
(AGENPARL) – Sat 06 September 2025 Cesena, 6 set. Si è svolto ieri 5 settembre 2025, nel tardo pomeriggio, il convegno intitolato “ Legalità ed etica nel mondo dell’ippica. Analisi e proposte ” organizzato dalla ‘Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari’ all’ Ippodromo di Cesena.
“ La Commissione parlamentare – ha affermato il deputato Jacopo Morrone, presidente della Commissione – ha stabilito di organizzare questo convegno nello storico Ippodromo cesenate, luogo iconico per questo nobile sport che continua ad appassionare e entusiasmare. Purtroppo c’è il risvolto della medaglia rappresentato dal fenomeno delle corse clandestine, in particolare in alcune regioni italiane, con il connesso giro d’affari di scommesse illegali e con le attività criminali odiose e lucrative perpetrate ai danni degli animali, esseri senzienti il cui diritto a un’esistenza dignitosa e senza sofferenze è sempre più riconosciuto dall’opinione pubblica e dall’ordinamento giuridico. La Commissione parlamentare, in questa legislatura, si occupa infatti non solo di attività illecite nel ciclo dei rifiuti ma anche di altri illeciti ambientali collegati sia al settore agricolo e agroalimentare, sia al fenomeno delle cosiddette ‘zoomafie’ e alla verifica della corretta applicazione del Titolo IX bis del codice penale in merito ai delitti contro gli animali. Nell’ambito di questo specifico filone di inchiesta abbiamo presentato in Prefettura a Catania, lo scorso 24 luglio, una prima relazione (relatrici l’on. Eliana Longi (FdI) e la sen. Vincenza Rando (Pd-Idp)) sulle corse clandestine, esito di un’analisi della situazione esistente in particolare nell’area catanese attraverso audizioni, missioni in loco e acquisizione di documentazione. Ringrazio quindi in modo particolare Hippogroup cesenate per averci accolti e per aver condiviso le motivazioni del nostro impegno di accendere un faro sul fenomeno delle corse clandestine dei cavalli per definire le possibili direttrici di intervento in modo da rafforzare ulteriormente l’azione dello Stato, non solo sul piano repressivo ma anche su quello della prevenzione, dell’educazione al rispetto degli animali e della promozione di alternative sostenibili allo sfruttamento”.
Morrone ha parlato anche della macellazione clandestina dei cavalli che non raggiungono le aspettative dei proprietari: “il mancato rispetto di qualsiasi regola igienico-sanitaria per la macellazione – ha chiarito – introduce nella filiera alimentare carni di cui non si conoscono la provenienza e gli eventuali farmaci somministrati all’animale potenzialmente dannosi per l’uomo. Perché l’attenzione su Catania? Perché in questa città il fenomeno delle corse clandestine, che si svolgono in strade pubbliche, asfaltate, senza alcun rispetto per gli animali, spaventati e incitati con violenza, è fortemente radicato e rientra nel circuito criminale territoriale. Attraverso l’organizzazione di queste corse le famiglie mafiose svolgono una funzione di controllo sociale coinvolgendo centinaia di persone e di supremazia territoriale con queste plateali manifestazioni di sfrontata illegalità”.
Umberto Antoniacci, presidente Hippogroup, ha aperto i lavori durante i quali sono intervenuti Elio Pautasso, presidente Federippodromi, Antonio Viani, presidente A.N.G. (Associazione nazionale galoppo), Maurizio Biasuzzi, presidente Federnat (Federazione nazionale amatori trotto), Paolo Morelli, Gentleman Proprietario, Roberto Toniatti Giacometti, presidente ANACT (Associazione nazionale allevatori cavallo trottatore), Victoria Demuru e Martina De Vincentis, fondatrici ‘Chubby Horse’ per il recupero dei cavalli a fine carriera, Mauro Checcoli oro olimpico ex presidente FISE.
Il filo conduttore degli interventi ha riguardato il riconoscimento del ruolo fondamentale degli ippodromi come presidio di legalità sui territori e di come la loro sostenibilità economica raggiunga, tra gli altri obiettivi, quello di prevenire fenomeni illeciti: corse clandestine, scommesse irregolari, maltrattamento di animali. Soprattutto gli ippodromi dotati di centri di allenamento consentono attenzione quotidiana sull’attività degli operatori di facile verifica da parte delle istituzioni preposte. Fondamentale anche il riconoscimento di procedure virtuose funzionali a garantire il fine carriera dei cavalli agonisti. La filiera deve sentire l’impegno morale di segnalare ogni comportamento sospetto illecito anche e forse soprattutto rispetto ai cavalli ritirati dall’attività sportiva.
Concludendo i lavori del convegno Remo Chiodi, direttore generale per l’ippica-Ministero Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, ha ripercorso le tematiche emerse nel corso del dibattito plaudendo al lavoro di inchiesta della Commissione e all’azione di indagine e repressione condotte dalle Forze dell’Ordine. Passione, impegno quotidiano, disciplina, empatia e rispetto sono le parole chiave alla base di ogni approccio al settore non solo in una logica di direttrici enunciate dall’alto ma prioritariamente da un sentire convinto che emerga dalla base della filiera.
Ufficio Stampa
Commissione parlamentare d’inchiesta
sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti
e su altri illeciti ambientali e agroalimentari