
Dopo un periodo di silenzio, il Circolo Aviatori d’Italia torna a far sentire la propria voce, più forte e consapevole che mai. L’associazione, che raccoglie i sottufficiali, graduati e militari di truppa dell’Aeronautica Militare di tutta Italia, ha ufficialmente ripreso la propria attività operativa sotto la guida del Primo Luogotenente Luigi Maria Leonardo, il quale ha voluto con determinazione restituire vita, identità e centralità a questo storico sodalizio.
Un primo, importante passo di questa rinascita si è concretizzato ieri sera, presso lo stabilimento balneare dell’Aeronautica a Fregene, con un evento dal forte impatto emotivo e culturale: la presentazione del libro “La mia Nassiriya” di Salvatore Colucci, pubblicato da Casa Cristalli e Dintorni.
La serata è stata molto più di una semplice presentazione: è stata un’occasione per riaffermare il ruolo del Circolo come punto di riferimento culturale e sociale all’interno dell’Arma e della comunità. Attraverso il racconto intenso e personale dell’autore – che ha vissuto in prima linea la missione italiana in Iraq – il pubblico è stato condotto in un viaggio nella memoria, tra i drammi e i valori che hanno segnato la tragica giornata del 12 novembre 2003, quando l’attentato alla base “Maestrale” causò la morte di 17 militari italiani e 2 civili.
Il momento più toccante del racconto è arrivato quando Colucci ha rivelato di essere stato inizialmente destinato al posto di blocco poi colpito dall’attentato, sostituito all’ultimo da un altro militare. Un passaggio che ha fatto emergere la sottile linea del destino e ha profondamente commosso la platea.
La rinascita del Circolo ha trovato nel linguaggio della memoria il suo primo grande messaggio pubblico. Durante la serata sono state lette anche poesie cariche di pathos, che hanno contribuito a creare un’atmosfera di partecipazione emotiva intensa. Questo momento ha ribadito l’importanza di custodire la memoria, non solo come dovere morale verso chi ha sacrificato la vita, ma anche come strumento per formare le nuove generazioni.
La serata è stata impreziosita dalla presenza di relatori di altissimo profilo: oltre all’autore, Salvatore Colucci, sono intervenuti il Cav. Giuseppe Spagnuolo, che ha moderato con equilibrio l’incontro, e il Dott. Alfredo Vaccarella, vicedirettore del TG5, che ha portato una testimonianza giornalistica e personale di grande profondità. Il dibattito che ne è seguito ha toccato aspetti storici, sociali e culturali della missione italiana in Iraq, stimolando una riflessione collettiva viva e partecipata.
Il Circolo Aviatori d’Italia, grazie alla visione del suo nuovo presidente, dimostra così di voler essere non solo un luogo di ritrovo per tutto il personale dell’Arma, ma anche un laboratorio di cultura, memoria e valori condivisi, in grado di dialogare con la società civile e con il futuro.
Il volume di Colucci, in questo contesto, si configura non solo come testimonianza individuale, ma come simbolo del nuovo corso del Circolo: una comunità che rinasce per raccontare, ricordare e tramandare. Il Presidente Leonardo ringraziando il supporto, per il patrocinio e la collaborazione, Il Lions CLub Valle Tiberina, che ha partecipato anche con la presenza all’evento di molti soci, si augura che questa iniziativa sia un inizio prificuo di future collaborazioni sempre più stringenti e rivolte al bene comune. L’incontro si è degnamente concluso con l’autorevole intervento del Comandante del Comando Supporti Enti di Vertice dell’Aeronautica Militare, Colonnello Antonio Pellegrino, il quale, nel rimarcare l’alto valore della serata, ha espresso l’auspicio che questa lodevole iniziativa possa costituire soltanto il primo passo verso ulteriori e significative attività culturali da realizzarsi presso lo Stabilimento dell’Aeronautica Militare di Fregene.


