bologna e il coinvolgimento della Biblioteca della Legalità (BILL),
l’organizzazione di: incontri con testimoni di giustizia e autori di libri, interventi di prossimità in
contesti giovanili e azioni mirate nei centri di aggregazione giovanile per affrontare il disagio e la
devianza. Tra queste, un laboratorio di rap (“Legalità in rima”) per diffondere la scrittura creativa e
la registrazione di musica, l’organizzazione di iniziative e incontri per sensibilizzare e coinvolgere gli
adulti sui temi della legalità e cittadinanza attiva. Il progetto è sostenuto da una rete di enti e
associazioni locali e si propone come modello replicabile per altri contesti.
Il costo totale del progetto è di 10.959,20 €. Il contributo della Regione è di 7mila euro.
Comune di San Lazzaro di Savena – progetto “Seminare legalità”
Il progetto nasce dall’esigenza di informare e sensibilizzare la cittadinanza, in particolare le giovani
generazioni, sui temi della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata, al fine di promuovere
l’impegno civico e la memoria collettiva. Si propone dunque di promuovere la cultura della legalità e
della cittadinanza attiva, sensibilizzare la cittadinanza e i giovani sui fenomeni mafiosi, educare alla
legalità attraverso linguaggi accessibili e partecipativi. Tra le attività da realizzare, sono previsti
laboratori scolastici con Libera e Teatro dell’Argine, percorsi di approfondimento letterario e
cinematografico con la Mediateca, incontri pubblici su tematiche sensibili quali: ecomafie, tratta di
esseri umani e sfruttamento lavorativo. Verranno organizzate la celebrazione di giornate simboliche
con concorsi artistici. Il progetto coinvolge scuole, associazioni, istituzioni e cittadini, con un
approccio educativo e partecipativo.
Il costo totale del progetto è di 12.500,00 €. Il contributo della Regione è di 5mila euro.
Comune di Valsamoggia – progetto “Affinità elettive o relazioni pericolose? Community Building tra
empatia e relazioni responsabili. L’azione culturale per contrastare la costruzione di relazioni mafiose
a partire dalla piazza e dal processo come luoghi simbolici per perseguire convivenza e verità, tra
meccanismi della memoria e corso della giustizia, discorso pubblico e identità storica”.
Il progetto affronta il problema delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e sociale dell’EmiliaRomagna, con particolare attenzione alla costruzione di relazioni pericolose tra operatori economici
e criminalità organizzata. La proposta progettuale si concentra sulla promozione di relazioni sane e
responsabili all’interno della comunità, attraverso lo sviluppo di attività culturali, educative e di
sensibilizzazione. Promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza attiva, contrastare le
relazioni mafiose e i modelli economici distorti, rafforzare l’empatia e la consapevolezza critica nei
giovani e nella cittadinanza, valorizzare la memoria storica e i processi giudiziari come strumenti
educativi rappresentano i principali obiettivi dell’iniziativa. A tal fine, è prevista la realizzazione del
Festival Aut Aut con eventi pubblici, incontri e proiezioni, laboratori nelle scuole primarie e
secondarie incentrati su legalità, diritti e cittadinanza, l’attivazione di una biblioteca della legalità,
collaborazioni con Libera, Avviso Pubblico, scuole e associazioni locali, la creazione di un comitato
scientifico e attività di networking, infine la produzione di materiali divulgativi e bibliografie tematiche.
Il progetto mira a costruire una comunità consapevole e resiliente, capace di riconoscere e
contrastare le dinamiche mafiose attraverso la diffusione di iniziative culturali mirate, l’educazione e
la partecipazione civica.
Il costo totale del progetto è di 23.000,00 €. Il contributo della Regione è di 12mila euro.
Comune di Zola Predosa – progetto “Deeds, not words – Fatti, non parole!”
Il progetto valorizza la lotta delle donne per i diritti civili e politici. Affronta il problema della persistente
disuguaglianza di genere e della violenza contro le donne, anche e soprattutto tra i giovani.
Promuovere la cultura della legalità e del rispetto, educare all’autodeterminazione, contrastare
stereotipi e linguaggi sessisti, valorizzare la partecipazione attiva dei giovani sono i principali obiettivi
del progetto. A tal fine è prevista la realizzazione di incontri formativi con forze dell’ordine, laboratori
di grafica e scrittura, realizzazione di un murales e di un logo contro la violenza di genere, la
creazione di un Centro di Documentazione sulle Culture Giovanili di Genere, la produzione e
diffusione di materiale informativo. Il progetto coinvolge circa 18 classi delle scuole primarie e
secondarie del territorio, educatori, docenti, Polizia Locale e Carabinieri e si concluderà con un
evento pubblico di restituzione alla cittadinanza.
Il costo totale del progetto è di 35.000,00 €. Il contributo della Regione è di 19mila euro.
Comune di Bentivoglio – progetto “Abitare i Confini. Percorsi educativi e culturali per la promozione
della legalità e della partecipazione”
Il progetto promuove la cultura della legalità e della partecipazione attraverso percorsi educativi,
corporei e intergenerazionali. Affronta il problema del disimpegno giovanile, della frammentazione
sociale e della difficoltà di coinvolgere nuove generazioni nelle attività civiche. L’obiettivo è
rigenerare il tessuto comunitario partendo dal corpo, dal territorio e dalle relazioni. Si intende
valorizzare i principi di legalità quotidiana, rispetto e responsabilità condivisa. Sono previste: letture
animate, laboratori di arteterapia, fotografia e narrazione, mappatura emotiva del territorio con droni,
sport interculturali (frisbee e cricket), yoga per adulti, laboratori sul cibo come linguaggio relazionale
e cineforum. Verranno coinvolti: scuole, famiglie, educatori, associazioni e cittadini. Il progetto
culmina in un evento pubblico con mostra e narrazione collettiva. L’approccio esperienziale, inclusivo
e partecipativo dedica particolare attenzione alla cittadinanza digitale, alla multiculturalità e alla
coesione sociale.
Il costo totale del progetto è di 9.400,00 €. Il contributo della Regione è di 5mila euro.
Unione dei Comuni Savena-Idice – progetto “Mentalité”
Il progetto nasce per contrastare la diffusione di stereotipi e di uno sguardo emergenziale sulla
condizione giovanile attuale che impedisce una comprensione approfondita del fenomeno della
devianza giovanile. Il progetto pertanto mira a decostruire le narrazioni semplificanti e stigmatizzanti
su tale realtà e a promuovere contro-narrazioni e strumenti critici tra giovani e adulti. Si intende
inoltre rafforzare la cultura della legalità e la cittadinanza attiva e a coinvolgere la comunità educante
in un percorso di consapevolezza condivisa. Tra le attività da realizzare sono previsti corsi di
formazione per educatori, insegnanti, allenatori sportivi e operatori, laboratori nei centri giovanili e
scuole superiori con produzione di podcast, laboratori radiofonici nelle scuole medie su legalità e
cittadinanza, un seminario per amministratori pubblici dedicato a narrazioni e politiche giovanili. Il
progetto promuove un approccio educativo integrato, volto a costruire una comunità più inclusiva e
consapevole.
Il costo totale del progetto è di 24.260,00 €. Il contributo della Regione è di 15mila euro.
Unione Terre d’Acqua – progetto “Liberiamoci dalle mafie – parte IV”
Il progetto affronta il problema delle infiltrazioni mafiose nel territorio emiliano-romagnolo, sempre
più sofisticate e invisibili, che minacciano la legalità e la coesione sociale, focalizzandosi soprattutto
sulla componente giovanile della popolazione. Si intende promuovere la cultura della legalità e della
cittadinanza attiva, sensibilizzare studenti e cittadini sui fenomeni mafiosi e le loro mutazioni,
contrastare la narrazione seducente delle mafie, soprattutto sui social media, sviluppare
competenze comunicative, critiche e civiche nei giovani. Ė prevista la realizzazione di laboratori
radiofonici nelle scuole per produrre podcast e trasmissioni sul tema della legalità (Legalità on Air),
incontri pubblici con esperti, magistrati e giornalisti per informare e coinvolgere la cittadinanza,
percorsi educativi e un viaggio-premio a Palermo e Cinisi per studenti vincitori di un concorso sulla
legalità, collaborazioni con scuole, comuni, associazioni e Libera per una rete educativa e sociale. Il
progetto mira a costruire una comunità consapevole, resistente alle mafie e fondata sui valori
costituzionali.
Il costo totale del progetto è di 14.625,00 €. Il contributo della Regione è di 8mila euro.
Università di Bologna, CIRSFID – progetto “La cultura della legalità: fra prevenzione nelle aziende,
attraverso le biblioteche e il riutilizzo dei beni confiscati”
Il progetto intende monitorare e analizzare l’espansione e le modalità operative del crimine
organizzato, partendo dalle carenze nel sistema delle conoscenze rispetto a tali fenomeni. Il
progetto, in particolare, tramite attività di ricerca e formazione, vuole contribuire a creare una più
puntuale conoscenza e comprensione delle diverse manifestazioni della criminalità organizzata,
promuovere l’impegno per il bene comune e il contrasto alla corruzione e ai condizionamenti della
criminalità organizzata, supportare l’attività di analisi, ricerca e studio delle dimensioni e
caratteristiche del fenomeno mafioso e dei fenomeni corruttivi, favorire lo scambio di informazioni e
conoscenze sui fenomeni illegali e mafiosi. Le attività previste riguardano: a) il monitoraggio e
l’analisi quali-quantitativa dei beni confiscati in Emilia-Romagna tramite la mappatura
georeferenziata di tali beni, con aggiornamenti e nuove implementazioni nell’archivio informatizzato;
b) la realizzazione di un corso intensivo gratuito per imprenditori su modelli organizzativi e presidi di
legalità; c) l’organizzazione di un evento pubblico per la Giornata della Memoria delle vittime di mafia;
d) la realizzazione di un convegno per professionisti su responsabilità erariale in incarichi
tribunalizi/prefettizi.
Il costo totale del progetto è di 18.000,00 €. Il contributo della Regione è di 13mila euro.
PROVINCIA DI FERRARA
In provincia di Ferrara vengono realizzati 7 progetti, finanziati dalla Regione con 63.500 euro.
Comune di Ferrara – progetto “Legalità a Ferrara: nuovi modelli di diffusione dei concetti di Legalità
e Cittadinanza Attiva – II”
Il progetto nasce dalla necessità di diffondere e rafforzare nella comunità i concetti di legalità e
cittadinanza attiva, con specifica attenzione ai più giovani. In particolare, saranno organizzati incontri
con esperti per far acquisire concetti di rispetto delle regole, equità, giustizia e responsabilità civica
fin dalla scuola primaria. Il progetto mira, inoltre, a rafforzare la rete di collaborazione con gli istituti
scolastici del territorio e a promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza
responsabile tra i giovani. Le attività e iniziative previste si concentrano in un evento di tre giornate
che coinvolge circa 400 studenti delle scuole primarie e secondarie (Festa della legalità Junior – II
edizione). Durante la Festa, sono previsti laboratori interattivi, workshop e incontri con esperti come
magistrati, giornalisti, forze dell’ordine e associazioni antimafia. Le attività sono principalmente
rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, con un forte accento sulla collaborazione con le istituzioni
educative. Tematiche centrali includono il rispetto delle regole, l’equità, la giustizia e la responsabilità
civica. L’interazione diretta con professionisti e figure impegnate nel contrato all’illegalità si configura
come un elemento chiave dell’iniziativa.
Il costo totale del progetto è di 20.000,00 €. Il contributo della Regione è di 10mila euro.
Comune di Cento – progetto “Legalità e Diritti: Un Percorso di Crescita e Consapevolezza”
Il progetto punta a contrastare le infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale del territorio e a promuovere
la cultura della legalità attraverso un approccio integrato che coinvolge scuole, cittadini, istituzioni e
professionisti. Si analizza criticamente la presenza crescente della “mafia dei colletti bianchi” nel
tessuto economico locale, il rischio di sottovalutazione del fenomeno mafioso, soprattutto tra i
giovani, il bisogno di supporto per vittime di usura e sovraindebitamento. Si mira a: rafforzare la
consapevolezza civica e la partecipazione attiva; educare alla legalità e ai diritti umani, con focus su
minori, donne e soggetti fragili; contrastare la “normalizzazione” delle mafie e promuovere modelli
positivi. Ė previsto il consolidamento di uno sportello Antiusura e campagne di sensibilizzazione a
supporto delle vittime, percorsi formativi con la presenza di personalità quali; Pietro Grasso, Nicola
Gratteri e Antonio Nicaso indirizzati a studenti e docenti (Pagine di Legalità), incontri e laboratori
nelle biblioteche su affettività, cittadinanza, parità di genere e plurilinguismo (Libri (e) Diritti). Il
progetto coinvolge scuole, biblioteche, associazioni e istituzioni locali con l’obiettivo di avere un
impatto educativo e sociale.
Il costo complessivo del progetto è di € 15.000,00. Il contributo della Regione è di 7.500,00
euro.
Comune di Comacchio – progetto “I linguaggi della legalità”
Il progetto si focalizza sulla necessità di rafforzare e sviluppare la cultura della cittadinanza attiva e
del rispetto reciproco – specialmente tra le nuove generazioni – cercando di consolidare una robusta
coscienza civica e democratica attraverso il potenziamento di una rete collaborativa tra scuole,
istituzioni e associazioni. Si intende irrobustire la rete di collaborazione esistente tra mondo
scolastico, istituzioni e associazionismo e dare continuità ai percorsi educativi già intrapresi per
sviluppare una coscienza civile, costituzionale e democratica nella comunità, in particolare nelle
nuove generazioni. A tal fine è prevista la realizzazione di: a) incontri ed eventi culturali, quali
momenti di approfondimento sui temi della legalità, della cittadinanza attiva e dell’antimafia,
attraverso il coinvolgimento di “figure significative” come esperti, testimoni o personalità pubbliche;
b) iniziative educative specifiche per l’ambiente scolastico, per continuare a promuovere la
cittadinanza attiva e il rispetto reciproco; c) incontri con persone che hanno avuto esperienze dirette
con mafie e criminalità, come familiari di vittime, giornalisti o magistrati coinvolti in inchieste (c.d.
“Libri viventi”) che condividono con studenti e cittadini le loro vicende e le prospettive di promozione
della legalità.
Il costo complessivo del progetto è di € 22.400,00. Il contributo della Regione è di €. 11.500,00.
Comune di Bondeno – progetto “Giovani liberi dalle mafie – Ampliamento Attività- anno 2025”
Il progetto continua e amplia le attività realizzate negli anni precedenti. In particolare, si focalizza
sulla carenza di comprensione tra i giovani riguardo a cosa siano effettivamente le mafie. Attraverso
le attività proposte, si tende a superare una visione puramente repressiva dell’antimafia, rendendo
la via della legalità attinente alla vita quotidiana e ai linguaggi digitali dei ragazzi. Si mira a
consolidare e ampliare la diffusione della cultura antimafia dalla scuola primaria alle superiori, a
promuovere la cittadinanza attiva e il pensiero critico attraverso metodologie coinvolgenti, a
sviluppare competenze di comunicazione digitale (web-radio/podcasting) e a creare “squadre
editoriali” formate da giovani per favorire la peer education. Le attività previste riguardano: a) la
divulgazione culturale nella scuola primaria, introducendo i bambini di quinta elementare, attraverso
l’uso di linguaggi diversificati e coinvolgenti, al tema delle mafie e alla violazione dei diritti nella vita
quotidiana di cui queste si rendono protagoniste; b) la realizzazione di una Web-Radio e di
Podcasting (Scuola Secondaria), attraverso un percorso formativo per circa 30 studenti delle scuole
superiori volto a sviluppare competenze tecniche (produzione contenuti, audio editing), grafiche e
relazionali, con l’utilizzo dei social media (si prevedono 8 incontri e momenti di peer education); c)
la formazione degli insegnanti, mediante percorsi di aggiornamento professionale utili a fornire
metodologie e strumenti per trattare i temi della legalità, della cittadinanza attiva e dell’antimafia in
classe, garantendo con questo anche la continuità del progetto.
Il costo totale del progetto è di €. 9.005,00. Il contributo della Regione è di €. 4.500,00.
Comune di Portomaggiore – progetto “Azioni per il contrasto del lavoro irregolare e la promozione
della legalità sul territorio del comune di Portomaggiore – II edizione”
Il progetto affronta il problema dello sfruttamento lavorativo, in particolare nel settore agricolo, che
colpisce soprattutto i lavoratori migranti nel territorio rurale di Portomaggiore. Si propone di
consolidare e potenziare le azioni già avviate con il progetto “Sportello Lavoro”. Si intende
contrastare il lavoro irregolare e lo sfruttamento, promuovere la legalità e la coesione sociale,
facilitare l’integrazione dei migranti e l’accesso a impieghi regolari. Ė previsto il consolidamento e
sviluppo dello sportello lavoro al fine di erogare servizi di orientamento, consulenza e supporto
all’inserimento lavorativo, in collaborazione con l’Agenzia Regionale per il Lavoro; la mediazione
linguistico-culturale in forma di supporto a sportelli, Polizia Locale e uffici comunali per superare
barriere linguistiche e culturali che ostacolano il pieno accesso ai diritti; un rafforzamento della rete
territoriale tra enti pubblici, imprese etiche, sindacati e associazioni per promuovere buone pratiche
e organizzare eventi come il Job Day. Il progetto si rivolge a cittadini in età lavorativa, con particolare
attenzione ai migranti.
Il costo totale del progetto è di €. 20.000,00. Il contributo della Regione è di 15mila euro.
Comune di Vigarano Mainarda – progetto “Dentro e fuori la scuola. Progetto per una cittadinanza
responsabile e per l’educazione alla legalità”
Il progetto si propone di rafforzare la cultura della legalità, della cittadinanza attiva, della parità di
genere, con particolare attenzione ai giovani. Si intende prevenire fenomeni di illegalità e marginalità
sociale, promuovendo la consapevolezza civica e il rispetto delle regole. L’obiettivo è sensibilizzare
la cittadinanza, ed in particolare i giovani e giovanissimi alla cultura della legalità, rendendoli
protagonisti nella promozione di iniziative. Verranno accolte proposte da parte dei giovani per azioni
civiche e di miglioramento della qualità della vita. Inoltre, verrà contrastato il fenomeno delle
dipendenze attraverso progetti di prevenzione e informazione, promossa la parità di genere e
favorita la consapevolezza sulla violenza di genere. Sono previste attività educative per giovani e
studenti, la realizzazione di incontri pubblici sulla legalità, percorsi per la prevenzione ed il contrasto
delle dipendenze, azioni di sensibilizzazione per il contrasto alla violenza di genere con
l’organizzazione di due spettacoli teatrali (“Barbablù e Rossana”, “La voce delle donne”).
Il costo totale del progetto è di €. 7.000,00. Il contributo della Regione è di 4mila euro.
Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara – progetto “Linee guida per
gli Osservatori antimafia e formazione per la tutela delle vittime di reato”
Il progetto, promosso dal MaCrOLab dell’Università di Ferrara, affronta due tematiche cruciali: la
tutela delle vittime di reato e il rafforzamento degli Osservatori antimafia locali. Si intende rispondere
alla necessità di coordinare le iniziative regionali contro la criminalità organizzata e di fornire
strumenti adeguati agli sportelli generalisti di assistenza alle vittime di reato. In particolare, si vuole
qualificare il supporto alle vittime attraverso percorsi formativi specifici. Inoltre, è prevista la
redazione di linee guida regionali per l’istituzione e il funzionamento degli Osservatori locali
antimafia, in grado di promuovere efficacemente la cultura della legalità e la cittadinanza
responsabile. Verrà poi valorizzata la ricerca accademica e le tesi di laurea sui temi della legalità.
Tra le diverse attività da realizzare è prevista l’organizzazione di seminari scientifici e didattici su
prevenzione della criminalità organizzata, cybercrime e accountability, la formazione per operatori
degli sportelli generalisti, la costituzione di tavoli di lavoro con Osservatori locali e regionali,
l’attivazione di una borsa di tirocinio e una borsa di studio per tesi di laurea, l’acquisto di materiale
scientifico e accesso a banche dati, la collaborazione con enti regionali, altre università ed enti di
ricerca, associazioni e forze dell’ordine.
Il costo totale del progetto è di 14.000,00 €. Il contributo della Regione è di 11mila euro.
PROVINCIA DI RAVENNA
In provincia di Ravenna vengono realizzati 3 progetti, finanziati dalla Regione con 37.500
euro.
Comune di Ravenna – progetto – “Educare alla Legalità: Ravenna 2025”.
Il progetto promuove la cultura della legalità tra i giovani del territorio con l’obiettivo di prevenire
fenomeni devianti, contrastare l’infiltrazione della criminalità organizzata e la diffusione di
comportamenti prevaricatori. Si rivolge a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado,
docenti e cittadini e utilizza nella realizzazione delle attività previste un approccio multidisciplinare
basato su educazione, informazione e partecipazione. Si intende sviluppare senso critico,
consapevolezza civica e capacità di esercitare la cittadinanza attiva. L’intervento si articola in tre
azioni principali: “Educare alla Legalità… in classe” con la realizzazione di laboratori didattici su
mafie, corruzione, cittadinanza e memoria; “Educare alla Legalità… fuori da scuola” con infopoint
dell’educativa di strada presso gli istituti superiori; “Educare alla Legalità… nella comunità educante”
con seminari e formazione per docenti e cittadini. I laboratori prevedono percorsi tematici su gioco
d’azzardo, partecipazione, memoria e resistenza e coinvolgono associazioni, università, istituzioni
scolastiche e servizi educativi territoriali. Ė prevista la partecipazione di testimoni e attivisti per
stimolare il confronto e la riflessione che culminerà in un evento finale aperto alla cittadinanza. Il
progetto mira a costruire una comunità consapevole, resistente all’illegalità e fondata sui valori
democratici.
Il costo totale del progetto è di 38.100,00 €. Il contributo della Regione è di 19mila euro.
Comune di Russi – progetto – “Semi di Legalità”
Il progetto nasce dalla volontà dell’amministrazione di dare continuità a precedenti iniziative di
promozione della cultura della legalità e punta a contrastare la cultura mafiosa attraverso
l’educazione, la sensibilizzazione e la promozione della cittadinanza attiva, rivolgendosi
principalmente ai giovani e alla comunità scolastica. Tra le attività da realizzare, è prevista
l’organizzazione di un ciclo di conferenze “Disegni di mafie” con testimonianze di donne e uomini
impegnati contro le mafie, percorsi formativi multidisciplinari nelle scuole su cittadinanza, legalità e
memoria, laboratori didattici e incontri con testimoni per stimolare la riflessione e la partecipazione,
la produzione di elaborati multimediali e artistici da parte degli studenti, la formazione per docenti su
approcci didattici multidisciplinari. Il progetto coinvolge scuole, associazioni, istituzioni e cittadini,
con la previsione di un piano di monitoraggio e valutazione per garantirne l’efficacia e la sostenibilità.
Il costo totale del progetto è di 10.713,60 €. Il contributo della Regione è di €. 5.500,00.
Unione della Romagna Faentina – progetto: “Educazione alla Legalità in un Mondo Circolare”
Il progetto prosegue il percorso avviato nel 2017 per prevenire e contrastare le infiltrazioni mafiose.
Dopo l’esperienza della “Carovana della Legalità”, l’intervento quest’anno si concentra
sull’educazione alla legalità per studenti e sulla formazione per imprese, professionisti e pubbliche
amministrazioni. Si intende, in particolare, affrontare i rischi di infiltrazioni mafiose nei processi
economici e amministrativi e rafforzare la cultura della legalità tra giovani e tra i diversi attori
economici del territorio. A tal fine sono previsti incontri formativi per PA, imprese e professionisti con
il coinvolgimento di esperti e percorsi educativi nelle scuole medie (dialogo filosofico) e superiori
(testimonianze, audiovisivi). Il progetto prevede il coinvolgimento di Prefettura, scuole e associazioni
di categoria del territorio.
Il costo totale del progetto è di 21.500,00 €. Il contributo della Regione è di 13mila euro.
PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA
In provincia di Forlì-Cesena vengono realizzati 2 progetti, finanziati dalla Regione con 25mila
euro.
Comune di Forlì – progetto “Forlì Vivere la Legalità 2025”
Il progetto intende contrastare fenomeni di illegalità e disagio giovanile, rafforzando la cultura della
legalità e della cittadinanza attiva. Si inserisce nel più ampio programma pluriennale “Legalità Cresce
– Cresce Forlì” e si rivolge principalmente a studenti, giovani e cittadini. I problemi affrontati
riguardano la crescente sfiducia nelle istituzioni, l’isolamento sociale, le infiltrazioni mafiose e la
criminalità economica. Il complesso di interventi mira a: promuovere la cultura della legalità e della
responsabilità civica; educare i giovani alla legalità attraverso linguaggi artistici e multimediali;
valorizzare i beni confiscati alla criminalità come luoghi di aggregazione sociale e culturale;
rafforzare la rete territoriale e riattivare l’Osservatorio Comunale sulla Legalità. Le attività previste
riguardano: laboratori “Sentieri di Legalità” con il coinvolgimento di testimoni ed esperti; concorso
artistico “Io non mi volto” sul tema cinema e legalità; mostra “Sub tutela Dei” sul giudice Rosario
Livatino; Settimana della Legalità con eventi, incontri e laboratori; produzione di uno spot
cinematografico sulla legalità; workshop per la riattivazione dell’Osservatorio comunale. Il progetto
coinvolge scuole, associazioni, istituzioni e cittadini, con un forte impegno educativo e partecipativo.
Il costo totale del progetto è di €. 66.245,68. Il contributo della Regione è di 21mila euro.
Azienda Servizi alla Persona San Vincenzo de’ Paoli (Santa Sofia – FC) – progetto “Resistenza.
Storie di ieri e di oggi”
Il progetto intende contrastare gli stereotipi secondo cui le mafie non sarebbero radicate al Nord,
oltre che colmare la mancanza di approfondimenti su argomenti curriculari legati alla storia locale
della resistenza e alle connessioni tra questa e la lotta alla mafia. In particolare, si intende far
comprendere ai giovani le ragioni, le dinamiche e le conquiste dei movimenti popolari che hanno
dato vita alla Resistenza e alla lotta alle mafie; intende inoltre promuovere la cultura della legalità e
della cittadinanza responsabile tra i giovani, sensibilizzandoli ai temi della legalità e della criminalità
organizzata attraverso metodi non convenzionali e creativi. A tal fine è prevista la realizzazione di:
a) laboratori radiofonici nelle scuole per studenti di ogni ordine e grado che prevedono incontri
frontali e la realizzazione di podcast di approfondimento sui i temi dei diritti e del contrasto alle mafie;
b) video che riprendono incontri con persone che hanno vissuto esperienze legate alla lotta contro
la mafia e per la giustizia sociale (“libri in carne e ossa”), con l’obiettivo di introdurre i ragazzi a
vicende poco note e fornire loro competenze nella produzione video; c) una giornata itinerante con
gli studenti per luoghi emblematici della Val Bidente, accompagnati da guide e testimoni (familiari di
vittime, giornalisti, magistrati) offrendo loro testimonianze dirette della Resistenza e della lotta alle
mafie. L’esperienza sarà filmata per un videoracconto. Il progetto prevede la collaborazione con
diverse scuole del territorio e sezioni ANPI locali, oltre all’Associazione Sophia in Libris e le
biblioteche comunali.
Il costo totale del progetto è di €. 8.612,73. Il contributo della Regione è di 4mila euro.
PROVINCIA DI RIMINI
In provincia di Rimini viene realizzato 1 progetto, finanziato dalla Regione con 20mila euro.
Comune di Bellaria Igea Marina – progetto “Osservatorio sulla criminalità organizzata e per la
diffusione di una cultura della legalità della Provincia di Rimini – progetto anno 2025”
Il progetto si focalizza sul problema persistente dell’infiltrazione della criminalità organizzata
nell’economia legale della provincia di Rimini, concentrandosi sui settori del turismo e delle frodi
fiscali. Attraverso le attività proposte, si mira a contrastare la semplificazione mediatica e la
mancanza di consapevolezza su tali fenomeni. Inoltre, si tende a promuovere una cultura diffusa
della legalità e della solidarietà, soprattutto tra le nuove generazioni, rafforzare la collaborazione
interistituzionale per prevenire le infiltrazioni criminali, fornire strumenti analitici per comprendere i
fenomeni criminali, migliorare la gestione e il riutilizzo sociale dei beni confiscati e ampliare il
coinvolgimento dei cittadini su queste tematiche. Le attività previste per il 2025 riguardano: a) il
potenziamento della presenza digitale e dell’accessibilità degli archivi per la diffusione di
informazioni sulla legalità; b) le collaborazioni accademiche (Università di Urbino e Campus UniBo
di Rimini) per realizzare diagnosi locali sui fenomeni criminali e seminari su reati e funzione della
pena, con esplorazione di iniziative teatrali sul tema carcerario; c) iniziative educative nelle scuole,
come la mostra “Una vita contro la mafia” e diverse esperienze didattiche per sviluppare una
comprensione critica dei fenomeni oggetto del progetto; l’organizzazione di eventi pubblici con
esperti per discutere corruzione e infiltrazioni criminali, rafforzando la rete con forze dell’ordine e
associazioni; corsi per dipendenti pubblici, professionisti (avvocati, commercialisti) e giornalisti su
anticorruzione, antiriciclaggio e identificazione dei “reati spia”; una nuova edizione del “Festival
Anticorpi”, un evento culturale annuale con diverse forme artistiche per coinvolgere il pubblico sui
temi della legalità, del riciclaggio, dei reati economici e dei beni confiscati, con un’apertura alla
giustizia riparativa; l’assistenza e formazione agli enti locali per l’acquisizione, gestione e riutilizzo
sociale dei beni confiscati, includendo mappatura e analisi delle criticità.
Il costo totale del progetto è di 31.500,00 €. Il contributo della Regione è di 20mila euro.