
(AGENPARL) – Wed 10 September 2025 https://www.aduc.it/articolo/tim+tornata+statale+quando+monopolio+prezzi_39791.php
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Tim tornata statale. A quando il monopolio con prezzi maggiori e qualità inferiore?
Agcom e Antitrust hanno dato il via libera all’acquisto da parte di Poste del 15% delle azioni Tim del gruppo francese Vivendi. Poste Italiane, già azionista di minoranza, ora detiene il 24,81% delle azioni ordinarie di Tim (1), quindi è socio di maggioranza. Poste sono al 64,26% di proprietà del ministro dell’Economia e Finanze – Mef (29,26% direttamente e 35% tramite Cassa Depositi e Prestiti, a sua volta controllata dal Mef). Quindi il Mef (lo Stato) è ora socio di maggioranza di Tim.
C’era una volta la Teti, poi Sip, poi Telecom. Florida azienda di Stato monopolista delle telecomunicazioni. Poi arrivò la liberalizzazione e lo Stato diventò marginale, cioè svolgeva la sua funzione primaria in quello che si definisce un mercato libero e concorrenziale: dettava le regole, senza che queste lo riguardassero direttamente. Tante aziende comparirono sul mercato. Le tariffe calarono, mentre qualità e offerte dei servizi aumentarono.
Oggi, con lo Stato che controlla Tim, siamo tornati indietro. Avremo le tariffe più care e minore qualità? Non proprio, almeno al momento.
Ma avremo uno Stato che fa le leggi per se stesso, conflitto di interessi. Uno dei principali condizionamenti alla libertà di mercato.
Per esempio: la rete degli sportelli Poste sul territorio, non saranno una concorrenza sleale verso gli altri gestori dei servizi tlc? Antitrust ha detto di no: Poste (finanza e poste, marginalmente comunicazioni) e Tim (tlc) svolgerebbero attività diverse. Antitrust, che sembra non vedere oltre il proprio naso, non valuta che, proprio per la massiccia presenza di Poste sul territorio, attività cosiddette marginali come PosteMobile, avrebbero l’opportunità di crescita come, invece, non sarebbe per i concorrenti di Tim/PosteMobile: con l’aggravante che Tim/Poste sono controllate dallo Stato.
Noi “miserabili” utenti di questi servizi ne saremo vittime principali. Direttamente ed indirettamente.
Direttamente perché saremo subissati dalle offerte Tim/Poste ovunque, anche quando andiamo a spedire una raccomandata o un pacco, a differenza degli altri operatori che, se vorranno fare pubblicità negli uffici postali, ammesso che gliela facciano fare, dovranno pagare.
Indirettamente perché i nostri media e legislatori, già oggi sono proni al potere dei big del settore e, prima di fare una legge o dire qualcosa in merito a questi big, ci pensano due volte… figuriamoci da oggi che il big dei big del settore è lo stesso Stato.