
(AGENPARL) – Sat 06 September 2025 in caso di utilizzo delle foto che rappresentano l’incontro col Pontefice
occorre indicare il credit “Foto Vatican Media”.
Grazie per l’attenzione
Ufficio Stampa
Confindustria Toscana Nord
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Date: sab 6 set 2025 alle ore 13:19
Subject: DA CONFINDUSTRIA TOSCANA NORD: Le stole donate al Vaticano: oggi
l’incontro con papa Leone XIV
*Qui sotto, trovate il comunicato che è stato diffuso, con analogo tenore,
dalla Diocesi di Prato. Ci scusiamo, se ciò avesse arrecato disturbo.*
*L’Ufficio Stampa *
*Confindustria Toscana Nord*
*_____________*
*Comunicato Stampa del 6 settembre 2025*
Papa Leone ha ringraziato Prato per il dono delle stole del Giubileo.
Questa mattina, sabato 6 settembre, il vescovo di Prato *Giovanni Nerbini, *la
presidente di Confindustria Toscana Nord *Fabia **Romagnoli* e il vice
presidente dell’associazione *Tiziano Pieretti* hanno incontrato il
Pontefice a nome della città e della diocesi. Era presente anche il vicario
generale monsignor *Daniele Scaccini*, autore del disegno delle stole.
Come avvenne in occasione del Giubileo del 2000, quando il distretto
tessile realizzò il piviale indossato da Giovanni Paolo II nella
celebrazione di apertura dell’anno santo, anche per l’anno giubilare 2025
Prato ha proposto alla Santa Sede di creare un paramento liturgico. Un anno
fa, su indicazione di papa Francesco, il Dicastero per l’evangelizzazione
chiese ai pratesi di produrre le stole per i Missionari della Misericordia,
sacerdoti inviati nel mondo su mandato papale a predicare e confessare.
Lo scorso 29 marzo, durante il Giubileo dei Missionari – giunti a Roma dai
vari continenti – la Diocesi e il Comune portarono in dote millecinquecento
stole, prodotte dagli imprenditori pratesi. Francesco era assente perché
ricoverato in ospedale, poi, come sappiamo, morì il 21 aprile. “Questo dono
è un tesoro che ci commuove e ci invita a portare la Misericordia nel mondo”,
disse monsignor *Rino Fisichella*, organizzatore del Giubileo, ricevendo le
stole nei Giardini Vaticani a nome di papa Francesco.
“Abbiamo vissuto una mattinata molto bella nella quale papa Leone ci ha
ricevuto con evidente gratitudine per questo dono fatto dalla città e dagli
industriali di Prato – dichiara il *vescovo Giovanni Nerbini* -. Per noi è
un onore e un vanto, perché è un riconoscimento che viene direttamente dal
Papa. Abbiamo avuto la conferma che queste stole sono stata apprezzate dai
missionari della Misericordia, inviati in tutto il mondo a portare il
perdono. Siamo grati al Santo Padre che ci ha concesso questo momento che
credo rimarrà nella sensibilità della nostra Chiesa e della nostra città”.
“Una forte emozione e la percezione di aver portato un contributo, per
quanto piccolo, a qualcosa di molto grande – aggiunge la presidente di
Confindustria Toscana Nord *Fabia Romagnoli *commentando l’esperienza
vissuta in San Pietro -. L’attività dei Missionari della Misericordia,
il Giubileo,
l’opera millenaria della Chiesa che si perpetua nel tempo, il magistero del
Santo Padre: dimensioni che ci sovrastano e nelle quali è un onore aver
avuto la possibilità di inserirsi. Il dono delle stole è per la nostra
associazione l’espressione dell’operosità di tutte le nostre imprese, di Prato
come di Lucca e di Pistoia, di ogni settore e comparto. La realizzazione
delle stole è il frutto del lavoro attento e appassionato di imprenditori e
lavoratori; un segno, soprattutto, di vicinanza alla missione della Chiesa.”
Le stole sono realizzate in jacquard, particolare tecnica tessile usata per
ottenere disegni complessi, creati direttamente nel corpo del prodotto.
Alla produzione dei paramenti hanno concorso diverse aziende del distretto
tessile pratese.
Il disegno, non impresso dunque, ma tessuto nella stola secondo questa
particolare tecnica, è stato ideato da monsignor Daniele Scaccini,
architetto e artista, già autore del Premio Santo Stefano, il riconoscimento
che la città consegna a quelle imprese capaci di avere successo nel pieno
rispetto delle regole.
“Questo logo – spiega monsignor *Scaccini* – ha molti riferimenti, in
primis il Giubileo, in particolare la croce che termina con un’ancora,
sulle stole invece diventa un filo che si intreccia alle chiavi di San
Pietro, che aprono il Regno dei Cieli e sciolgono le vele al vento. Il
significato è quello del viaggio ai quattro angoli del mondo compiuto dai
Missionari della Misericordia.”
La stola è di colore viola caldo, il colore della riconciliazione, e
contiene dei filamenti di lurex dorati che si infittiscono, dando così
all’estremità della veste un tono luminoso.
Una delle stole verrà donata al Museo del Tessuto di Prato ed entrerà
ufficialmente nella collezione museale: sarà esposta al pubblico sabato 20
e domenica 21 settembre, ultimi giorni della mostra “Veste di Luce. Il
manto giubilare di Giovanni Paolo II”. Un altro esemplare sarà esposto al
Museo dell’Opera del Duomo di Prato, nell’ambito della mostra “Giubileo
2025: intrecci di arte e fede a Prato”, a testimonianza del profondo legame
tra spiritualità, arte e tradizione tessile della città.
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alcune foto e intervista al vescovo Giovanni Nerbini a questo link
https://drive.google.com/drive/folders/1qeUa2UsDuG56h9fyJO4ArroJjyqEybkh?usp=sharing
Per contattare l’ufficio stampa:
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