
(AGENPARL) – Wed 17 September 2025 https://www.aduc.it/articolo/affido+esclusivo+al+babbo+assegnazione+casa_39820.php
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Affido esclusivo al babbo ed assegnazione casa familiare alla mamma
Molto interesse ha destato l’ordinanza della Corte di Cassazione n. 16274 del 17 Giugno 2025 (1) che ha sancito un principio fondamentale: in caso di elevato conflitto genitoriale può essere disposto l’affido esclusivo anche per la prima volta in sede di divorzio.
La Corte si è occupata di un caso in cui due genitori ininterrottamente per anni, dal 2018 al 2025, si sono scontrati in Tribunale e non solo.
La loro elevatissima conflittualità si ripercuoteva negativamente sui due figli e proprio questa incapacità a comunicare tra di loro portava la Corte di Cassazione a confermare l’affido esclusivo in favore del padre.
Fin qui sembrerebbe tutto abbastanza normale anche se il fatto che l’affido fosse disposto in favore del padre costituisce una rarità!
Tuttavia, leggendo la sentenza si ha modo di verificare come nonostante l’affido esclusivo, la casa sia stata assegnata alla madre.
Perché? Com’è possibile? I Giudici della Corte di Cassazione sono forse impazziti?
In realtà no, la volontà della Corte di Cassazione è sempre stata quella di tutelare i minori.
Per comprendere meglio è necessario analizzare il caso.
Il Tribunale di Milano prima e successivamente la Corte d’Appello si occupavano sin dal 2018 di una famiglia composta da due adulti e due bambini.
Dopo la fine del loro rapporto, i genitori sviluppavano un livello di conflittualità altissimo che si traduceva in incessanti azioni giudiziarie nonché litigi davanti ai figli minori.
Ciò allarmava tanto il Tribunale quanto la Corte d’Appello che, da subito, disponevano una CTU al fine di verificare non solo lo stato di salute, anche mentale dei minori, ma anche quale dei due genitori fosse quello maggiormente accudente e quindi potesse essere individuato come genitore collocatario prevalente.
La CTU chiariva che tale ruolo doveva essere ricoperto dal padre anche perché, come dallo stesso dichiarato, i bambini quando si trovavano con la mamma manifestavano un fortissimo stato di malessere e disagio che si traduceva in malessere anche fisico.
Dovendo garantire ai bambini l’ambiente più sereno possibile, era necessario non solo applicare l’affido esclusivo ma anche garantire che gli stessi vivessero quanto meno in un ambiente familiare e tranquillizzante.
Così la Corte, tenuto conto solo ed esclusivamente dei minori e non delle teorie dei genitori, constatava che l’alto conflitto tra i genitori stessi avrebbe impedito di poter prendere le decisioni necessarie ed in tempi utili, e soprattutto rischiava che le decisioni fossero improntante non ai bisogni dei bambini ma ad assecondare la volontà di uno dei genitori.
Così è stato deciso che il padre avesse l’affido esclusivo dei figli e che potesse prendere in piena autonomia non solo le decisioni ordinarie ma anche quelle straordinarie legate alla salute e alla scuola.
La madre, invece, sarebbe rimasta a vivere nella casa familiare a lei assegnata.
L’assegnazione alla madre è stata spiegata sulla base del fatto che i minori avevano chiaramente manifestato malessere nello stare con lei e che, quindi, per limitare lo stesso pur cercando di garantire la ricostruzione del rapporto e la bigenitorialità, quando trascorrevano del tempo con lei dovevano farlo nella casa in cui erano cresciuti in un ambiente cioè a loro familiare.
1 – https://www.aduc.it/generale/files/file/newsletter/2025/settembre/NT%2B%20Diritto%20_%20NT%2B%20Diritto.pdf
2 – http://https//www.aduc.it/articolo/papa+ha+voce+sportello+legale+padri+separati_39556.php
3 – https://www.aduc.it/info/consulenza.php
Sara Astorino, legale, consulente Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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