
Il “Global State of Democracy Report 2025” dell’International IDEA evidenzia un preoccupante declino della democrazia globale, con la libertà di stampa che ha raggiunto il punto più basso degli ultimi 50 anni. Secondo il rapporto, il 54% dei Paesi ha registrato un peggioramento in almeno uno degli indicatori chiave della democrazia rispetto a cinque anni fa, con un impatto significativo su libertà di espressione, uguaglianza economica, elezioni credibili e accesso alla giustizia.
Tendenze globali preoccupanti
Nel periodo 2019–2024, la libertà di stampa è diminuita in un quarto dei 173 Paesi analizzati, segnando il calo più ampio da quando sono disponibili i dati dell’International IDEA. Questo declino ha interessato tutte le regioni: 15 Paesi africani, 15 europei, 6 nelle Americhe e 6 nell’Asia-Pacifico.
Anche gli indicatori di “Elezioni credibili” e “Parlamento efficace” hanno subito ampie riduzioni, rispettivamente in 35 e 32 Paesi. Il calo più marcato si è registrato nella categoria “Rule of Law” (Stato di diritto), con 71 Paesi (41%) che sono scivolati nella fascia di bassa performance. Inoltre, circa un quinto dei Paesi ha visto peggioramenti in “Libertà di espressione” (22%), “Uguaglianza economica” (21%) e “Accesso alla giustizia” (20%).

L’Europa non è immune
Anche l’Europa ha registrato un significativo deterioramento democratico. Paesi come l’Ungheria, la Polonia e la Turchia hanno visto un indebolimento delle istituzioni democratiche, con restrizioni alla libertà di stampa e al pluralismo politico. Tuttavia, alcuni Paesi europei, come l’Islanda e il Lussemburgo, hanno mantenuto standard elevati in termini di diritti, Stato di diritto e partecipazione politica.
Le cause alla base del declino
Il rapporto identifica diversi fattori che contribuiscono al declino della democrazia:
- Resurrezione dell’autocrazia: l’ascesa di leader autoritari ha eroso le istituzioni democratiche.
- Incertezze economiche e sociali: crisi finanziarie e disuguaglianze crescenti hanno minato la fiducia nelle istituzioni democratiche.
- Riduzione del sostegno internazionale: tagli agli aiuti allo sviluppo e al supporto per la democrazia hanno indebolito le capacità democratiche in molti Paesi.
Il segretario generale dell’International IDEA, Kevin Casas-Zamora, ha dichiarato che “la democrazia affronta una tempesta perfetta di resurrezione autocratica e incertezze acute, dovute a cambiamenti sociali ed economici massicci”.
La sfida delle elezioni e della rappresentanza
Nonostante un numero record di 74 elezioni nazionali nel 2024, l’indicatore di “Elezioni credibili” è sceso al livello più basso degli ultimi 30 anni, con un quinto dei Paesi che ha registrato declini. Allo stesso tempo, la categoria “Rappresentanza” ha visto il peggioramento più marcato in oltre 20 anni, con sette volte più Paesi in declino rispetto a quelli in miglioramento.
L’importanza della partecipazione democratica
Il rapporto sottolinea la necessità di riformare la partecipazione democratica, soprattutto in un contesto di crescente mobilità globale. Con circa 304 milioni di persone che vivono al di fuori del loro Paese d’origine, è essenziale ripensare la partecipazione elettorale, inclusi i diritti di voto all’estero, per garantire la resilienza democratica.
Conclusioni
Il “Global State of Democracy Report 2025” evidenzia un panorama preoccupante per la democrazia globale, con un declino generalizzato in vari indicatori chiave. È fondamentale che i Paesi rafforzino le loro istituzioni democratiche, promuovano la libertà di stampa e garantiscano una partecipazione inclusiva per affrontare queste sfide.
