
(AGENPARL) – Mon 15 September 2025 (ACON) Trieste, 15 set – “Nei giorni scorsi, abbiamo appreso
dagli organi di informazione dell’ennesimo annuncio del ministro
Salvini in merito allo stanziamento di nuovi fondi messi a
disposizione per il nodo di Udine. Tuttavia, appurato che avremo
un commissario straordinario per completare l’opera, sono pi? che
mai numerosi gli interrogativi ai quali Rfi, Comune di Udine e
Regione Friuli Venezia Giulia devono ancora rispondere”.
La consigliera regionale Rosaria Capozzi (Movimento 5 Stelle),
annunciando una nuova interrogazione sul nodo ferroviario di
Udine, riprende la parola in merito al delicato tema delle
infrastrutture del capoluogo friulano, aggiungendo che
“innanzitutto sarebbe interessante sapere come mai un progetto
che, fin alla primavera del 2023, avrebbe dovuto costare circa
200 milioni di euro, adesso ne coster? almeno 390. Nessuno lo
afferma a voce alta e sembra persino che sia una cosa normale e
scontata il fatto che, in Italia, un’opera pubblica finisca per
costare sempre il doppio rispetto a quanto inizialmente definito
insieme allo studio iniziale. Anche perch?, ovviamente, qualcuno
questi calcoli e questi prospetti li avr? pur elaborati”.
“Non ? mai stato reso pubblico – ricorda la Capozzi – il
cronoprogramma che Rfi avrebbe dovuto presentare gi? nel dicembre
2024. Fra poco sar? passato un anno, ma i cittadini ancora non
hanno avuto la possibilit? di esaminarlo. Intanto, per?,
scopriamo che l’assessore regionale Amirante ne ? gi? in
possesso, vista la sua convinzione che la nomina del commissario
servir? a rispettarne i tempi. Perci? chiediamo per l’ennesima
volta che il cronoprogramma in questione sia reso pubblico”.
“E’ poi curioso sapere che nel 2025 si prevede di spendere 90
milioni di euro – precisa la pentastellata – ma anche che,