
(AGENPARL) – Thu 11 September 2025 *Ucraina. Fratoianni (Avs), quello accaduto in Polonia è gravissimo e le
parole di Mattarella sono un monito inquietante e preciso.*
*Assistiamo al naufragio del diritto internazionale e delle regole.*
Quello accaduto in Polonia è gravissimo, e le parole del presidente
Mattarella sono un monito molto inquietante ma anche molto preciso e
concreto: quello a cui stiamo assistendo è il frutto avvelenato del
naufragio del diritto internazionale, quando salta per aria il sistema
delle regole l’unica regola che resta in campo è quella del più forte. E
quando quella è l’unica regola il rischio che la guerra diventi lo scenario
sempre più devastante è un rischio concreto.
Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs dai microfoni di Rai3 nel corso di
Agorà.
Allora il punto è molto semplice, ed è la ragione per cui – prosegue il
leder di SI – non penso che la via del riarmo e la corsa agli armamenti
siano lo strumento più efficace per garantire la pace e non non è una
questione ideologica o di buoni sentimenti. Penso semplicemente che questa
non sia la strada giusta.
Penso piuttosto che la strada da imboccare sia quella di tornare ad
investire sul diritto internazionale e sugli organismi sovranazionali,
cosa che drammaticamente non avviene. Anzi si continua a demolire la
credibilità del diritto internazionale e dei suoi organismi.
Possono fare un muro di droni, possono fare un muro sempre più alto, ma se
la dimensione è solo quella del confronto muscolare al muro di droni si
contrapporrà il muro ancora più alto, insomma una dinamica di questo genere
porta solo all’escalation. Il punto chiave è se siamo in grado, e se la
comunità internazionale è in grado, di costruire un muro di diplomazia, di
iniziativa politica, di confronto e di regole condivise.
È evidente che Putin non è un pacifista, nessuno l’ha mai pensato: è un
autocrate, un guerrafondaio che ha fatto guerre terribili in giro per il
mondo, è un criminale di guerra e questo è ben noto. Il punto è che se
vogliamo costruire una nuova stagione di stabilità internazionale,
l’interlocuzione bisogna costruirla – conclude Fratoianni – proprio con
quelli che sono più terribili e cattivi ed è questo che è chiesto in
particolare ad un grande continente come Europa, che invece è
drammaticamente assente.
Lo rende noto l’ufficio stampa- Roma 11 settembre 2025