
(AGENPARL) – Wed 10 September 2025 *Ue. Marasà (resp esteri Sinistra Italiana – Avs): Nessun fiducia in Von
der Leyen. Serve un’alternativa per un‘Europa che non parli solo il
linguaggio della guerra e delle armi*
Ursula von der Leyen inizia il suo discorso sullo Stato dell’Unione
descrivendo un’Europa in lotta con il resto del mondo, parlando di uno
scontro per un nuovo ordine mondiale. Non c’è stata nelle sue parole la
visione di un’Europa come attore di pace, come motore per la ricostruzione
di quel tessuto multilaterale indispensabile e oggi fragilissimo. E questo
è tremendamente pericoloso perché non è capace di indicare altra via
d’uscita diversa dallo scontro e dall’escalation.
Lo afferma Giorgio Marasà responsabile esteri di Sinistra Italiana.
La presidente della Commissione Ue sbandiera l’indipendenza e l’autonomia
europea ma in realtà – prosegue l’esponente di Avs – rivendica quel
vergognoso piano di riarmo tutto nazionale, che è un atto di subordinazione
alle richieste di Trump.
Von der Leyen ha descritto l’accordo con gli Stati Uniti sui dazi come il
migliore possibile, mentre ignora le conseguenze devastanti con la logica
del “tutto sommato stanno peggio gli altri”. La sua idea di competitività
si limita alla tutela dei capitali e delle grandi imprese, per cui
arriveranno ancora tutele e deregolamentazioni. La questione sociale è
invece un contorno cosmetico e tremendamente distante dalla realtà:
eradicheremo la povertà, ma con calma, verso il 2050. Nel mentre i salari
dei lavoratori europei sono polverizzati.
E poi un lungo snocciolare retorico di promesse già infrante in partenza,
compresa quella di far ripartire il Green Deal. La verità è che la
maggioranza “europeista” continuamente invocata da Von der Leyen è
sistematicamente smentita dai voti reali di questo Parlamento, dove contano
sempre più quelli dell’estrema destra. Un discorso che per noi non merita
nessuna fiducia o altri assegni in bianco, per questo continuiamo a
lavorare per una mozione di censura da cui costruire un’alternativa a
questa maggioranza e questa Europa – conclude Marasà – che parla solo di
guerra e non di pace, e dove i soldi per il welfare e i servizi pubblici
non ci sono mai ma quelli per le armi si trovano sempre.
Lo rende noto l’ufficio stampa – Bruxelles/Roma 10 settembre 2025