
(AGENPARL) – Fri 05 September 2025 (ACON) Trieste, 5 set – “Accoltellato alla schiena da sei
extracomunitari codardi che prima hanno molestato una ragazza e
poi, armati e in gruppo, hanno accerchiato e colpito un giovane a
tradimento. Questi non sono uomini, sono bestie che si muovono in
branco, senza dignit?, senza onore, senza coraggio, senza
rispetto e devono essere trasferiti in strutture dedicate,
adeguate al loro temperamento, lontane dai centri abitati.
Naturalmente, queste sono considerazioni che valgono per i
violenti e non certo per chi si comporta correttamente”.
Lo afferma in una nota Roberto Novelli, consigliere regionale di
Forza Italia, che rilancia due proposte “gi? formulate,
illustrate, ribadite. La prima: i violenti devono essere spediti
in zone marginali, in edifici sicuri, sorvegliati da chi sa come
maneggiare casi complicati. La seconda: servono i metal detector
portatili da usare sia nelle zone sensibili che nei centri di
accoglienza. Chi entra ed esce dalla struttura deve essere
controllato”.
“L’aggressione di ieri sera a Udine – aggiunge l’esponente
forzista – ? intollerabile e non ? un fatto isolato. Le recenti
normative consentono l’espulsione a titolo di misura di sicurezza
per chi si rende responsabile di reati gravi e violenti, ma ?
necessario che queste procedure vengano rafforzate, ulteriormente
agevolate e rese realmente operative”.
“Propongo che – continua il consigliere -, in caso di violenza
contro le persone, l’espulsione dello straniero responsabile
avvenga con procedura d’urgenza, senza possibilit? di dilazioni,
subito dopo le attivit? di polizia e a seguito
dell’autorizzazione dell’autorit? giudiziaria. Benissimo che il
Comitato per la sicurezza si sia riunito a abbia assunto
decisioni corrette e sottoscrivibili, adesso dobbiamo dimostrare
il cambio di passo ai delinquenti”.
Secondo Novelli “occorrono presidi stabili delle forze
dell’ordine nelle piazze e nei punti sensibili, videosorveglianza
attiva, Daspo urbano per chi disturba la sicurezza cittadina e
una revisione dei protocolli di prevenzione nelle aree a rischio.
Ormai sempre pi? cittadini cullano l’idea di riunirsi in
gruppetti e pattugliare le vie dei centri abitati. Per evitare la
deriva della ‘giustizia fai da te’ servono misure forti”.
“Lo Stato deve – non pu?, deve – trovare le risorse per garantire
la sicurezza e non pu? scaricare sui Comuni un problema di questa
portata. Siamo arrivati al punto in cui, vedendo un gruppo di
extracomunitari, molti cittadini pensano che la loro intenzione
sia delinquere, aggredire, fare del male. Il problema ? che,
molto spesso, ? proprio cos?. Questi personaggi – conclude
Novelli – circolano liberamente armati, mentre se un cittadino si
tiene in macchina un mestolo per difendersi da eventuali
attacchi, rischia di essere pesantemente sanzionato”.
ACON/COM/sm
051025 SET 25