
(AGENPARL) – Tue 16 September 2025 MANOVRA, M5S: DA GOVERNO MACELLERIA TESSUTO PRODUTTIVO
NOTA STAMPA
*MANOVRA, M5S: DA GOVERNO MACELLERIA TESSUTO PRODUTTIVO*
Roma, 16 settembre. “Nel filone dei ‘conti in ordine’ a beneficio di Dombrovskis e delle agenzie di rating si inseriscono le agghiaccianti ipotesi a cui lavorano Governo e maggioranza in vista della Legge di bilancio. A quanto filtra l’Esecutivo Meloni vorrebbe ulteriormente tagliare le soglie di garanzia statale sui prestiti bancari attraverso il Fondo centrale di garanzia delle pmi. Uno strumento che, durante e dopo la pandemia, ha prima tenuto a galla e poi rilanciato l’economia italiana garantendo liquidità al tessuto produttivo per circa 300 miliardi, con una percentuale bassissima di escussione delle garanzie stesse. E filtrano ulteriori depotenziamenti dei bonus edilizi, dopo che con la precedente Legge di bilancio, come ricordato stamattina da alcuni organi di stampa, il Governo ha cancellato o depotenziato la bellezza di 15 agevolazioni fiscali legate alla casa. E meno male che per il centrodestra la casa è il bene più prezioso degli italiani. Anche sul fronte Transizione 5.0, il piano industriale dell’Esecutivo più fallimentare che si ricordi, la proposta sarebbe una non meglio precisata fusione con la precedente Transizione 4.0, mentre in cassa continuano a rimanere circa 5 miliardi di euro che le aziende italiane non hanno visto nemmeno con il cannocchiale. Tutto questo è macelleria del tessuto produttivo, come confermano l’azzeramento della crescita in questi tre anni, la flessione del Pil nel secondo trimestre del 2025, tre anni di calo della produzione industriale. Poi avremo sempre un ministro dell’economia che dirà che i conti sono in ordine e festeggerà il giudizio delle agenzie di rating. Peccato che bisogna vedere come si arriva a queste ‘coccarde’. Nessuno nega l’importanza di uno spread che diminuisce, peraltro per tutti i Paesi europei e non solo per l’Italia, o di un upgrade delle agenzie di rating, ma bisogna vedere come ci si arriva. Meloni-Giorgetti non ci sono arrivati attraverso la crescita, l’innovazione industriale, il sostegno ai salari, ma ci sono arrivati nel modo più spietato e facile possibile: tagli, tasse, moderazione salariale, privatizzazioni. Così i conti saranno sempre in ordine per Giorgetti, Dombrovskis e Fitch, ma non lo saranno mai per lavoratori, famiglie e imprese italiane”. Lo comunicano in una nota i parlamentari M5S delle Commissioni bilancio e finanze di Camera e Senato.
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Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle