
(AGENPARL) – Tue 16 September 2025 Difesa: alla Camera convegno su “Difesa europea. Sfide e opportunità”
Si è svolto oggi alla Camera il convegno “Difesa europea. Sfide e opportunità “, organizzato dal dipartimento Difesa di Forza Italia, con la partecipazione del vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani ed importanti esponenti del settore della difesa e dell’industria strategica: Domitilla Benigni (Elt Group), Alessandro Ercolani (Rheinmetall Italia), Carlo Festucci (DEAS), Pierroberto Folgiero (Fincantieri), Lorenzo Mariani (MBDA Italia) e Stefano Pontecorvo (Leonardo), ed ha offerto un’occasione di confronto sulle sfide e le opportunità della difesa europea, un tema centrale per la sicurezza e lo sviluppo strategico del Paese, soprattutto in questa delicata congiuntura internazionale, storica e politica. “Questo evento si inserisce in un dibattito che in questi momento sta interessando profondamente la vita pubblica, in particolare sulle prospettive della difesa e sulle necessità di finanziamenti”, ha detto Matteo Perego di Cremnago, sottosegretario di Stato alla Difesa e responsabile del dipartimento Difesa di FI, aprendo i lavori. “In sede europea – ha proseguito – si è discusso del raggiungimento iniziale del 2,2% del PIL da destinare alla difesa, con l’obiettivo, nell’arco di dieci anni, di arrivare al 3,5% per la difesa e all’1,5% per la sicurezza. Un traguardo ambizioso, che chiama la politica e le istituzioni a un esercizio di responsabilità nei confronti dell’opinione pubblica: spiegare quale sia oggi la posta in gioco, quale sia il valore dell’industria della difesa e quale contributo possa offrire, non solo in termini di sicurezza nazionale e internazionale, ma anche di ricaduta economica per il Paese. Soprattutto, è fondamentale raccontare ai nostri cittadini le nuove sfide che siamo chiamati ad affrontare, anche nei nuovi ambiti – il cyber, lo spazio, l’underwater – che richiedono investimenti significativi e nei quali l’innovazione tecnologica rappresenta la chiave del successo”, ha aggiunto.
“Mai come ora l’argomento di cui trattiamo è di fondamentale importanza e di stretta attualità”, ha commentato Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia. “Stiamo affrontando un periodo difficile, – ha proseguito – ma grazie all’impegno delle nostre aziende del settore della difesa siamo protagonisti di iniziative rilevanti a livello internazionale. Ascoltare le loro istanze, capire come migliorare e rafforzare questa eccellenza, per noi è fondamentale. Tutto ciò passa anche attraverso la capacità di sviluppare tecnologie moderne, all’altezza dei tempi. Su questo tema l’Europa e le politiche dei singoli Stati devono interrogarsi, creando un meccanismo unitario per affrontare le sfide tecnologiche. Solo così il nostro continente potrà competere a livello diplomatico e relazionale con gli altri grandi attori globali”, ha concluso Barelli.
“L’Europa si deve difendere e l’Europa deve essere unita. I singoli Stati e le singole regioni degli Stati non andrebbero da nessuna parte. Nella sicurezza, nella produzione industriale, nella ricerca, nello sviluppo della tecnologia, nelle esportazioni, serve una forza di impatto di dimensione europea. Quindi la difesa europea e’ oggi piu’ che mai una necessita’, da costruire superando l’egoismo dei singoli”, ha sottolineato il presidente dei senatori azzurri, Maurizio Gasparri. Per Stefania Craxi, presidente della commissione Affari esteri e Difesa del Senato, “la difesa è tornata ad essere centrale nella vita del Paese e dei cittadini”, “ma l’Unione europea non è ancora l’attore di cui avremmo bisogno”.
“Il nostro Paese può e deve avere un ruolo da protagonista, anche perché abbiamo la fortuna di disporre di un ecosistema industriale tra i più importanti del continente”, ha sottolineato Nino Minardo, presidente della commissione Difesa della Camera. “A noi, come politica, spetta un compito cruciale: lavorare per sostenerle, affinché possano crescere e rafforzarsi. Quando parliamo della necessità di un grande patto industriale per la difesa europea, credo sia arrivato il momento che l’Italia avanzi una proposta concreta in tal senso”, promuovendo “investimenti comuni” e orientando “l’intera filiera europea in una direzione condivisa”, ha concluso.