
(AGENPARL) – Wed 17 September 2025 INAUGURATO IL GIARDINO TERAPEUTICO PER PERSONE CON AUTISMO
È stato realizzato dai Giardinieri di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana nel brolo del Monastero cistercense di San Giacomo di Veglia e sarà gestito dalla cooperativa “Terra fertile”
Il progetto ha visto la collaborazione di Fondazione Architettura Treviso e Aulss 2 Marca Trevigiana ed il sostegno di Volksbank ed Ebav
Armando Sartori, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana: «Unisce natura, scienza, sapere artigiano, interdisciplinarità e azione sociale con il valore aggiunto di una rete di comunità»
Luca Cazziolati, presidente gruppo Giardinieri: «La prima tappa di un progetto che punta a creare nella Marca Trevigiana una rete di giardini terapeutici, orientata a diverse fragilità»
Nasce il giardino terapeutico in favore di giovani affetti da disturbo dello spettro autistico. Lo hanno realizzato i Giardinieri di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana nel brolo del Monastero cistercense di San Giacomo di Veglia. L’inaugurazione, alla presenza del vescovo diocesano monsignor Riccardo Battocchio, il 17 settembre a conclusione del convegno “La cura passa anche dagli spazi verdi”.
«Un progetto che unisce natura, scienza, sapere artigiano, interdisciplinarità e azione sociale», spiega Armando Sartori, presidente Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, «non a caso frutto di una rete di collaborazioni, che dimostra il valore aggiunto di una comunità che sa mettere in rete le proprie competenze in una visione condivisa di “sistema territorio”. Una scelta strategica nella prospettiva della disabilità e che punta a promuovere una vera inclusione sociale».
Tra i partner del progetto, presenti all’incontro di presentazione, Confartigianato Imprese Vittorio Veneto, che ha curato i rapporti di rete sul territorio, l’istituto bancario Volksbank, che ha messo a disposizione i fondi per realizzare il giardino unitamente a EBAV, la Fondazione Architettura di Treviso, l’azienda sanitaria Aulss 2 Marca Trevigiana e la Cooperativa “Terra Fertile” di Vittorio Veneto, che sarà chiamata a rendere concreta ed efficace la cura di giovani autistici attraverso questo nuovo spazio di inclusione sociale.
«Questo progetto è frutto di un percorso della categoria», spiega Luca Cazziolati, presidente dei Giardinieri di Confartigianato, «iniziato con i primi contatti con l’azienda pistoiese specializzata “Giardineria italiana”, il cui presidente Andrea Mati ha curato anche il workshop preparatorio. Il giardino nel brolo del Monastero di clausura è la prima tappa di un ambizioso progetto che punta a creare nella Marca Trevigiana una rete di giardini terapeutici, orientata a diverse tipologie di fragilità».
Tra le caratteristiche del progetto, l’unione virtuosa tra natura e paesaggio antropizzato. «È stato condotto un lavoro a più mani», spiega Giuseppe Cangalori, presidente di Fondazione Architettura Treviso, «seguendo alcuni pilastri del costruire bene: l’ascolto degli altri; l’orizzontalità intesa come collaborazione di tutti sullo stesso livello; la multidisciplinarità che oggi è la ricchezza sostanziale di ogni progetto; essere in un luogo di valore che permette di rendere tutti protagonisti nella ricerca del bello; la cura verso il prossimo che oggi è davvero un importante valore aggiunto. La Fondazione, assieme all’architetto Michele Tomasella, che in prima persona si è impegnato per il raggiungimento di questo importante traguardo, ritiene che siano prevalentemente queste le azioni da promuovere e da realizzare per fare in modo che si lasci, proprio nel nostro territorio ed in un momento storico come questo, un segno pratico e tangibile da tramandare a chi verrà dopo di noi».
«Questo progetto rappresenta una significativa opportunità per promuovere il benessere di persone con disabilità ed autismo», rilancia Massimo Ciacchi, presidente della cooperativa Terra Fertile. «Oltre a ciò, l’incontro tra mondi diversi, accomunati dallo stesso obiettivo, rigenera senso nella Comunità: senso della solidarietà, senso civico e spirituale».
A completare la rete dei partner di progetto l’istituto bancario Volksbank che ha finanziato unitamente ad Ebav l’intervento.
«Abbiamo da subito sostenuto questo progetto», conferma Vittorio Pucella, direttore dell’area Treviso e Pordenone di Volksbank, «facendo rete con altri attori del territorio per il suo elevato significato sociale e morale. Il giardino terapeutico incarna valori che condividiamo, come il supporto alle fragilità e la vicinanza al territorio attraverso azioni tangibili. Siamo convinti che i molteplici effetti benefici dati dagli spazi verdi allestiti con specifiche specie arboree possano essere un aiuto concreto per i soggetti affetti da patologie o disturbi dello spettro autistico».