
Due giornate di confronti e socialità hanno caratterizzato, il 6 e 7 settembre a Venosa, la seconda festa regionale della Lega Basilicata per Salvini Premier, dal titolo “Cantieri di Libertà. Costruiamo il nostro futuro!”. L’iniziativa, che ha registrato una significativa partecipazione, ha confermato la volontà del partito di radicarsi sempre più sul territorio lucano.
La prima giornata si è svolta a Tenuta Lagala, con una serie di dibattiti dedicati al progetto di sviluppo della Basilicata e al ruolo dei territori, che hanno visto la partecipazione di parlamentari, amministratori e dirigenti locali e dei consiglieri regionali Domenico Tataranno e Francesco Fanelli. La tavola rotonda è stata coordinata da Gianmarco Blasi. Successivamente si è tenuto il confronto “Sud, ponte verso il domani”, con la presenza dei segretari e commissari regionali di Abruzzo (Vincenzo D’Incecco), Molise (Aldo Patriciello), Campania (Gianluca Cantalamessa, in rappresentanza di Giampiero Zinzi), Basilicata (Pasquale Pepe), Puglia (Roberto Marti), Sicilia (Antonino Germanà) e Sardegna (Michele Ennas), moderato dal giornalista Paride Leporace. La giornata ha visto inoltre la presentazione del libro dell’onorevole della Lega, Rossano Sasso, “Il gender non esiste”.
Il secondo giorno, in Piazza Umberto I, è stata inaugurata la mostra “Patriots Project”, ideata da Giulio Curatella, che ha presentato 17 opere inedite in stile fumettistico e futurista dedicate a leader politici del patriottismo occidentale, reinterpretati come supereroi contemporanei. A seguire, gli interventi del segretario provinciale di Matera, Vincenzo Zito, e del segretario regionale della Lega Giovani, Giovanni Russo; dopodiché il dibattito pubblico con il commissario regionale della Lega Basilicata, Pasquale Pepe, e il sottosegretario al Lavoro e vicesegretario federale della Lega, Claudio Durigon, intervistato dal giornalista Fabio Amendolara.
Nel suo intervento, Pepe ha dichiarato: “Il nostro compito primario è dare risposte autentiche ai bisogni delle lucane e dei lucani. Siamo consapevoli che ogni qualvolta il Partito Democratico e il centrosinistra si oppongono al nostro cammino, ciò costituisce la prova che stiamo percorrendo la direzione giusta, quella del cambiamento.
La Basilicata non può più essere prigioniera di interessi di parte, né subire i condizionamenti di qualche forza sindacale che, anziché tutelare i lavoratori, sceglie sistematicamente di alimentare l’antipolitica e l’ostruzionismo. A queste logiche di conservazione noi contrapponiamo visione, coraggio e responsabilità.
Siamo soddisfatti. Ma non assuefatti. Andiamo nei Ministeri con idee forti e progetti giusti. Non a pietire con il cappello in mano. A chiedere con autorevolezza.
Se cresce il Sud, cresce l’Italia. Un’Italia che resta unica, unita e indivisibile. La Lega è un partito radicato nel popolo che si assume fino in fondo la responsabilità di servire il bene comune. Non con promesse effimere, ma con impegno quotidiano, con il lavoro silenzioso e tenace, con la forza delle idee che diventano fatti.”
A seguire, Durigon ha sottolineato: “Credo fermamente che il rilancio del nostro Paese possa partire dal Sud. È qui che si gioca la sfida del futuro grazie alla classe dirigente preparata che la Lega dimostra di avere.
La manifestazione organizzata in Basilicata ha saputo aggregare i segretari di tutte le regioni meridionali, da ciò dobbiamo prendere spunto per creare il grande patto di rilancio dell’Italia e della Lega per il Sud.
È questo l’orizzonte che auspichiamo. Un impegno comune, regionale e interregionale, capace di trasformare il Mezzogiorno nel vero traino dell’economia italiana ed europea. Il Sud deve correre alla stessa velocità degli altri paesi europei. E la Lega è pronta a guidare questo processo.
Come partito della difesa del territorio rifiutiamo l’idea della politica come semplice gestione del potere. Le istituzioni e le responsabilità che ricopriamo non sono poltrone da occupare, ma strumenti per dare risposte reali alle comunità.”
La manifestazione si è conclusa con un collegamento telefonico con il segretario federale, Matteo Salvini, che ha rivolto un saluto ai presenti, ed ha sottolineato alcuni impegni su cui continuare a lavorare, ovvero la diga del Rendina, Stellantis e alta velocità.

