
(AGENPARL) – Wed 03 September 2025 *Comunicato stampa*
*Sicurezza e salute: la Cgil attacca Poste Italiane sulla situazione
critica al Centro di Smistamento di Padova*
*Slc Cgil Veneto: “Da oltre due anni Poste Italiane ignora le nostre
segnalazioni riguardanti le croniche problematiche sulla sicurezza e la
tutela della salute degli oltre 500 dipendenti che operano presso il Centro
di Smistamento di Padova”*
La Slc Veneto denuncia la grave e prolungata situazione di incuria che
affligge il Centro di Smistamento di Padova, un hub che impiega oltre 500
lavoratori e lavoratrici. Nonostante le decine di segnalazioni inoltrate
negli ultimi due anni dalla RSU, dalla Segreteria Provinciale e Regionale e
dal RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza), le problematiche
di salute e sicurezza sono state in gran parte ignorate o considerate
secondarie.
“Questo stabilimento – dichiara il Coordinatore Regionale Stabilimenti
della Slc Cgil Veneto, Lucio Costantin – soffre di problemi strutturali,
resi drammaticamente evidenti da ogni perturbazione atmosferica, che
provoca allagamenti e condizioni di rischio per lavoratori e attrezzature.
Ma nonostante l’evidenza della situazione Poste Italiane non riesce a
comprendere che non bastano più soluzioni improvvisate. Al contrario,
servono interventi concreti di contenimento e vere misure di messa in
sicurezza, nel rispetto delle normative vigenti. Chiediamo la massima
trasparenza e condivisione per non renderci tutti complici di un ‘peggio’
che poteva essere evitato”.
“Di fronte a questo atteggiamento irresponsabile di Poste Italiane –
sottolinea e conclude Costantin – la Slc Cgil si è vista costretta, non
solo, a rivolgersi agli organi ispettivi competenti (SPISAL e Ispettorato
del lavoro) ma anche a denunciare pubblicamente questa situazione, a causa
dell’ostinazione e della mancanza di riscontri da parte della divisione PCL
(Posta, Comunicazione e Logistica) di Poste Italiane. E sia chiaro che, la
nostra, non è una iniziativa preordinata, bensì una reazione proprio ai
comportamenti della Divisione PCL. E la protesta continuerà finché i
problemi non saranno risolti”.
Anche il funzionario della Slc Cgil Veneto, Stefano Gallo, critica
duramente la gestione aziendale: “Quel che succede è inaccettabile. Poste
Italiane continua a scaricare le responsabilità sul preposto di turno e a
lavarsi le mani di fronte alle emergenze quotidiane. Sono anni che come
Cgil denunciamo che i dirigenti dell’azienda lasciano il preposto di turno
in balia di tutte le responsabilità, ignorando non solo le nostre
segnalazioni ma anche quelle del RLS che è proprio l’organo giuridico da
consultare nella valutazione dei rischi”.
“La sensazione – prosegue Gallo – è che Poste Italiane, magari premiando,
sotto il profilo della carriera, alcune complicità sindacali di chi è
disposto a tacitare piuttosto che affrontare le ignobili condizioni di
insicurezza e precarietà che quotidianamente centinaia di lavoratrici e
lavoratori subiscono, preferisca continuare ad ignorare irresponsabilmente
i problemi. Ed è inevitabile che così, continuando a nascondere la polvere
sotto il tappeto, prima o poi, esploderanno”.
“Davanti a tutto questo – concludono i due esponenti della Slc Cgil Veneto
– vogliamo dire, con forza, che non siamo disposti ad assistere
passivamente a questo baratto a danno della salute e della sicurezza di
lavoratrici e lavoratori, fatte diventare ‘merce di scambio’ da parte di
chi ha responsabilità, sia aziendali che sindacali, in Poste Italiane. Se
lo mettano bene in testa: la salute e la sicurezza negli ambienti di lavoro
sono un diritto e i diritti vengono prima di tutto. Chiarito questo, non
possiamo che dichiarare la nostra disponibilità ad un leale confronto volto
alla risoluzione dei problemi ma anche ribadire che, in assenza di
riscontri, proseguiremo nella vertenzialità finora portata avanti con
coerenza e determinazione”.