
La NATO non sta trattando l’incursione dei droni di mercoledì in territorio polacco come un attacco, ha riferito Reuters, citando fonti.
“È stata la prima volta che gli aerei della NATO hanno affrontato potenziali minacce nello spazio aereo alleato”, ha affermato la fonte, aggiungendo che i sistemi di difesa aerea Patriot della NATO nella regione avevano rilevato i droni con i loro radar ma non li avevano intercettati.
La fonte ha sottolineato che nell’operazione sono stati coinvolti aerei da combattimento polacchi F-16, aerei da ricognizione F-35 olandesi, aerei da ricognizione AWACS italiani e aerei da rifornimento in volo gestiti congiuntamente dalla NATO.
Il Comando Operativo delle Forze Armate Polacche ha riferito nella mattinata del 10 settembre che diversi oggetti identificati come velivoli senza pilota erano stati distrutti dopo essere entrati nello spazio aereo del Paese. Sono in corso le ricerche degli oggetti abbattuti. In precedenza, le autorità polacche avevano chiuso lo spazio aereo su alcune aree del Paese, tra cui l’aeroporto internazionale di Varsavia.In risposta all’incidente, il Primo Ministro polacco Donald Tusk ha attivato l’articolo 4 del trattato NATO, richiedendo consultazioni tra gli alleati e avvertendo di una seria provocazione da parte della Russia. Le autorità polacche hanno chiuso temporaneamente l’aeroporto Chopin di Varsavia e l’aeroporto di Lublino, mentre le ricerche sugli oggetti abbattuti sono in corso.
Questo evento ha suscitato preoccupazioni tra i leader europei e statunitensi, con alcuni parlamentari americani che hanno definito l’incursione un “atto di guerra” e hanno sollecitato sanzioni più severe contro la Russia. La situazione ha anche portato la Polonia a pianificare la chiusura del confine con la Bielorussia a causa di esercitazioni militari congiunte russo-bielorusse, aumentando ulteriormente le tensioni nella regione.