(AGENPARL) - Roma, 16 Settembre 2025(AGENPARL) – Tue 16 September 2025 Le specializzazioni produttive
del Basso Lazio 2025
Investimenti e settori emergenti
SINTESI DEI RISULTATI
Aprile 2025
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SOMMARIO
Sintesi………………………………………………………………………………………… 3
SCHEDE INFORMATIVE…………………………………………………………………… 16
Le specializzazioni produttive dinamiche…………………………………….. 16
1. Farmaceutica…………………………………………………………….. 16
2. Aerospazio……………………………………………………………….. 17
3. Industria cartaria………………………………………………………. 18
4. Chimica…………………………………………………………………… 19
5. Utilities……………………………………………………………………. 20
6. Installazione e manutenzione………………………………………. 21
Le specializzazioni produttive in transizione………………………………… 22
7. Automotive………………………………………………………………. 22
8. Metalli e prodotti in metallo…………………………………………. 23
9. Lavorazione minerali non metalliferi………………………………. 24
10. Industria alimentare…………………………………………………. 25
11. Apparecchi per telecomunicazioni…………………………………. 27
Le specializzazioni produttive in declino……………………………………… 28
12. Motori, generatori, apparecchiature elettriche………………… 28
13. Estrazioni……………………………………………………………….. 29
Il rapporto è stato realizzato dal Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne, coadiuvato da
Unindustria Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo, e con il supporto finanziario della Camera di Commercio
Frosinone Latina e dell’Azienda Speciale Informare.
Gruppo di lavoro Centro Studi Tagliacarne
Alessandro Rinaldi, Vice Direttore
Paolo Cortese, Responsabile Osservatori sui fattori di sviluppo
Giacomo Giusti, Coordinatore Area Statistica, Responsabile Sistan
Riccardo Achilli, Economista SR
Davide Mariz, Ricercatore
Francesco Salate Santone, Data Scientist
Sergio Salomoni, Referente Istat – S3
Si ringrazia, inoltre, il team di lavoro Unindustria, composto da Massimiliano Ricci (Direttore Generale),
Marco Stendardo (Direttore Sviluppo Economico), Silvia Conte e Matteo De Cianni (Centro Studi), Daniele
Ricci (Responsabile Sezione Meccatronica).
Un grazie particolare a Paolo Marini, Presidente della Sezione Meccatronica Unindustria 2020-2024, per
l’idea progettuale.
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SINTESI
Nei due decenni trascorsi il nostro sistema socioeconomico è stato sottoposto
a numerose tensioni, tra cui risulta imprescindibile ricordare gli effetti della
globalizzazione, le delocalizzazioni produttive, le recessioni degli anni 2009 e
2013 – 2014, fino ad arrivare a quella del 2020, così come le transizioni green e
digitale e la crisi demografica ancora in atto.
Tali fenomeni hanno comportato sostanziali mutamenti, per cui è emersa la
necessità di approfondire lo stato di salute del sistema produttivo – integrato
sebbene insistente su territori amministrativi diversi – del Basso Lazio.
L’obiettivo della presente attività è stato quello dell’identificazione,
quantificazione e mappatura delle produzioni industriali di specializzazione
ed emergenti nel Basso Lazio (province di Latina e Frosinone, unitamente
ai comuni di Colleferro e Pomezia). L’analisi è stata indirizzata, inoltre, a
comprendere lo stato di salute delle specializzazioni produttive dell’Area, anche
attraverso opportune analisi di benchmark.
In particolare, l’analisi è stata finalizzata alla comprensione dell’evoluzione dei
settori produttivi di storica localizzazione ed all’individuazione dei settori
innovativi emersi ed emergenti, anche nel quadro delle filiere strategiche e
del territorio complessivamente considerato, con attenzione agli investimenti
realizzati ed alle direttrici di sviluppo.
Tale attività parte dalla disponibilità di un patrimonio informativo esclusivo,
legato alla disponibilità dei microdati economici delle imprese forniti da Istat1 e
dei dati di dettaglio del Registro Imprese della Camera di commercio.
Tali dati sono stati trattati utilizzando metodologie consolidate, in un percorso
di ricerca condiviso sulle specializzazioni produttive centrato sull’individuazione
e perimetrazione dei settori (alla terza cifra Ateco 2007), sull’elaborazione
degli indicatori e della relativa mappatura, sulla ricomposizione dei dati e sulla
classificazione e clusterizzazione dei settori scelti. Il tutto adottando modalità
innovative di rappresentazione, finalizzate all’immediata comprensione da
parti di tutti i pubblici specifici a cui tale documento è dedicato.
Il documento si suddivide in tre capitoli. Nel primo si delinea la situazione
socioeconomica dell’industria dell’intera regione Lazio, anche attraverso un
confronto con le principali regioni industriali d’Italia e, in ambito europeo, con le
regioni aventi la capitale di Stato.
Il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne è membro attivo del SISTAN – Sistema Statistico Nazionale.
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In termini di unità locali industriali, nel periodo 2013-2022, il Lazio evidenzia
una sostanziale ristrutturazione del comparto, con un calo della numerosità
delle unità produttive, comune a tutto il Paese, anche se più accentuato
rispetto alla media nazionale ed a quella delle regioni-benchmark (esclusa
l’Emilia-Romagna). Tale calo, però, è stato più accentuato da Roma verso il nord,
mentre Latina perde il 9,5% delle unità locali industriali (in perfetta linea con la
media nazionale) e Frosinone perde l’11,4% (in media con la regione). La perdita
riguarda, come in tutta Italia, le unità locali più piccole, mentre quelle di media
dimensione crescono del 2%, segno che sono in atto processi di ampliamento
legati alla necessità di fare maggiore massa critica per affrontare meglio le
necessità di investimento e le sfide della competizione.
In termini occupazionali, gli addetti industriali laziali diminuiscono del
4,8% nel periodo 2013 – 2022, in controtendenza rispetto al dato nazionale
ed alle regioni benchmark, con uno spostamento del mercato del lavoro
sul terziario, che riguarda anche parte del Basso Lazio: infatti, se a Latina
l’occupazione industriale cresce del 3,6% nel decennio 2013-2022, essa diminuisce
in misura non modesta (-7,8%) in provincia di Frosinone. In termini dimensionali,
il calo più accentuato si verifica nelle unità locali più piccole, quelle che -anche
numericamente- diminuiscono più fortemente. Fa però eccezione Frosinone,
provincia in cui il calo occupazionale riguarda soprattutto le unità locali
industriali dai 250 addetti in su (-15,6%).
In questo ambito, la dimensione media delle unità locali laziali cresce dai 6,7
addetti medi del 2013 ai 7,2 del 2022. Il numero di addetti per unità locale rimane
inferiore al dato medio nazionale ed alle regioni di benchmark. Particolarmente
rilevante è l’incremento medio di addetti per stabilimento produttivo in provincia
di Latina, mentre a Frosinone abbiamo ancora una presenza di grande industria
che porta tale provincia ad avere il record regionale di occupati per unità locale
industriale (10,2).
I processi di internazionalizzazione del comparto industriale laziale sono
evidenti e la propensione all’export raggiunge il 12,9% (ma nelle province di
Latina e Frosinone si attesta rispettivamente al 52,9% ed al 56%, superando
ampiamente la media nazionale). Tuttavia, se si confronta tale dato regionale
con quello delle regioni di benchmark, risulta che vi siano ancora un notevole
gap da recuperare: ad esempio, la propensione all’export della Toscana è del
43,6% per arrivare al 48,6% in Emilia-Romagna. Quella nazionale è del 31,5%.
Nello spaccato settoriale, l’export laziale è ampiamente specializzato nella
farmaceutica, che nel 2024 ne costituisce il 47,1%. Seguono il settore
chimico (7,6%) e quello dei prodotti in metallo (5,7%). Importante anche
la quota dell’aerospazio e dell’automotive (8,1%). Nella sostanza, il Lazio ha
una capacità di esportazione concentrata sui settori a medio-alta capacità di
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innovazione scientifica e tecnologica.
Volendo effettuare un confronto internazionale, il Lazio è in settima posizione
fra le 24 regioni europee aventi capitale di Stato per valore aggiunto
industriale in termini assoluti, ma è invece agli ultimi posti per variazione
fra 2015 e 2021. Stesso fenomeno si ripete per quel che concerne l’occupazione
industriale che, in termini assoluti vede il Lazio al sesto posto fra le 24 regioni
con capitale, ma al diciassettesimo per incidenza percentuale degli occupati
industriali sul totale. Su tali posizionamenti incide, da un lato, una base
industriale che, fra le regioni a vocazione “amministrativa” è ancora molto
ampia, e dall’altro una marcata terziarizzazione dell’economia del Lazio in
questi anni. Peraltro, la produttività industriale laziale, che nel 2015 si attestava
al 98,6% del dato medio europeo, nel 2021 arretra al 94,8%, manifestando quindi
una minore competitività rispetto alle concorrenti europee aventi capitale di
Stato.
Nel secondo capitolo si entra nel dettaglio dell’industria del Basso Lazio e delle
relative specializzazioni produttive, per cui è stata curata la realizzazione di
schede sintetiche con mappe ed indicatori esclusivi (imprese, addetti, fatturati,
produttività, export). Dallo studio emerge nel Basso Lazio la presenza di 32
specializzazioni produttive industriali, classificabili in:
13 specializzazioni dinamiche (crescita di valore aggiunto e addetti2);
17 specializzazioni in transizione (crescita di valore aggiunto e flessione di addetti o
l’inverso);
2 specializzazioni in declino (flessione di valore aggiunto e addetti).
Le medesime specializzazioni possono essere anche suddivise in:
13 specializzazioni di storica localizzazione;
19 specializzazioni non storiche;
oppure:
15 specializzazioni high tech e medium high tech;
17 altre specializzazioni
Addetti variazione 2022/2013; valore aggiunto variazione 2021/2015.
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Dall’analisi si evince un processo di ristrutturazione produttiva dei settori
di specializzazione del Basso Lazio, caratterizzato da una crescita della
ricchezza prodotta negli ultimi dieci anni nettamente inferiore alla media
nazionale, da una importante riduzione delle unità produttive (parallela a
quanto si osserva in tutto il Paese), da una crescita degli addetti superiore
all’incremento nazionale, da una complessiva riduzione del valore aggiunto
per addetto, già comunque inferiore alla media nazionale, anche in ragione
dinamiche esportative meno intense rispetto al dato nazionale.
Di seguito una rappresentazione schematica e poi descrittiva dei principali
risultati emersi dall’analisi delle specializzazioni produttive; nella seconda parte
del documento le schede dei settori di specializzazione del Basso Lazio.
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Quadro di clusterizzazione delle specializzazioni produttive del Basso Lazio
CLUSTER
STORICHE
INNOVATIVE
Crescita Valore aggiunto e addetti
IN ESPANSIONE
Aerospazio
Farmaceutica
Industria cartaria
Chimica
Utilities
Manutenzione e installazione
Crescita Valore aggiunto e flessione addetti
IN TRANSIZIONE
Automotive
Industria dei metalli
Minerali non metalliferi
Crescita addetti e flessione Valore aggiunto
Industria alimentare
Apparecchi per telecomunicazioni
IN FLESSIONE
Flessione Valore aggiunto e addetti
Estrazioni
Motori, generatori, app. elettrici
Grafico di posizionamento dinamico e dimensionale delle specializzazioni produttive del Basso Lazio (Var. addetti 2022/2013 in
%; var. valore aggiunto 2021/2015 in %; addetti 2022 valore assoluto)
Variazione % valore aggiunto 2021/2015
100,0
-10 0,0
80,0
Automotive
Industria dei metalli
Utilities
40,0
Aerospazio
Minerali non metalliferi
Manutenzione e istallazione
Industria cartaria
Estrazioni
-50,0
Farmaceutica
Chimica 100,0
150,0
Apparecchi per
telecomunicazioni
-20,0
Industria alimentare
-40,0
Motori, generatori, app. elettrici
Variazione % addetti 2022/2013
-60,0
Fonte: elaborazioni su dati Istat
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200,0
Quadro riepilogativo dei settori di specializzazione del Basso Lazio
SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE IN ESPANSIONE
Farmaceutica
Addetti 2022: 9.381
Variazione 2022/2013: Basso Lazio +14,4%; Italia +8%
Valore aggiunto 2021: 1,2 miliardi di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio +3,7%; Italia +18,5%
Aerospazio
Addetti 2022: 3.327
Variaz. 2022/2013: Basso Lazio +73,9%; Italia +32,9%
Valore aggiunto 2021: 256,2 milioni di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio +31,2%; Italia +31,5%
Industria cartaria
Addetti 2022: 2.388
Variazione 2022/2013: Basso Lazio +4,4%; Italia +5,5%
Valore aggiunto 2021: 159,1 milioni di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio +8%; Italia +15,2%
Chimica
Addetti 2022: 1.235
Variazione 2022/2013: Basso Lazio -9,4%; Italia +20,1%
Valore aggiunto 2021: 158,3 milioni di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio +0,3%; Italia +18,5%
Utilities
Addetti 2022: 4.342
Variaz. 2022/2013: Basso Lazio +33,7%; Italia +20,1%
Valore aggiunto 2021: 307,9 milioni di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio +42,3,3%; Italia +36,4%
Manutenzione e installazione
Addetti 2022: 3.470
Variazione 2022/2013: Basso Lazio -0,5%; Italia +2,3%
Valore aggiunto 2021: 164,4 milioni di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio +15,2%; Italia +14,9%
SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE IN TRANSIZIONE
Automotive
Addetti 2022: 5.303
Variazione 2022/2013: Basso Lazio -15,7%; Italia +1%
Valore aggiunto 2021: 317,6 milioni di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio +68,1%; Italia +28,6%
Metalli e Prodotti in metallo
Addetti 2022: 5.421
Variazione 2022/2013: Basso Lazio -8,2%; Italia +1,2%
Valore aggiunto 2021: 265,6 milioni di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio +44,3%; Italia +43,9%
Lavorazione Pietre e Minerali non metalliferi
Addetti 2022: 2.365
Variaz. 2022/2013: Basso Lazio -16,9%; Italia -16,8%
Valore aggiunto 2021: 172 milioni di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio +23,8%; Italia +28,9%
Industria Alimentare
Addetti 2022: 3.316
Variazione 2022/2013: Basso Lazio +9,2%; Italia +18,5%
Valore aggiunto 2021: 212,9 milioni di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio -28,3%; Italia +16,1%
Apparecchi per le telecomunicazioni
Addetti 2022: 783
Variaz. 2022/2013: Basso Lazio +135,9%; Italia -14,1%
Valore aggiunto 2021: 64 milioni di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio -6,4%; Italia +25,9%
SPECIALIZZAZIONI PRODUTTIVE IN DECLINO
Motori, generatori e Apparecchiature elettriche
Addetti 2022: 1.385
Variazione 2022/2013: Basso Lazio -37,8%; Italia +1,7%
Valore aggiunto 2021: 143,4 milioni di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio -44,4%; Italia -14,7%
Estrazioni
Addetti 2022: 292
Variaz. 2022/2013: Basso Lazio -13,5%; Italia -17,5%
Valore aggiunto 2021: 16,1 milioni di euro
Variaz. 2021/2015: Basso Lazio -0,7%; Italia +17,4%
Fonte: elaborazioni su dati Istat
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La configurazione del modello di specializzazione produttiva del Basso Lazio
evidenzia, come principali risultati, i seguenti:
• Gli addetti delle unità locali del Basso Lazio crescono complessivamente,
fra 2013 e 2022, del 6,4%, al di sopra della media nazionale. A trainare tale
interessante tasso di crescita sono le specializzazioni produttive dinamiche
(+32,7%). Si tratta però di un dato fisiologico, poiché le specializzazioni
innovative sono capital intensive e, comunque, gli incrementi sono in
controtendenza rispetto al calo registrato su base nazionale. Più nello
specifico settoriale, gli addetti crescono soprattutto nell’aerospaziale
(+55,8%) e nelle utilities (+33,7%) ma interessanti tassi di crescita si
riscontrano anche nella farmaceutica e nell’agrifood.
Variazione degli addetti delle unità locali per categoria di specializzazione produttiva (2022/2013; in %)
Dinamiche
-12,5
In transizione
In flessione
-34,6
Storiche
Non storiche
Alta – medio alta innovazione
Non innovative
Totale
ITALIA
Fonte: elaborazioni su dati Istat
Basso Lazio
Variazione degli addetti delle unità locali per specializzazione produttiva (2022/2013; in %)
Aerospazio
Utilities
Farmaceu tica
In dustria alimentare
In dustria cartaria
Manutenz ione e installazione
-17,5
Estrazioni
Metalli e prod. in metallo
-9,4Chimic a
-15,7 Automotive
-16,9
-27,9
Minerali
-16,8non metalliferi
Apparecchi per telecomunicazioni
-29,6
-35,5Motori, generatori, app. elettrici
Fonte: elaborazioni su dati Istat
Basso Lazio
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ITALIA
• Si registra come in quasi tutti i settori di specializzazione del Basso
Lazio siano in corso processi di ristrutturazione produttiva. Le unità
locali diminuiscono ovunque, talvolta per fenomeni di aggregazione
dimensionale, con una particolare dinamica negativa, come è ovvio, nei
settori definiti “in flessione” (-30,6%). Generalmente, le riduzioni numeriche
sono più consistenti rispetto alla media italiana, e riguardano soprattutto i
settori a medio-alta innovazione tecnologica, dove le economie di scala
e quindi la necessità di crescere dimensionalmente con un minor numero
di unità produttive piccole è più impellente. In altri casi, la riduzione del
numero di unità locali dipende da razionalizzazioni del circuito dell’indotto
di uno stabilimento principale (ad es. nell’automotive) o da fenomeni di
difficoltà settoriale.
Variazione delle unità locali per categoria di specializzazione produttiva (2022/2013; in %)
-25,9
-28,3
-22,4
-30,6
Dinamiche
In transizione
In flessione
Storiche
-30,9
-12,2
-26,3
Non storiche
-13,6
Alta – medio alta innovazione
-54,9
-9,0Non innovative
-18,3
-27,4
ITALIA
Totale
Basso Lazio
Fonte: elaborazioni su dati Istat
Variazione delle unità locali per specializzazione produttiva (2022/2013; in %)
In dustria alimentare
-11,5
Manutenz ione e installazione
-13,1
-12,5
Apparecchi per telecomunicazioni
-14,1
-12,7
Utilities
-19,7
In dustria cartaria
-13,1
-23,1
Motori, generatori, app. elettrici
-28,8
-34,7
-22,6
Metalli e prod. in metallo
-13,3
-22,1
-37,4
Automotive
-52,6
Minerali non metalliferi
-19,5
-57,7
Aerospazio
-62,1
Chimic a
-77,0
Fonte: elaborazioni su dati Istat
Estrazioni
Farmaceu tica
Basso Lazio
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ITALIA
• I dati finanziari, ad iniziare dal fatturato, evidenziano, in coerenza con gli
andamenti occupazionali e imprenditoriali, una crescita delle specializzazioni
dinamiche. In particolare, cresce il fatturato nel settore aerospaziale (unico
settore hi tech in aumento nel giro di affari), ma anche in diversi settori a
minore intensità tecnologica, quali i minerali non metalliferi, l’industria
dei metalli, quella cartaria e delle utilities, mentre flessioni rilevanti
si registrano nell’elettromeccanica, nella chimica e nell’automotive.
Variazione del fatturato delle unità locali per categoria di specializzazione produttiva (2021/2015; in %)
Dinamiche
In transizione
-12,8
In flessione
-40,6
-6,9 Storiche
Non storiche
-12,5
Alta – medio alta innovazione
Non innovative
Totale
ITALIA
Basso Lazio
Fonte: elaborazioni su dati Istat
Variazione del fatturato per specializzazione produttiva (2021/2015; in %)
Aerospazio
Minerali non metalliferi
In dustria dei metalli
In dustria cartaria
Utilities
Manutenz ione e istallaz ione
In dustria alimentare
Estrazioni
Farmaceu tica
Apparecchi per telecomunicazioni
-14,1
Automotive
-36,3
Chimic a
-38,7
Motori, generatori, app. elettrici
-42,4
131,1
ITALIA
Basso Lazio
Fonte: elaborazioni su dati Istat
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• Il valore aggiunto mostra un andamento per settore e categoria di
specializzazione simile a quello del fatturato, ma con tendenze più intense
dal punto di vista numerico, indice di una maggiore o minore capacità
di controllare i costi di produzione di materie prime e semilavorati.
Il valore aggiunto dei settori in flessione mostra un calo indicativo di
processi di crisi rilevanti, mentre, a differenza del fatturato, cresce il
dato anche dei settori a medio-alta intensità tecnologica, grazie ai
buoni risultati di automotive (che riesce evidentemente ad esercitare
un buon controllo sui costi dei fornitori di materie prime e semilavorati,
stante il calo del fatturato, scaricando sull’indotto le difficoltà settoriali),
aerospaziale e farmaceutico. Elettromeccanica ed industria alimentare
evidenziano invece cali di valore aggiunto piuttosto consistenti.
Variazione del valore aggiunto delle unità locali per categoria di specializzazione produttiva (2021/2015; in %)
Dinamiche
In transizione
In flessione
-41,8
Storiche
Non storiche
Alta – medio alta innovazione
Non innovative
Totale
ITALIA
Basso Lazio
Fonte: elaborazioni su dati Istat
Variazione del valore aggiunto per categoria di specializzazione produttiva (2021/2015; in %)
Automotive
In dustria dei metalli
Utilities
Aerospazio
Minerali non metalliferi
Manutenz ione e istallaz ione
In dustria cartaria
Farmaceu tica
Chimic a
Motori, generatori, app. elettrici
Fonte: elaborazioni su dati Istat
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Estrazioni
Apparecchi per telecomunicazioni
In dustria alimentare
-28,3
-44,4
ITALIA
Basso Lazio
• Il valore aggiunto per addetto, che costituisce una misura di produttività,
è in calo un po’ in tutte le categorie di specializzazione, rimanendo stabile,
su valori comunque molto bassi, solo per quelle in transizione. Ciò indica
una generale perdita di competitività della struttura produttiva del
Basso Lazio che richiederebbe investimenti consistenti. Nel dettaglio,
soltanto l’automotive pone in luce una crescita rilevante della
produttività, grazie ai processi di razionalizzazione produttiva, mentre
gli apparecchi per Tlc, le imprese di manutenzione ed installazione
di macchinari e l’industria dei metalli riescono a conseguire
incrementi più modesti. L’industria alimentare appare, rispetto a tale
parametro di efficienza produttiva, il settore in maggiore regresso.
Valore aggiunto per addetto delle unità locali per categoria di specializzazione produttiva del Basso Lazio (2021 – 2015; in numero
130,2
indice Italia = 100)
Dinamiche
118,2
In transizione
In flessione
108,6
103,5
97,3 107,4
Storiche
Non storiche
Alta – medio alta innovazione
86,8 97,6
Non innovative
112,1
105,7
113,6
104,7
Totale
Fonte: elaborazioni su dati Istat
144,4
120,8
Valore aggiunto per addetto delle unità locali per specializzazione produttiva del Basso Lazio (2021 e 2015; in numero indice Italia
= 100)
150,5
Motori, generatori, app. elettrici
134,3
134,9
134,1
Chimic a
Apparecchi per telecomunicazioni
Utilities
Manutenz ione e istallaz ione
Farmaceu tica
Minerali non metalliferi
In dustria alimentare
In dustria cartaria
Aerospazio
In dustria dei metalli
Automotive
Estrazioni
Fonte: elaborazioni su dati Istat
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128,1
• Il modello di specializzazione produttiva del Basso Lazio è senz’altro
export oriented, anche se fra 2013 e 2023 l’incremento dell’export è
inferiore alla media nazionale, complice la sostanziale stagnazione
delle vendite sull’estero registrata nel 2020-2023. Tuttavia, nel 2024 la
resilienza e reattività del modello produttivo del Basso Lazio appare
maggiore rispetto a quella dei corrispondenti settori a livello italiano,
con una crescita favorevole, anche in ragione di un recupero tardivo.
Propensione all’export (esportazioni del settore industriale: estrattivo, manifatturiero, utilities su valore aggiunto totale; 2013
– 2023; In %)
10,312,9
Italia
Nord- Ovest
Nord- Est
Pie monte
Lombardia
Vene to
Emilia-Romagna
Viterbo
Fonte: elaborazioni su dati Istat
Rieti
Lazio
Toscana
Latina
Frosinone
Nel terzo capitolo si affronta la tematica della competitività e del futuro,
con la disamina dei settori terziari emersi nel corso dell’ultimo decennio,
degli investimenti delle filiere strategiche (con dati relativi alle filiere Smart
Specialization Strategy – S3), degli occupati nei settori a elevata e medio alta
tecnologia e nei settori terziari ad elevata intensità di conoscenza, ed associando
i brevetti strategici, legati alle tecnologie Step3, alle imprese del territorio.
Nel Basso Lazio i tassi di crescita più elevati, fra i settori emergenti
del terziario ad alto contenuto di conoscenza, riguardano i servizi di
informazione, quelli di direzione aziendale, la R&S ed ingegneria, seguite dai
La “Piattaforma delle tecnologie strategiche per l’Europa- STEP” mira a potenziare la capacità produttiva nelle tecnologie digitali, nelle tecnologie pulite, nelle biotecnologie.
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collaudi ed analisi tecniche e dai servizi specializzati di design, che connotano
il terziario avanzato del Basso Lazio anche a servizio della domanda proveniente
dal bacino della capitale, ma anche, come nel caso della R&S e dei collaudi ed
analisi tecniche, a servizio del tessuto industriale locale.
Come risposta al crescente invecchiamento demografico, inoltre, si nota una
marcata crescita del numero di attività socio-sanitarie e socio-assistenziali,
anche di tipo residenziale. Infine, da notare la crescita a tre cifre dei servizi
culturali, artistici e di intrattenimento.
Sul fronte degli investimenti, se si esclude l’internazionalizzazione (che però
spesso, nelle filiere Smart Specialisation Strategy, è già un valore affermato)
le imprese laziali appartenenti alle filiere S3 tendono ad investire
intensamente e diffusamente su tutti i fattori della competitività
strutturale, con particolare riferimento alle filiere evidentemente più
attente, come la chimica verde, la fabbrica intelligente e l’aerospaziale, ma
senza dimenticare anche le tecnologie per la cultura, e con una attenzione
particolarmente diffusa sulla qualificazione e formazione del capitale
umano e, in secondo luogo, sulla digitalizzazione. Viceversa, in tale quadro,
la filiera agroalimentare appare spesso in ritardo quanto a diffusione della
propensione ad investire in fattori competitivi strategici, così come, in misura
minore, la filiera del design creativo e quella della salute.
Ciò indica come l’economia del Basso Lazio dipenda ampiamente dall’industria
ad alta e media capacità tecnologica, visto anche che gli addetti hi tech delle
province di Latina e Frosinone sono il 58% circa del totale degli addetti hi
tech di tutto il Lazio. I poli territoriali di concentrazione della forza lavoro hi tech,
in termini di incidenza sulla forza lavoro totale, sono Pomezia (dove l’incidenza
degli addetti hi tech è del 5,1%, un valore superiore persino a regioni come l’EmiliaRomagna o la Lombardia) e la provincia di Frosinone, mentre Colleferro concentra
gli addetti medium tech per una incidenza del 17% circa, analoga a quella di regioni
tecnologicamente avanzate come Emilia-Romagna e Piemonte. Per quanto riguarda
l’incidenza degli addetti dei servizi avanzati, con il 25-26% di peso primeggiano
Colleferro, Pomezia e provincia di Frosinone, collocandosi su valori superiori alla
media regionale ed a quella nazionale e non distanti da quelli del Veneto.
Inoltre, il Basso Lazio, fra 2013 e 2022, incrementa la sua dotazione di addetti
nell’hi tech, soprattutto in provincia di Frosinone e a Colleferro. Tuttavia, la dotazione
di addetti nei settori medium tech si riduce, a causa di una flessione concentrata nel
frusinate, portando ad una variazione totale aggregata negativa per 1,2 punti.
In tale contesto, il plesso di laureati fra gli addetti alle imprese è piuttosto
consistente nel Basso Lazio: mentre essi sono il 12,2% in Italia, il 4,8% in STEM,
si raggiungono percentuali rispettivamente del 30,9% e del 20% a Colleferro, o del
13,5% e del 6,5% in provincia di Latina. Anche nel polo di Pomezia le percentuali sono
relativamente alte.
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SCHEDE INFORMATIVE
Le specializzazioni produttive dinamiche
1. Farmaceutica
L’indice di specializzazione del settore farmaceutico del Basso Lazio è molto alto: di fatto, l’area è uno dei principali poli
farmaceutici nazionali, con una proiezione commerciale anche internazionale. È in particolare la fascia territoriale che
va da Pomezia e Latina a specializzarsi in tale industria, ma più in generale tutto il Basso Lazio, frusinate compreso. Il
settore ha attraversato una fase di ristrutturazione con crescita dimensionale delle unità produttive, per raggiungere
livelli di efficienza più alti: mentre le unità locali, fra 2013 e 2022, diminuiscono del 77%, al contrario della maggior
parte delle regioni-benchmark, gli addetti crescono del 14,4%, con una dinamica particolarmente intensa in provincia
di Frosinone, e complessivamente più rapidamente della media nazionale di comparto. Il valore aggiunto del settore
nel Basso Lazio, dal canto suo, cresce del 3,7% fra 2015 e 2021, meno rapidamente del VA farmaceutico nazionale e di
quello delle regioni benchmark, frenato, anche, da un fatturato in calo di circa l’8%. L’export è in costante crescita
negli anni, dimostrando un settore sempre più competitivo sui mercati internazionali. Particolarmente dinamico è
l’aumento delle vendite sull’estero nel 2024.
INDICI DI SPECIALIZZAZIONE 2022 (numero indice: ITALIA = 100)
1.029,6
993,6
722,7
877,0
Colleferro
Pomezia
Frosinone
Latina
Addetti 2022 nelle unità locali Basso Lazio: 9.381
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Unità locali 2022 Basso Lazio: 49
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Variazione 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Variazione società
di capitale 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Mappa di localizzazione unità locali 2022
Valore aggiunto 2021 delle unità locali Basso Lazio
1,2 miliardi di euro
Variazione 2021/2015
Basso Lazio
Italia
Numero indice valore aggiunto per addetto 2021
Basso Lazio 89,8; Italia = 100
Differenza 2021-2015
Basso Lazio
Italia
Export (province: Roma, Frosinone, Latina) 2023
13,6 miliardi di euro
Variazione 2023/2013
province Rm, Fr, Lt
Italia
Mappa di calore valore aggiunto 2021
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Infocamere
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Basso Lazio
2. Aerospazio
ll comparto aerospaziale è diffuso in tutto il Basso Lazio, con una marcata concentrazione su Colleferro, mentre
componentisti di settore sono distribuiti su tutto il territorio circostante. Nell’insieme, occupa più di 3.300 addetti.
Le unità locali diminuiscono fino al 2022, per poi ricrescere a tutto il 2024, sotto l’insegna di un irrobustimento
dimensionale e di governance: le società di capitali, infatti, crescono dell’11%, quasi il quadruplo del corrispondente
incremento nazionale. Il valore aggiunto cresce del 31% circa, in linea con la crescita del settore registrata su scala
nazionale, sospinto anche da un vivace incremento del fatturato. Tuttavia, il valore aggiunto per addetto cala di quasi
12.000 euro fra 2015 e 2021, evidenziando (con la sola eccezione del polo di Pomezia) una perdita di produttività e
quindi di efficienza tecnica che, con ogni probabilità, è stato il fattore che ha attivato il potenziamento dimensionale
e di governance delle imprese locali. L’export dell’aerospaziale del Basso Lazio è cresciuto, negli anni passati, in modo
molto dinamico.
INDICI DI SPECIALIZZAZIONE 2022 (numero indice: ITALIA = 100)
4.965,6
834,8
Colleferro
Pomezia
420,8
189,8
Frosinone
Latina
Addetti 2022 nelle unità locali Basso Lazio: 3.327
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Unità locali 2022 Basso Lazio: 22
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Variazione 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Variazione società
di capitale 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Mappa di localizzazione unità locali 2022
Valore aggiunto 2021 delle unità locali Basso Lazio
256,2 milioni di euro
Variazione 2021/2015
Basso Lazio
Italia
Numero indice valore aggiunto per addetto 2021
Basso Lazio 79,6; Italia = 100
Differenza 2021-2015
Basso Lazio
Italia
Export (province: Roma, Frosinone, Latina) 2024
1,3 miliardi di euro
Variazione 2023/2013
province Rm, Fr, Lt
Italia
Mappa di calore valore aggiunto 2021
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Infocamere
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487,8
Basso Lazio
3. Industria cartaria
L’industria cartaria occupa, nel Basso Lazio, quasi 4.400 addetti, con una polarizzazione abbastanza evidente su
Pomezia e Frosinone. Come per gli altri settori, la crescita degli addetti e la riduzione del numero di unità locali (più
incisiva rispetto alla riduzione avvenuta nelle regioni benchmark) prelude ad una ristrutturazione in direzione di una
maggiore dimensione media e migliore efficienza, che si riflette in una crescita di quasi 2.000 euro per addetto del
valore aggiunto. Tuttavia, l’industria cartaria del Basso Lazio ha un livello di produttività per addetto pari ad appena
l’86% della media nazionale, quindi occorrerà puntare su strutture patrimoniali e di governance più forti, quali le
società di capitale, che però, fra 2022 e 2024, non crescono numericamente nell’area in questione. L’export flette
del -4,4% fra 2013 e 2024, evidenziando un risultato peggiore di quello dell’intera industria cartaria nazionale. Sarà
quindi necessario approfondire politiche di marketing e di accordi commerciali per potenziare la presenza del Basso
Lazio sui mercati globali. Il fatturato complessivo (nazionale + estero) cresce comunque del 29,1%, più che nelle regioni
benchmark, segnalando un settore rivolto in modo preminente sul mercato domestico, ed in particolare su quello
romano.
INDICI DI SPECIALIZZAZIONE 2022 (numero indice: ITALIA = 100)
462,5
286,6
201,3
190,9
Colleferro
Pomezia
Frosinone
Latina
Addetti 2022 nelle unità locali Basso Lazio: 2.388
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Unità locali 2022 Basso Lazio: 98
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Variazione 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Variazione società
di capitale 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Mappa di localizzazione unità locali 2022
Valore aggiunto 2021 delle unità locali Basso Lazio
159,1 milioni di euro
Variazione 2021/2015
Basso Lazio
Italia
Numero indice valore aggiunto per addetto 2021
Basso Lazio 86,1; Italia = 100
Differenza 2021-2015
Basso Lazio
Italia
Export (province: Roma, Frosinone, Latina) 2024
300 milioni di euro
Variazione 2024/2013
province Rm, Fr, Lt
Italia
Mappa di calore valore aggiunto 2021
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Infocamere
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Basso Lazio
4. Chimica
La chimica non farmaceutica, ed in particolare la fabbricazione di agrofarmaci, saponi e detergenti, profumi e cosmetici,
trova in Pomezia e Frosinone il polo primario di specializzazione nel Basso Lazio, con Latina che è invece fortemente
specializzata nei prodotti chimici per l’agricoltura ed agrofarmaci. Le unità locali e gli addetti di tale comparto sono
in calo, in entrambi i casi in controtendenza rispetto alla media nazionale, seguendo una riduzione del fatturato che,
fra 2015 e 2021, è di oltre il 38%. Il fatturato è invece in crescita a livello nazionale. Tale settore è, nel Basso Lazio, in una
fase di difficoltà, tant’è che il valore aggiunto nominale, fra 2015 e 2021, rimane fermo (il che presuppone una discesa
di quello reale). Ciò contrasta con i buoni andamenti che invece si riscontrano a livello dell’intera Italia. La produttività
per addetto è circa l’89% della media nazionale e cresce solo del 3%, lontano dagli incrementi delle regioni benchmark,
Veneto escluso, evidenziando un gap competitivo che le aziende non stanno trattando attraverso un potenziamento
dei sistemi di governance e dei livelli di patrimonializzazione, atteso che la crescita delle società di capitale è nulla. La
reazione alle difficoltà del comparto avviene però sul versante dell’export dove, specialmente nei primi tre trimestri
del 2024, le aziende chimiche del Basso Lazio registrano una dinamica particolarmente intensa. Vi è quindi uno sforzo
di internazionalizzazione per compensare un mercato interno che non riesce a sostenere dinamiche di crescita del
tessuto produttivo del settore. Peraltro, le difficoltà sembrano riguardare, dentro tale comparto, specialmente quello
degli agrofarmaci e prodotti chimici per l’agricoltura, atteso che vernici, saponi, detergenti, profumi e cosmetici
evidenziano un incremento del 73% degli addetti, concentrato sulla provincia di Latina.
INDICI DI SPECIALIZZAZIONE 2022 (numero indice: ITALIA = 100)
1.485,7
100,9
Colleferro
Pomezia
370,3
Frosinone
Latina
170,5 239,6
Basso Lazio
202: fabbricazione di agrofarmaci e di altri prodotti chimici per l’agricoltura
204: fabbricazione di saponi e detergenti, di prodotti per la pulizia e la lucidatura, di profumi e cosmetici
Addetti 2022 nelle unità locali Basso Lazio: 1.235
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Unità locali 2022 Basso Lazio: 33
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Variazione 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Variazione società
di capitale 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Mappa di localizzazione unità locali 2022
Valore aggiunto 2021 delle unità locali Basso Lazio
158 milioni di euro
Variazione 2021/2015
Basso Lazio
Italia
Numero indice valore aggiunto per addetto 2021
Basso Lazio 89,4; Italia = 100
Differenza 2021-2015
Basso Lazio
Italia
Export (province: Roma, Frosinone, Latina) 2024
1,3 miliardi di euro
Variazione 2024/2013
province Rm, Fr, Lt
Italia
Mappa di calore valore aggiunto 2021
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Infocamere
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5. Utilities
Il settore delle utilities, che spazia dalla fornitura dell’acqua ai rifiuti ed al recupero di materiali, è molto sviluppato nel
Basso Lazio. Colleferro e Pomezia sono poli primari per il recupero dei materiali, con Pomezia altresì specializzata nel
risanamento dei rifiuti. Frosinone e Latina hanno una forte presenza nel comparto idrico, servendo due città capoluogo
di medie dimensioni. Detto settore occupa, nel Basso Lazio, più di 4.300 addetti, in crescita di quasi il 34% nel decennio
2013-2022. Il fatturato per addetto è in vivace crescita, sulla spinta di un livello di produttività del lavoro che, pari
al 94% circa della media nazionale, è allineato a quello di molte delle regioni benchmark, Emilia-Romagna, Lazio e
Toscana escluse. Il valore aggiunto del comparto cresce, fra 2015 e 2021, di quasi sei punti in più rispetto alla media
nazionale, tramite una forte crescita delle società di capitale (+66% fra 2022 e 2024) che evidenzia come le economie di
scala, quindi il dirigersi verso forme societarie complesse, sia un requisito strategico del settore, il che comporta una
inevitabile riduzione delle unità locali per scomparsa di quelle minori.
INDICI DI SPECIALIZZAZIONE 2022 (numero indice: ITALIA = 100)
562,6
419,1
169,5
469,0
134,8
Colleferro
Pomezia
143,6 155,9
145,9
154,1
130,5
211,2
126,6
117,4
119,1
Latina
Basso Lazio
Frosinone
36 0: raccolta, trat tamento e fornitura di acq ua
38 1: raccolta dei rifiuti
38 3: recupero d ei materiali
39 0: attività di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti
Addetti 2022 nelle unità locali Basso Lazio: 4.342
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Unità locali 2022 Basso Lazio: 268
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Variazione 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Variazione società
di capitale 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Mappa di localizzazione unità locali 2022
Valore aggiunto 2021 delle unità locali Basso Lazio
307,9 milioni di euro
Variazione 2021/2015
Basso Lazio
Italia
Numero indice valore aggiunto per addetto 2021
Basso Lazio 93,6; Italia = 100
Differenza 2021-2015
Basso Lazio
Italia
Export (province: Roma, Frosinone, Latina) 2024
1,3 miliardi di euro
Variazione 2024/2013
province Rm, Fr, Lt
Italia
Mappa di calore valore aggiunto 2021
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Infocamere
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6. Installazione e manutenzione
L’installazione e manutenzione di prodotti in metallo, macchinari ed impianti è un settore industriale presente,
nel basso Lazio, soprattutto tramite l’installazione di macchine ed apparecchiature, quale segmento di eccellenza
soprattutto del territorio frusinate. Tale settore fornisce lavoro a quasi 3.500 addetti, un dato che dal 2013 non è
variato di molto. Le 674 unità locali ivi operanti sono in riduzione numerica, mentre crescono le società di capitale,
per fenomeni di riorganizzazione industriale mirati a migliori economie di scala. Il fatturato cresce del 12% nel periodo
osservato, non distante dal corrispondente incremento nazionale, così come allineate sono le dinamiche del valore
aggiunto. La produttività per addetto è però contenuta ed inferiore a quella di tutte le regioni benchmark, soprattutto
nel comparto della manutenzione, evidenziando la necessità di un ulteriore sforzo di messa in efficienza produttiva del
settore nel Basso Lazio.
INDICI DI SPECIALIZZAZIONE 2022 (numero indice: ITALIA = 100)
218,6
121,1
108,3
154,0
126,4 117,4
108,6
370,3
170,5 239,6
1.485,7
100,9
Colleferro
Colleferro
Pomezia
Pomezia
Frosinone
Frosinone
Latina
Latina
BassoLazio
Lazio
Basso
331: ripa
ra zione e ma nutenzione
d i prodotti
in metallo,
macchine ed ap parecchia ture
202: fabbricazione
di agrofarmaci
e di altri prodotti
chimici
per l’agricoltura
204: fabbricazione
saponi
detergenti,
prodotti
pulizia
e la lucidatura, di profumi e cosmetici
332: installazione di ma cchine ed apparecchiature industriali
Addetti 2022 nelle unità locali Basso Lazio: 3.470
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Unità locali 2022 Basso Lazio: 674
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Variazione 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Variazione società
di capitale 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Mappa di localizzazione unità locali 2022
Valore aggiunto 2021 delle unità locali Basso Lazio
164 milioni di euro
Variazione 2021/2015
Basso Lazio
Italia
Numero indice valore aggiunto per addetto 2021
Basso Lazio 90; Italia = 100
Differenza 2021-2015
Basso Lazio
Italia
Export (province: Roma, Frosinone, Latina) 2024
1,3 miliardi di euro
Variazione 2024/2013
province Rm, Fr, Lt
Italia
Mappa di calore valore aggiunto 2021
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Infocamere
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Le specializzazioni produttive in transizione
7. Automotive
L’automotive è un settore per definizione in transizione, di fronte alla grande trasformazione indotta dall’elettrificazione,
obbligatoria dal 2035 e dalla maturità dei mercati per le vetture tradizionali, che ha indotto un calo delle immatricolazioni.
Il settore è imperniato sullo stabilimento di Cassino e nella rete di sub fornitori che vi ruotano attorno, comunque dentro
i confini della provincia di Frosinone. Vi sono occupati per oltre 5.300 addetti, in calo del 15,7% rispetto al 2013. Le unità
locali del comparto, subfornitori inclusi, sono 87, e generano un valore aggiunto in crescita del 68% fra 2015 e 2021. La
produttività, però, è contenuta, risultando pari al 69% del dato medio nazionale di comparto, e lo stabilimento di Cassino
ha risentito in misura consistente della crisi delle immatricolazioni: nei primi nove mesi del 2024 l’export scende del
20,7%, a fronte di una contrazione nazionale del 9,6%. Va inoltre considerato che, se cresce il valore aggiunto generato
dallo stabilimento, quello riferito ai componentisti e subfornitori scende in misura significativa: -25,9% per le carrozzerie
e -7,8% per le parti ed accessori. L’indotto dello stabilimento è in sofferenza, e la crescente elettrificazione rischia di
diventare una minaccia più che un’opportunità, anche considerando le possibili strategie del gruppo nel suo insieme.
INDICI DI SPECIALIZZAZIONE 2022 (numero indice: ITALIA = 100)
811,4
1.485,7
315,0
289,4
100,9
Colleferro
Colleferro
Pomezia
Pomezia
370,3
Frosinone
Frosinone
Latina
Latina
320,5
170,5 121,9
170,5 239,6
Basso Lazio
Lazio
Basso
202: fabbricazione di291:
agrofarmaci
e did ialtri
prodotti chimici per l’agricoltura
fabbricazione
autoveicoli
fabbricazione
d i carrozzerie
per autoveicoli,
rimorchi
e semirimorchi
204: fabbricazione di292:
saponi
e detergenti,
di prodotti
per la pulizia
e la lucidatura,
di profumi e cosmetici
293: fabbrica zione di parti ed a ccessori per autoveicoli e loro motori
Addetti 2022 nelle unità locali Basso Lazio: 5.303
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Unità locali 2022 Basso Lazio: 87
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Variazione 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Variazione società
di capitale 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Mappa di localizzazione unità locali 2022
Valore aggiunto 2021 delle unità locali Basso Lazio
317,6 milioni di euro
Variazione 2021/2015
Basso Lazio
Italia
Numero indice valore aggiunto per addetto 2021
Basso Lazio 69,5; Italia = 100
Differenza 2021-2015
Basso Lazio
Italia
Export (province: Roma, Frosinone, Latina) 2024
1 miliardo di euro
Variazione 2024/2013
province Rm, Fr, Lt
Italia
Mappa di calore valore aggiunto 2021
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Infocamere
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8. Metalli e prodotti in metallo
I metalli e prodotti in metallo costituiscono un esteso comparto che include i prodotti della trasformazione dell’acciaio, la
produzione di metalli di base, la fabbricazione di elementi da costruzione in metallo e la fabbricazione di armi e munizioni.
Proprio quest’ultimo settore ha una forte specializzazione a Colleferro, dovuta alla produzione di esplosivi e propellenti
per veicoli spaziali. Altre specializzazioni si rinvengono a Frosinone, nella fabbricazione di prodotti della trasformazione
dell’acciaio e nella fabbricazione di elementi metallici da costruzione. Questi due settori sono fortemente presenti anche
in provincia di Latina. Il comparto è molto importante sotto il profilo occupazionale, poiché assorbe oltre 5.400 addetti,
con un calo decennale dell’8,2%, in parallelo con una contrazione del 28,8% del numero di unità locali. Tuttavia, fatturato
e soprattutto valore aggiunto sono in marcata crescita. Questo secondo indicatore aumenta del 44,3% fra 2015 e 2021, un
incremento superiore alla media del Lazio, ma anche di regioni benchmark come Veneto ed Emilia-Romagna. E’ chiaro, anche
dall’aumento delle società di capitale, che il comparto si stia ristrutturando attorno ad unità produttive di più importante
dimensione e che stia espellendo manodopera in eccesso, anche perché la produttività è contenuta, rappresentando il 79%
della media italiana, con una crescita meno rilevante rispetto al resto del Paese negli ultimi anni. Particolarmente bassa è
la produttività del lavoro nel settore degli elementi da costruzione in metallo (37% circa della media italiana) mentre invece
la produttività del settore delle armi e munizioni è superiore al valore nazionale di riferimento, costituendo una eccellenza
imprenditoriale del territorio. L’export è cresciuto, fra 2013 e 2024, ad un ritmo record del 172,9%, trascinato soprattutto
dalla produzione di metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi e dalla vendita di elementi da costruzione in metallo.
4.292,7
INDICI DI SPECIALIZZAZIONE 2022 (numero indice: ITALIA = 100)
1.485,7
199,6
Colleferro
Colleferro
Pomezia
Pomezia
186,6
100,9
138,3
370,3
473,4
171,0
Frosinone
Frosinone
Latina
Latina
292,5
170,5 239,6
123,8 140,3 118,9
Basso Lazio
Basso Lazio
202: fabbricazione di agrofarmaci e di altri prodotti chimici per l’agricoltura
243: fa bbricazione
di altriepdetergenti,
rodotti della di
prima
trasformazione
d ell’acciaio
204: fabbricazione
di saponi
prodotti
per la pulizia
e la lucidatura, di profumi e cosmetici
244: produzione d i metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi, trattamento dei comb ustib ili nucleari
251: fab bricazione di elementi da costruzione in metallo
254: fabbricazione d i armi e munizioni
Addetti 2022 nelle unità locali Basso Lazio: 5.421
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Unità locali 2022 Basso Lazio: 820
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Variazione 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Variazione società
di capitale 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Mappa di localizzazione unità locali 2022
Valore aggiunto 2021 delle unità locali Basso Lazio
256 milioni di euro
Variazione 2021/2015
Basso Lazio
Italia
Numero indice valore aggiunto per addetto 2021
Basso Lazio 78,9; Italia = 100
Differenza 2021-2015
Basso Lazio
Italia
Export (province: Roma, Frosinone, Latina) 2024
1,4 miliardi di euro
Variazione 2024/2013
province Rm, Fr, Lt
Italia
Mappa di calore valore aggiunto 2021
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Infocamere
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9. Lavorazione minerali non metalliferi
La lavorazione dei minerali non metalliferi presenta una marcata concentrazione a Colleferro per quanto riguarda
la produzione di cemento. Su Frosinone è presente in misura importante la fabbricazione di elementi da costruzione
in terracotta, la fabbricazione di vetro e prodotti in vetro (anche per l’automotive) e la fabbricazione di prodotti
in calcestruzzo, cemento o gesso. Latina, dal canto suo, ha una specializzazione nella fabbricazione di prodotti
in porcellana e ceramica e nella fabbricazione di vetro e prodotti in vetro. Nell’insieme di tutto il Basso Lazio, la
fabbricazione di prodotti in porcellana e ceramica e la produzione di cemento sono le specializzazioni più importanti
di un comparto comunque molto presente, che occupa 2.365 addetti, articolati su 166 unità locali spesso di piccole
dimensioni, come dimostra anche il calo delle società di capitale fra 2022 e 2024. I dati economici fondamentali sono
in flessione: scendono gli addetti e le unità produttive, la produttività è pari al 90% della media nazionale e cresce più
lentamente del dato italiano, ma i dati finanziari mostrano invece percentuali interessanti di crescita del fatturato e
del valore aggiunto, specie nel settore degli elementi da costruzione in terracotta, dove l’aumento è a tre cifre. L’export
cresce più lentamente di quello nazionale fino al 2023 (ad eccezione del forte aumento dei prodotti da costruzione in
terracotta e dei prodotti in calcestruzzo) e nel 2024 flette, indicando problemi evidenti di posizionamento sui mercati
internazionali.
INDICI DI SPECIALIZZAZIONE 2022 (numero indice: ITALIA = 100)
INDICI DI SPECIALIZZAZIONE 2022 (numero indice: ITALIA = 100)
5.054,4
1.485,7
104,6
153,4
Colleferro
Colleferro
Pomezia
Pomezia
283,6
100,9
163,4
370,3
176,8 406,0 128,6
Frosinone
Frosinone
Latina
Latina
189,4
179,8
111,6 239,6
170,5
143,2
129,5
Basso
BassoLazio
Lazio
202: fabbricazione di agrofarmaci e di altri prodotti chimici per l’agricoltura
231: fabb ricazione di vetro e d i prodotti in vetro
233: fabbricazione di materiali d a costruzione in terracotta
204: fabbricazione di saponi e detergenti, di prodotti per la pulizia e la lucidatura, di profumi e cosmetici
234: fa bbricazione di altri p rodotti in porcellana e in cera mica
235: produzione d i cemento, ca lce e gesso
236: fa bbrica zione di prod otti in calcestruzzo, cemento e gesso
Addetti 2022 nelle unità locali Basso Lazio: 2.365
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Unità locali 2022 Basso Lazio: 166
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Variazione 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Variazione società
di capitale 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Mappa di localizzazione unità locali 2022
Valore aggiunto 2021 delle unità locali Basso Lazio
172 milioni di euro
Variazione 2021/2015
Basso Lazio
Italia
Numero indice valore aggiunto per addetto 2021
Basso Lazio 89,3; Italia = 100
Differenza 2021-2015
Basso Lazio
Italia
Export (province: Roma, Frosinone, Latina) 2024
114,3 milioni di euro
Variazione 2024/2013
province Rm, Fr, Lt
Italia
Mappa di calore valore aggiunto 2021
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Infocamere
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10. Industria alimentare
L’industria alimentare è ampiamente diffusa nel Basso Lazio. In particolare, Latina è specializzata nella lavorazione di
frutta ed ortaggi, oltre che nel lattiero-caseario e nella produzione di altri prodotti alimentari (zucchero, cacao, te, caffè,
pasti preparati, omogeneizzati, alimenti dietetici); Pomezia ha una forte specializzazione nell’industria dell’ortofrutta
e nell’industria olearia, presente anche a Frosinone, insieme al lattiero-caseario. 3.316 addetti, in espansione (+9,2%
fra 2013 e 2022) sono occupati in tale comparto, alimentato da un incremento delle unità locali (+2,8% nel decennio)
che sono impegnate in un importante processo di ristrutturazione e rafforzamento (le società di capitale crescono
del 10,2% fra 2022 e 2024, il doppio rispetto all’incremento nazionale). Tuttavia, fatturato e valore aggiunto sono in
regresso nell’orizzonte temporale che va dal 2015 al 2021 (dato negativo è influenzato soltanto dalla voce “altri prodotti
alimentari”), penalizzati da una produttività che non arriva al 90% del dato nazionale e che è in calo rispetto al 2015. In
termini territoriali, sono soprattutto le aree della provincia di Latina ad evidenziare i cali più consistenti del fatturato
e del valore aggiunto. Il settore, comunque, reagisce bene sotto il profilo della capacità di internazionalizzazione:
le esportazioni, infatti, crescono del 167,4% fra 2013 e 2024, più intensamente del dato nazionale. In particolare,
l’ortofrutticolo e l’oleario crescono più rapidamente della media nazionale, ma anche il lattiero-caseario mette a segno
un incremento a tre cifre dell’export sul decennio.
INDICI DI SPECIALIZZAZIONE 2022 (numero indice: ITALIA = 100)
198,7
262,0
199,3
(numero indice: ITALIA = 100)
1.485,7
111,5
100,6
100,9
Colleferro
Pomezia
124,4
370,3
Frosinone
Latina
147,8
107,3
118,4
102,6
170,5 239,6
Basso Lazio
202: fabbricazione di agrofarmaci e di altri prodotti chimici per l’agricoltura
Colleferro
Pomezia
Frosinone
Latina
Basso Lazio
204: fabbricazione di saponi e detergenti, di prodotti per la pulizia e la lucidatura, di profumi e cosmetici
103: lavorazione e conservazione di frutta e ortagg i
104: p roduzione di oli e grassi vegeta li e a nimali
105: ind ustria lattiero-casea ria
108: p roduzione di altri p rodotti alimentari
Addetti 2022 nelle unità locali Basso Lazio: 3.316
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Unità locali 2022 Basso Lazio: 328
Variazione 2022/2013
Basso Lazio
Italia
Variazione 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Variazione società
di capitale 2024/2022
Basso Lazio
Italia
Mappa di localizzazione unità locali 2022
Valore aggiunto 2021 delle unità locali Basso Lazio
212,9 milioni di euro
Variazione 2021/2015
Basso Lazio
Italia
Numero indice valore aggiunto per addetto 2021
Basso Lazio 86,9; Italia = 100
Differenza 2021-2015
Basso Lazio
Italia
Export (province: Roma, Frosinone, Latina) 2024
780 milioni di euro
Variazione 2024/2013
province Rm, Fr, Lt
Italia
Mappa di calore valore aggiunto 2021
Fonte: elaborazioni su dati Istat, Infocamere
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I prodotti di qualità della regione
Un focus sui prodotti di qualità del Lazio porta ad un ammontare di produzione certificata Dop-Igp di 138 milioni, quasi
equamente distribuiti fra il comparto del cibo e quello del vino (71 milioni a 67). I 66 prodotti Dop Igp realizzati da 5.870
operatori economici pesano per il 3% sulla filiera agroalimentare complessiva e sono cresciuti più rapidamente rispetto
