
(AGENPARL) – Tue 02 September 2025 Gentili colleghi,
con richiesta di modifica, evidenziate in giallo, le parti che
sostituiscono alcuni passaggi della nota stampa precedente.
*COMUNICATO STAMPA*
*Bitti, 2 settembre 2025* – Sì terrà per la prima volta a Bitti, dal 5 al
10 settembre, “Gratzias – In caminu pro chitare promissas”: una mostra
dedicata ai monili ex voto donati nei secoli alla Madonna della SS
Annunziata, custodita in un villaggio-santuario del 1500 a decine di
chilometri dal paese in direzione di Lodè. Una profonda religiosità che i
bittesi hanno assicurato nella storia dedicando la propria devozione a nove
Madonne, ben otto con una chiesa tra l’abitato e le campagne del centro
barbaricino e di cui due novenarie. Un culto mariano speciale che i fedeli
hanno manifestato per le grazie ricevute nel superamento delle malattie e
sulle buone annate agrarie, sulle nascite in salute dei bambini e nella
giustizia per la libertà riconquistata, per il rientro dalle guerre o per
altri momenti di difficoltà della vita. Centinaia di monili tra oggetti
d’oro e preziosi (anelli, collane, fermagli e medaglie), tavole dipinte e
ricamate, antichi rosari, amuleti e talismani andranno in vetrina in un
viaggio emozionante fatto di storie, aneddoti e leggende popolari, che
affondano le radici soprattutto nel sacro, ma anche nell’immaginario pagano
di un’intera comunità, coinvolgendo in egual misura tutte le classi
sociali. Un viaggio nei secoli che lo studioso bittese Tino Basile ha
ricostruito in oltre 30 anni di ricerche, un approfondito percorso
universitario e una tesi, arricchiti da giornate intere passate a ritrovare
notizie nelle biblioteche e a raccogliere racconti orali tramandati nel
tempo dagli anziani.
*La mostra.* Gratzias sarà inaugurata venerdì 5 settembre alle ore 18 e si
potrà visitare fino a mercoledì 10, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21,
nelle Chiese della Madonna delle Grazie e di San Michele, raggiungibili a
poche decine di metri a valle del Corso Vittorio Veneto. L’apertura della
mostra cade inoltre nel fine settimana in cui si terrà a Bitti il taglio
del nastro di Autunno in Barbagia 2025, in calendario il 6 e 7 settembre.
Il progetto, organizzato grazie a un contributo del Comune di Bitti e con
il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Provincia di Nuoro, è
frutto di un lavoro congiunto a cui hanno collaborato le due parrocchie di
Bitti e i comitati dei santuari della SS Annunziata e di Bonaria.
*La ricerca*. “Dopo aver scritto decine di progetti e realizzato mostre in
numerosi paesi della Sardegna – ha spiegato Tino Basile – l’appuntamento di
Bitti è un ritorno alle origini, dove tutto ha avuto inizio. Attraverso
l’evento “Gràtzias” sono tornato bambino quando, seduto davanti al focolare
o nel lastricato del portone di casa, nell’antico rione di Mulinu,
ascoltavo attentamente i racconti di mia nonna Elena Demelas (tzia
Elenedda) e degli anziani del vicinato. Storie preziose di Santi e demoni,
dove i concetti di sacro e profano si incontravano e si intersecavano,
creando un sincretismo magico-religioso per poi proseguire per strade
differenti. E poi c’era la meraviglia dei gioielli con “Su donu”: regalato
da mio padre a mia madre come promessa di matrimonio, custodito gelosamente
in un determinato punto della casa e che, agli occhi di un bambino,
rappresentava un vero e proprio, come si dice in bittese, “Ascusògliu”: un
luogo dove mettere al sicuro le cose più preziose”.
*Il Comune*. “Con grande soddisfazione, dopo due anni di intenso lavoro,
l’amministrazione comunale aggiunge un altro appuntamento nel segno del
rafforzamento della cultura identitaria, attraverso il racconto della fede
mariana che da secoli contraddistingue il paese di Bitti”, così Mario
Sanna, consigliere e delegato alla Cultura e al Patrimonio identitario del
Comune.
*La comunità parrocchiale*. “Esporre questi oggetti – ha osservato il
parroco di San Giorgio Martire a Bitti, don Totoni Cossu – significa legare
il 2025 con la storia del passato. Il valore degli ex voto, infatti,
permette di comprendere la realtà di oggi attraverso la conoscenza di ciò
che siamo stati. Un modo per rendere le radici più forti. Perché un popolo
e una comunità senza storia e radici sono destinati a perdere la propria
identità”.
*Le Chiese mariane a Bitti.* Sono nove le chiese intitolate alla Madonna
attraverso cui i bittesi esprimono la propria devozione mariana tra centro
abitato e agro: le due novenarie del Miracolo e della SS Annunziata, Santa