
La produzione russa di metalli rari e terre rare è destinata a crescere in modo esponenziale, con l’obiettivo di raggiungere i 100 miliardi di rubli (circa 1,2 miliardi di dollari) entro il 2030. L’annuncio è stato dato da Konstantin Fyodorov, vicedirettore del Ministero dell’Industria e del Commercio russo, durante una presentazione all’Eastern Economic Forum (EEF).
Il piano prevede una crescita di quasi 3,5 volte rispetto agli attuali 29 miliardi di rubli. Per raggiungere questo ambizioso traguardo, la Russia intende creare dieci nuovi impianti per la produzione di materiali critici, riducendo drasticamente la dipendenza dalle importazioni. La quota di materie prime e materiali importati dovrebbe scendere al 48%.
Strategia e obiettivi
Il progetto federale si concentra sulla creazione di impianti produttivi che possano sostituire le importazioni e che utilizzino tecnologie ad alta intensità scientifica. L’obiettivo è quello di rafforzare la sovranità tecnologica della Russia in un settore strategico per lo sviluppo di tecnologie avanzate.
L’Eastern Economic Forum, che si svolge a Vladivostok, ha ospitato la presentazione di questa iniziativa che rientra nel tema generale dell’evento: “Estremo Oriente: cooperazione per la pace e la prosperità”. Con oltre 4.500 partecipanti da più di 70 paesi, il forum è un importante palcoscenico per la promozione di progetti strategici per la Russia.